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Ai fischi a bertinotti aggiungete anche i miei!
Publie le martedì 27 marzo 2007 par Open-Publishing1 commento
di don Vitaliano Della Sala
È triste vedere la sinistra cosiddetta radicale, messa supinamente
all’angolo del centro moderato e dai DS, sacrificare la propria politica di
sempre sull’altare della governabilità e della poltrona.
Bertinotti docet!
Lui si ha "svenduto" qualche ministero in cambio della poltrona più alta
della Camera, inutile ai fini politici, "una carrozza d’oro posta su un
binario morto", disse Gronchi quando venne eletto presidente di
Montecitorio.
Rifondazione e il resto dell’estrema sinistra (ormai estrema
solo per la collocazione nell’emiciclo parlamentare!), pur di gestire
spezzoni di potere, si sono "svenduti" la propria storia, la propria base,
il no alla guerra "senza se e senza ma", la dignità.
A questa specie di
sinistra verrebbe da dedicare una poesia di Alekos Panagulis, Tempo di
collera:
"Voi, tombe che camminanoinsulti viventi della vitaassassini del vostro pensierofantocci in forme umaneVoi che avete invidia delle bestieche offendete l’idea del creatoche chiedete rifugio all’ignoranzache accettate per guida la pauraVoi che avete dimenticato il passatoche vedete il presente con occhi appannatiche non avete interesse per il futuroche respirate solo per morireVoi che avete mani solo per applaudiree che domani applaudiretecon più forza di tutti come sempree come ieri e come oggiSappiate allora voiscuse viventi di ogni tiranniache i tiranni li odio tantotanto quanto ho schifo di voi".
Questa sinistra i fischi se li merita!
Messaggi
1. Ai fischi a bertinotti aggiungete anche i miei!, 30 marzo 2007, 11:19
Questa predica di Don Vitaliano trasuda violenza, la violenza di chi erge dal pulpito e indica perentorio il nemico. Lo fa come tradizione canonica comanda: pensando che bene e male siano distinti, così come giusto e sbagliato siano sempre ben ordinabili.
Del resto non è mai stato il pezzo forte dei prelati, anche di quelli che vivono negli interstizi del dolore, la dialettica, il confronto, il tener presente le ragioni altrui, magari anche gli errori.
Narturalmente libero Don Vitaliano della Sala di fischiare chi gli pare,.
Ma mi preme ricordare che introdurre il concetto non moralistico di colui che "svende", rende esplicito citare a promemoria ciò che si era in precedenza "acquistato".
Ci sarà certo da discutere su Afghhanistan, missioni militari, spese militari, cultura militarista;
su cos’è oggi il pacifismo, se questo si riconosce come movimento che odia la violenza del potere ma non ripudia l’uso della violenza nelle proprie pratiche, oppure se si rimane pacifisti solo se si sostengono i movimenti della resistenza al grande impero USA, quali ad esempio i nazional socialisti eredi del partito Baath, o i parafascistio del movimento Hamass.
Dispiace dirlo, ma Don Vitaliano, sembra assumere i toni farseschi del "cappellano" di guerra, arruolato alle truppe avanguardiste di turno.
Anch’io come Don Vitaliano finisco con una breve frasetta poetica da un libricino titolato "can bestia" di Ta Nek:
Mi ero talmente schifato,
mi sentivo così offeso
che provavo il desiderio incontenibile
di gridare, di vomitare al mondo la mia
coscienza offesa.
Nel voltarmi indietro incrociai lo specchio
Rimasi stupefatto nel rendermi conto
di quanto schifo facevo