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Dal sito de igirotondi.it
"La Lega Nord mi pagò per indagare su Berlusconi..." Reportage esclusivo nella trasmissione "La Legge è uguale per tutti, meno uno"
L’ultima puntata della trasmissione "La legge è uguale per tutti, meno uno" sarà ancora una volta trasmessa su satellite europeo (Hotbird 13, Hbchr-1sat, Freq. 12111, Pol. Vert., SR 27500) alle ore 20.30 di venerdì 29 agosto e ripresa lo stesso giorno alle ore 23 circa dal circuito Europa Sette e da tante altre televisioni locali.
Tutta la trasmissione sarà incentrata su un reportage realizzato da Gianfranco Mascia nei giorni scorsi in Svizzera, con due interviste esclusive: Sidney Rotalinti, giornalista del Canton Ticino, e Fausto Cattaneo, già Commissario della Polizia Ticinese. I due racconteranno di quando la Lega Nord li contattò e li pagò (circa 8 milioni di lire) per indagare sui legami della Fininvest con un intermediario del narcotraffico in Brasile. Cattaneo, tra le altre cose, ricorda il rapporto di polizia nel quale si cita che già in passato era venuto fuori il nome della Fininvest di Silvio Berlusconi a proposito della Pizza connection e dunque non bisognava stupirsene.
La serie di puntate del format televisivo - prodotte dai siti centomovimenti.it, igirotondi.it e da Antonio Di Pietro - si avvia dunque alla conclusione con ottime performances di pubblico (più di 500.000 telespettatori) e di qualità: nelle sei puntate sono intervenuti, tra gli altri, Dario Fo, Carlo Lucarelli, Paolo Flores D’Arcais, Antonio Tabucchi, Giuseppe Giulietti, Francesco Rutelli, Marina Astrologo, Marco Travaglio, Peter Gomez, Edorado Ferrario, Antonio Di Pietro, Silvia Bonucci, Pancho Pardi, Piero Fassino, Fausto Bertinotti, Federico Orlando ed anche tantissimi cittadini indignati e non, con il continuo aggiornamento e supporto alla raccolta di firme per il referendum sul lodo Meccanico; segno che con pochissime risorse e tanta buona volontà c’è ancora la possibilità di realizzare una televisione di qualità che riesca a scalfire l’attuale monopolio televisivo.
Interessante anche la collaborazione tra i siti (centomovimenti.it e igirotondi.it) che ha portato alla possibilità di visualizzare anche su Internet molte delle puntate andate in onda (visualizzabili sugli stessi siti) e, da giovedì mattina, anche l’ultima puntata di Venerdì.
Articolo:
All’inizio del 1995 la Lega Nord, dopo aver causato la caduta del primo Governo Berlusconi, era continuamente all’attacco dei vecchi alleati. Bossi, lo ricordiamo tutti, di volta in volta non risparmiava gli epiteti di "fascista" e "mafioso" indirizzati rispettivamente a Fini ed al Cavaliere. Quello che forse non si sa (anche se è già stato pubblicato dal "Manifesto" in un articolo del 9 maggio 2001) è che gli uomini della Padania, pur di dimostrare le loro ragioni, erano disposti a pagare investigatori che portassero le prove del collegamento di Berlusconi con il narcotraffico. E’ questa una delle conclusioni dell’inchiesta televisiva che andrà in onda nell’ultima puntata de "La legge è uguale per tutti, meno uno", venerdì sera. Gli 007 contattati dalla Lega nel gennaio del 1995 sono Sidney Rotalinti, giornalista ticinese, ed il suo amico Fausto Cattaneo, gìà Commissario della Polizia Svizzera, che erano sulle tracce di un giro di soldi riciclati provenienti dal narcotraffico che dall’Europa (tramite la Svizzera) , passando per gli USA ed il Canada, arrivavano direttamente in Brasile. Un reportage condotto da Michele Gambino per "Avvenimenti" ( e citato anche nel suo libro di "Il cavaliere B.") aveva approfondito questa indagine sul doppio flusso: denari sporchi che dall’Europa arrivano in sudamerica, e tonnellate di cocaina che dal Brasile e la Colombia atterrano sul continente europeo. Fausto Cattaneo era specializzato in indagini da "infiltrato" nel mondo del traffico di cocaina. E’ in tale veste che, nei primi anni novanta, nell’ambito dell’"Operazione Mato Grosso" (questo il nome in codice dell’indagine), incontra Juan Ripoll Mary - conosciuto in tutto il mondo come grosso intermediario della droga - che crede Cattaneo il fiduciario giusto per il riciclo di denaro sporco che servirà "ufficialmente" per costruire una nuova città satellite in Brasile: Nova Atlantica, nel Mato Grosso. Fausto Cattaneo, scrive un rapporto di polizia, datato 13 settembre 1991, nel quale cita la circostanza che tra i terminali in Europa del denaro Juan Ripoll Mary nomina anche la Fininvest di Silvio Berlusconi. Il commissario dell’antidroga aggiunge - anche nella testimonianza che manderemo in onda venerdì - che già in passato era venuto fuori il nome della Fininvest di Silvio Berlusconi a proposito della Pizza connection e dunque non bisogna stupirsi. Questo rapporto, che doveva restare segreto, inspiegabilmente viene reso pubblico e viene ripreso da "Avvenimenti" e da molti altri giornali italiani dell’epoca (metà degli anni ’90). Fausto Cattaneo comunque continua le sue indagini, ma non per molto. Nell’intervista televisiva l’ex Commissario ci racconta: "sono stato estromesso da questa operazione, del quale ero supervisore, io ritengo per motivi sia politici che finanziari…". Infatti, senza una ragione plausibile, gli viene tolta l’inchiesta. Ma, senza di lui, l’operazione si perde in mille rivoli. E lui non riesce a capire come mai l’indagine venga incomprensibilmente troncata sul nascere. Sfiduciato e deluso, esce dalla polizia e, in collaborazione con l’amico giornalista Sideney, decidono, in nome della giustizia e della verità, che vale la pena proseguire trasformando l’inchiesta di polizia in un reportage giornalistico. Infatti una parte dell’indagine farà poi parte di un libro autobiografico che Cattaneo scriverà nel 2001 e che riscuoterà un notevole successo in Francia ed in Germania: "Come mi sono infiltrato nei cartelli della droga" per l’editore Albin-Michel. Ma torniamo al gennaio del 1995: Bossi sa, dalla fortuna mediatica ottenuta dal rapporto in Italia, chi è Cattaneo e su cosa sta indagando, è in questo momento che l’allora senatore "Boso ed il deputato Calderoni della Lega Nord…mi hanno contattato - ci conferma il Commissario nell’inchiesta televisiva - affinché io indagassi in Brasile sulla Fininvest di Silvio Berlusconi". L’incontro con il deputato Roberto Calderoli (che evidentemente allora preferiva le inchieste alle Commissioni Parlamentari di’Inchiesta) e il professor Gian Battista Gualdi avviene Al bar Club di Cadenazzo (Bellinzona): "volevano che io portassi prove tangibili e concrete che la Fininvest fosse coinvolta in operazioni di riciclaggio di denaro sporco". L’indagine prosegue quindi anche con le risorse che la Lega Nord mette a disposizione dell’investigatore (lui dichiara siano circa otto milioni) e che vengono consegnate all’uscita del casello autostradale di Como . Ma la Lega vuole di più, a fine gennaio del 1995 chiede a Cattaneo un incontro. Lui si presenta in compagnia di un collega in pensione e del giornalista Sidney ("come testimoni, perché non mi fidavo") alla sede della Lega Nord di Milano, al cospetto di Umberto Bossi che approva il progetto e chiede di proseguire. Ma, appena usciti da quella riunione, Boso, manda un comunicato stampa annunciando l’indagine in corso e, di fatto, annullandone l’efficacia. Perché?. Prova a rispondere Cattaneo: "oggi si può interpretare in questa maniera: mandare un segnale al nemico, al nemico dichiarato; forse facendo sapere a Berlusconi, che avevano ingaggiato qualcuno per fare delle ricerche, potevano cominciare a discuterne per trovare degli accordi" Oppure era una maniera per fare tabula rasa attorno a quelle indagini, visto che fu proprio a partire da quel momento che Fausto Cattaneo ebbe, per ben sei lunghi anni il telefono sotto controllo. Ma le inchieste scaturite da queste intercettazioni non ebbero alcun risultato. Se non quello di dare un colpo di grazia all’"Operazione Mato Grosso". Queste sono le testimonianze che siamo andati a raccogliere in Svizzera nei giorni scorsi e che manderemo in onda nella trasmissione di Venerdì 29 agosto alle 20.30 su satellite europeo (HBCH3-1sat su Eutelsat 13 -Freq. 12111, Pol. Vert., SR 27500) e ripresa lo stesso giorno alle ore 23 circa dai circuiti Europa Sette e EMI.LI e da tante altre televisioni locali (vedere elenco qui).
Gianfranco Mascia