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CIAK... SI GIRA!! “ALLA BNL SI PARLA FRANCESE”

Publie le martedì 2 maggio 2006 par Open-Publishing
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Dazibao Sindacati

Il 28 aprile 2006 all’assemblea degli azionisti BNL il clima e non solo quello era molto diverso dall’assemblea precedente, quella per intenderci durante la quale Ricucci e “la banda del mattone” avevano tentato di “prendersi” la Banca.

C’era meno stampa, meno televisione e meno adrenalina, c’erano i lavoratori della ACTALIS spa, partecipata dalla BNL con il 26% di azioni, che denunciavano la preoccupante uscita della Banca e c’era la FALCRI BNL che volantinava agli azionisti una lettera indirizzata al Presidente sull’ennesimo atto di arroganza di Fiba, Fisac, Uilca e Dircredito.

Era già tutto preannunciato dalla stampa e condiviso dai vertici e dai grandi azionisti: Abete continua a rivestire il ruolo di Presidente (e di questo non possiamo che rallegrarcene), ricompare la figura dell’Amministratore Delegato con Jean Laurent Bonnafé, Mario Girotti rimane Direttore Generale, Sergio Erede diventa Vice Presidente e il Consiglio d’Amministrazione cambia radicalmente e parla francese considerando che al suo interno troviamo l’Amministratore Delegato della BNP Badouin Prot.

Durante l’Assemblea la BNP ha esercitato il suo potere presentandosi con il 50,4% del capitale mentre era presente in sala il 56% e decidendo di non fare distribuire il dividendo per destinarlo completamente alle riserve della Banca.

Secondo BNP il prezzo di 2,92 euro ad azione sarebbe già comprensivo del dividendo.

Coloro che governavano la Banca Nazionale del Lavoro (BBVA, Generali, Della Valle) hanno già annunciato la propria adesione all’OPA di BNP.

Les jeux sont faits......rien ne va plus! On parle français !

In questi giorni incontreremo la BNL per meglio rappresentare ciò che, in attesa del piano di sviluppo che dovrebbe essere presentato ai sindacati nel mese di luglio, i lavoratori e le lavoratrici si attendono da questo cambiamento.

Il Presidente Abete non ha mai perso occasione per ricordare il ruolo svolto da tutti i Lavoratori nel raggiungimento di quel risultato che ha permesso alla BNL di approvare il miglior bilancio della sua storia con 532 milioni di utili, è quindi giunto il momento di riconoscere, a chi ha supportato anche in momenti difficili la BNL, quanto dovuto.

Ci interessa segnalare per la sua importanza quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato della BNP Badouin Prot : “L’integrazione tra BNP e BNL è stata realizzata in modo rapido ed efficiente. Ringrazio le Autorità italiane ed in particolare la Banca d’Italia, ma BNL è un’importante Banca italiana e resterà sempre italiana anche facendo parte di un grande gruppo europeo ed internazionale. Questo deve essere chiaro”.

La FALCRI BNL si augura che le “belle parole”della BNP trovino conforto e conferme anche quando si trasformeranno nelle scelte che dovranno ridisegnare strutture e strategie della BNL, per quanto ci riguarda non possiamo che ribadire quanto sempre affermato in questi anni di “assalti alla BNL”: nessuna scelta, nessuna strategia può prescindere dal rispetto dei Lavoratori e delle Lavoratrici!

Roma, 2 maggio 2005

Segreteria dell’ODC FALCRI NL

Messaggi

  • INTANTO ..........

    Spett.le B.N.L. Spa
    Direzione Risorse Umane
    Via Aldobrandeschi, 300
    Roma

    In data 18.4.04 abbiamo appreso da comunicato di altra Organizzazione Sindacale che la Società Poste Italiane Spa, cui sono state appaltate da Bnl le attività informatiche relative ad Intranet, utilizzava illecitamente per questa commessa 24 o 25 lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato di manodopera.

    Ad una successiva verifica fatta direttamente dalla ns Organizzazione, risulta effettivamente che Poste Italiane Spa non utilizza, come previsto dal CCNL, proprio personale, ma lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato (interinali), in violazione quindi anche dell’ Art.29 del D.L.gs
    276/03.

    Questo articolo prevede infatti, per la liceità dell’appalto, il requisito dell’esercizio di potere organizzativo e direttivo da parte dell’appaltatore, ma anche quello dell’assunzione diretta del rischio di impresa.

    Rischio di impresa che decade quando l’appaltatore non utilizza e non retribuisce in forma diretta proprio personale dipendente e si rivolge invece ad una agenzia interinale, creando di fatto una commistione di diverse fattispecie giuridiche che il citato D.L.gs. 276/03 tende a mantenere del tutte distinte.

    Di conseguenza, nel caso specifico, si incorre nella fattispecie di “interposizione illecita di manodopera” che prevede che la titolarità del rapporto di lavoro sia in capo al vero committente, la Bnl Spa, a partire dal momento in cui si è costituito il rapporto di lavoro.

    A tutto questo, va aggiunta la rilevata violazione della norma relativa al
    numero massimo di proroghe relative ai contratti di somministrazione a tempo determinato.

    Il CCNL delle imprese fornitrici di lavoro temporaneo del 23.9.2002 prevede infatti un numero massimo di 4 proroghe, mentre per alcuni di questi lavoratori si è ormai arrivati alla settima proroga.

    Nella nostra funzione, ai sensi dell’art.16 del CCNL, di controllo del rispetto da parte dell’appaltatore delle norme contrattuali, previdenziali ed antinfortunistiche del settore di appartenenza, prima di rivolgerci alla Direzione Provinciale del Lavoro, che vigila ( D.L.gs. 23.4.2004 n.124) sulla osservanza e trasgressione delle leggi vigenti, chiediamo un incontro urgente, per affrontare l’incresciosa situazione descritta.

    Distinti saluti.

    Roma 3.5.2006

    R.S.A. F.A.L.C.R.I. B.N.L.
    Centro Elettronico Nazionale - Roma