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Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula
Publie le giovedì 30 dicembre 2010 par Open-Publishing13 commenti
La decisione del presidente brasiliano Lula di non estradare Cesare Battisti in Italia è, nella sostanza, sbagliata. Al di là dei drammatici casi dei Cucchi e dei Bianzino è ragionevole che la sorte carceraria di Battisti non sarebbe peggiore di quella che gli toccherebbe in molte carceri brasiliane e che non rischierebbe la vita rientrando in Italia. E’ altrettanto consolidato il fatto che, sia pure con una serie di ombre, la democrazia italiana seppe affrontare sul piano penale e non su quello della violazione di massa dei diritti umani il cosiddetto terrorismo rosso ben più di quanto fece, per omissione, rispetto a quello nero. Inoltre, al di là di ogni ragionevole dubbio i molteplici processi e i vari gradi di giudizio nei quali Battisti fu condannato all’ergastolo, non possono essere liquidati con un’alzata di spalle come quelle che sembrano ispirare i difensori, in genere francesi, di colui che ingiustamente è omonimo dell’Eroe socialista e irredentista impiccato nel Castello del Buon Consiglio a Trento dal morente impero austriaco. Detto ciò è importante analizzare i motivi della mancata estradizione e riflettere sulla canea antibrasiliana che si sta scatenando in queste ore in Italia.
La decisione sbagliata del governo di Brasilia è ispirata da almeno tre fattori che vanno considerati e valutati nella giusta ottica. In primo luogo vi è l’infima credibilità della quale gode in America latina e nella maggior parte del mondo civile il governo del bunga-bunga presieduto da Silvio Berlusconi. In particolare il trattamento disumano dei migranti, voluto da politici come quelli della Lega Nord (ma condivisa anche da fiancheggiatori di centro-sinistra come Piero Fassino) che al di fuori dell’Italia non può essere liquidato in maniera diversa che “fascista”. Ciò getta una luce sinistra che impone riflessioni sul rispetto dei diritti umani in Italia ad un governo serio come quello brasiliano. Se per centinaia di volte informative diplomatiche e notizie pubblicate dalla stampa estera hanno testimoniato dei raid nei campi Rom, dei respingimenti in alto mare e dell’insicurezza giuridica e fisica dei richiedenti asilo in Italia, come può il Brasile continuare a considerare l’Italia uno stato di diritto al quale affidare a cuor leggere un detenuto destinato al carcere a vita?
Inoltre se il governo Berlusconi, per motivi di pura inadeguatezza ideologica, in questi anni ha sempre scelto di osteggiare il Brasile nei molteplici conflitti che hanno opposto questo paese agli Stati Uniti, preferendo non riconoscere mai al paese latinoamericano lo status di potenza globale da questo raggiunto, e rinchiudendosi nella passatista presunzione che in qualunque controversia Washington abbia sempre ragione, non si può poi aspettare dei trattamenti preferenziali. Il dettaglio sulla scarsa attenzione di Berlusconi verso il Brasile, molto meglio la Russia e la Libia, è così evidente da far pensare che il suo governo abbia da tempo preferito capitalizzare gli effetti mediatici della mancata estradizione (la sinistra, da Lula ai ricercatori sui tetti, è sempre terrorista) piuttosto che lavorare seriamente per ottenerla.
Infine politici come Tarso Genro o lo stesso Lula sentono come proprio il contesto nel quale i crimini di Battisti sono stati compiuti. Appartengono ad una generazione che è stata incarcerata, torturata, deportata, assassinata per le proprie idee indipendentemente dall’averle o no difese con le armi. E’ una generazione che ha visto mille volte fabbricare dagli apparati repressivi dello Stato false prove e imbastire processi politici che si concludevano con immancabili condanne. Quello brasiliano resta però un errore di prospettiva. Di là c’era una generazione rivoluzionaria che usò la violenza contro dittature genocide che estradavano i prigionieri senza carte bollate e rogatorie coi voli della morte e il Piano Condor. Di qua, Battisti e la stagione del terrorismo post-Moro, c’era una generazione nichilista nella quale la violenza era più il fine che il mezzo.
E’ difficile far capire ad un italiano, vittima di un’informazione italocentrica, che quella su Cesare Battisti è una decisione marginale per il grande Brasile e per Lula che esce dopodomani dal palazzo di Planalto col 90% di approvazione lasciando a Dilma Rousseff il compito di completare la sua opera di affrancamento storico del Brasile dal suo destino di dipendenza. E’ però necessario che, chi vuol capire e non solo lanciare anatemi probabilmente carichi di pregiudizi uguali e contrari di quelli che viziano la decisione brasiliana, si sforzi di accettare che il presidente Lula non passi notti insonni per un caso a lungo sulle prime pagine di un partner non primario come l’Italia. E’ poi assurdo sia pensare che non estradando Battisti il Brasile paghi un prezzo alla Francia (ne ha scritto “Libero” col consueto sprezzo del ridicolo) sia che possa essere preoccupato dal tardivo annuncio italiano di rappresaglie politiche e commerciali o addirittura da manifestazioni di piazza antibrasiliane, magari con tanto di falò rituale della bandiera verde-oro.
La fine del 2010 se ne va dunque con un’ondata di furore anti-brasiliano in Italia. Il Brasile se ne farà una ragione, se mai se ne interesserà. Quello che stride allora è l’incongruenza rispetto ad altri paesi ed altri terroristi (neri) mai estradati in Italia e che hanno vissuto per decenni in paesi nostri alleati che però non si fidavano della giustizia italiana.
La Spagna democratica negò per ben due volte l’estradizione al fascista Carlo Cicuttini, autore materiale della strage di Peteano con la quale fece saltare in aria tre giovani carabinieri nel 1972. Cicuttini si rifugiò in Spagna, beneficiando dell’aiuto diretto di Giorgio Almirante, e lì restò per ben 26 anni insieme a decine di neofascisti tra i quali spiccava Stefano delle Chiaie. Anche per l’ordinovista Delfo Zorzi il Giappone non concesse mai l’estradizione. Nel 1995 la Svizzera non estradò il venerabile gran maestro Licio Gelli, che perciò evitò di essere processato in Italia per il reato di cospirazione politica. Il terrorista dei NAR Massimo Morsello, pur condannato in Italia a 8 anni e 10 mesi, rimase tranquillamente a Londra già che Scotland Yard rifiutò l’estradizione per “insufficienza di prove” rispetto a quella che per Roma era invece una condanna processuale per atti terroristici. Londra negò l’estradizione anche per Roberto Fiore e altri tre neofascisti tanto da far considerare sia la capitale inglese che Madrid dei santuari per i terroristi di destra coinvolti in molteplici fatti di sangue.
E’ dunque inspiegabile, a meno di non far peccato e pensar andreottianamente male e dubitare della buonafede dei politici e dei media italiani, il perché la mancata estradizione di Cesare Battisti, o della brigatista rossa Marina Petrella dalla Francia o di Alessio Casimirri in Nicaragua, causino infinitamente più attenzione mediatica ed indignazione rispetto al silenzio con il quale sono stati in passato accolti casi analoghi di governi stranieri che consideravano inadeguate le garanzie processuali per terroristi neri. Sarà che questi ultimi sono sempre innocenti fino a giudizio definitivo (e oltre…) mentre quelli rossi sono sempre colpevoli fin dal primo avviso di garanzia? Oppure sarà necessario che l’Italia si interroghi davvero sul proprio sistema penale e sul perché causi tanti dubbi in differenti democrazie amiche e alleate. Altrimenti, a leggere i giornali, dovremmo spiegare il caso Battisti con la stranezza che a Londra, Madrid, Tokio o Berna è concesso schiaffeggiarci mentre a Parigi e ai terzomondisti di Brasilia no.
http://www.gennarocarotenuto.it/14736-cesare-battisti-e-la-mancata-estradizione-di-lula/
Messaggi
1. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 30 dicembre 2010, 11:48, di Roberto Ferrario
Questo articolo di Gennaro Carotenuto è uno dei peggiori articoli che abbiamo letto scritti da lui, senza problemi un articolo di merda...
Riprende tutti i discorsi neo berlusconiani sulla giustizia e sulle accuse totalmente, integrato in un sistema che copre tutti gli abusi di stato a proposito della difesa... Gennaro Carotenuto perde definitivamente tutta la nostra estima (se esisteva...)
"Feliz ano novo" Cesare, pensiamo a te....
1. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 30 dicembre 2010, 12:29
Perfettamente d’accordo con Roberto.
Stavolta Carotenuto tira fuori senza ritegno la sostanziale continuità con la sua antica militanza nel Pci...
I processi a suo tempo fatti in Italia a Cesare Battisti sono la pesante dimostrazione delle assurde incongruenze della legislazione d’emergenza voluta a suo tempo anche e soprattutto dal Pci ...
Basti pensare che il pincipale "pentito" che accusa Battisti per l’omicidio in un paesino veneto di Sabbadin e per la "complicità morale" ( giuridicamente cosa significa ?) in quello in contemporanea ( ma a centinaia di Km di distanza) del gioielliere Torregiani ... è in realtà l’esecutore materiale del primo omicidio e l’unico che sapesse ( come responsabile politico-militare dei Pac) che alla stessa ora a Milano era in programma il secondo omicidio ....
Un pò come la storia, dello stesso periodo ed incanalata nella stessa "legislazione d’emergenza", del bandito veneto Felice Maniero, raccontata sere fa in tv da Lucarelli .... era il capo indiscusso della banda e, una volta fattosi pure lui "pentito" fece arrestare un mare di gente, compreso il suo avvocato ( compagno dell’autonomia padovana), per coprire in parte le sue personali responsabilità e cavarsela con pochi anni ....
Cose che innegabilmente possono sembrare aberranti a paesi come la Francia ed il Brasile .... considerazione che non mi sembra così assurda ....
Ma al di là dei particolari tecnico/giuridici dei singoli casi, quello che veramente scontiamo in Italia è il fatto che non si è mai voluto "voltare pagina" sui cosiddetti "anni di piombo" con una necessaria operazione di verità e trasparenza su tutti i fatti di sangue ( compresi i moltissimi con responsabilità di stato) e con una altrettanto necessaria amnistia ....
Come invece in Italia era stato fatto con i fascisti dopo la guerra ... e poi con i separatisti siciliani e quelli sudtirolesi ...
E come invece, per gli anni settanta ed ottanta, hanno ritenuto di fare altri paesi, come appunto la Francia, dove peraltro i lutti patiti ed il coinvolgimento di massa in certi fenomeni erano stati, rispetto all’Italia, davvero poca cosa ...
Raf
2. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 30 dicembre 2010, 13:27
qua una serie di scritti sull’argomento:
http://www.carmillaonline.com/archives/cat_il_caso_battisti.html
2. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 30 dicembre 2010, 17:03
Non comprendo come si possa da un lato far riferimento ai "drammatici casi dei Cucchi e dei Bianzino" e dall’altro affermare che " è ragionevole che la sorte carceraria di Battisti non sarebbe peggiore di quella che gli toccherebbe in molte carceri brasiliane e che non rischierebbe la vita rientrando in Italia".
E vero invece che nelle carceri italiane si muore spesso e "malvolentieri" !!
E’ noto a tutti che nelle carceri italiane ci sono detenuti "giustizieri" al soldo dell’apparato carcerario o della mafia , che se arriva un segnale dall’alto non esitano un secondo a svolgere il "servizio" e a "neutralizzare" il malcapitato !!
A Lula e soci non credo che gliene freghi molto di Battisti ed è molto probabile che il diniego dell’estradizione sia solo una ritorsione nei confronti del governo italiano per faccende che sanno loro !!
MaxVinella
3. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 30 dicembre 2010, 18:38, di cinquantenne con le mani callose di lavoro
Su Cesare Battisti se ne sono dette tante, per qualcuno è un eroe.
Senza scendere in discorsi strani per provare la nostra conoscenza dei fatti, io dico che chi delinque deve pagare nel piu pesante e severo dei modi il danno che ha provocato.
Neri o rossi che siano, sia ben chiaro.
Se le carceri italiane sono piene di assassini "giustizieri", pensate che quelle degli altri stati siano degli alberghi di lusso?
Se Lula rifiuta di dare l’estradizione a Battisti, per rotorsione verso il nostro governo, non mi sembra che lui dimostri di appartenere ad un livello qualitativamente piu alto.
1. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 30 dicembre 2010, 18:47
l’è tutto da mungere ’sto mondo, no?!
2. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 30 dicembre 2010, 20:09
Non mi pare che qui sia stia discutendo del fatto che Lula sia peggiore o migliore di altri, nè del fatto che le nostre carceri siano migliori o peggiori di altre !!
Mi limito solo esternare una mia senzazione e cioè che Battisti sia un trascurabile parvenu in gioco molto più grande ed importante delle sue beghe giudiziarie !!
Forse Berlusconi e qualche suo ministro conoscono benissimo le ragioni, non certo umanitarie, che hanno spinto Lula a negare l’estradizione : ragioni che forse non conosceremo mai, a meno che non ci dia una mano il buon Assange, prima che anche lui finisca "giustiziato" in civilissima prigione della civilissima Svezia !!
MaxVinella
3. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 2 gennaio 2011, 17:23
Interessante anche questo vecchio articolo di BellaCiao :
Collettivo Autonomo Barona - Appunti per una storia impossibile
http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=2001
4. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 2 gennaio 2011, 19:35, di alec
MA come mai per delfo Zorzi tutto questo clamore non c’è stato?
5. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 3 gennaio 2011, 14:53
Torregiani, chi era costui ?
Fermo restando il fatto che sono contrario alla pena di morte per chiunque .... e fermo restando che ammazzare Torregiani ha finito per santificare il "tipo umano" fascistoide e "giustiziere della notte" da lui rappresentato ....
Torregiani era uno che, a cena in un ristorante di lusso con altri gioiellieri, accortosi che qualcuno stava rapinando la cassa dello stesso ristorante, ha pensato bene - insieme ad un suo collega - di ingaggiare una sparatoria nell’affollatissimo locale al termine della quale non è morto solo uno dei rapinatori, ma pure un ignaro commensale ed è stato ferito gravemente un cameriere ....
Detto brutalmente, se si fosse fatto i cazzi suoi ( non era lui, come ci vogliono oggi far credere, la vittima della rapina ed il tavolo da dove ha sparato era all’angolo opposto dell’ampio locale rispetto alla cassa) ) il ristorante avrebbe si perso quella sera parte dell’incasso ma non si sarebbe creata quella rischiosissima situazione, per cui oggi sarebbero realisticamente ancora vivi non solo il rapinatore, ma anche l’ignaro commensale ed il medesimo Torregiani ...
Vogliamo poi ricordare il fatto che, in occasione del successivo attentato nei suoi confronti, fu lui ad estrarre di nuovo il revolver e fu lui, certo involontariamente, a ferire ed a rendere paraplegico il figlio adottivo che era con lui, come dimostrato nei processi ai suoi attentatori ?....
Insomma, ripeto, sono del tutto contrario all’ammazzamento di chiunque, ho sempre combattuto - pur da "antagonista" - ogni logica lottarmatista .... ma forse "santificare" Torregiani non è proprio il caso ...
E comunque che Battisti non è uno degli attentatori di Torregiani è ampiamente documentato pure dai processi a suo carico ...
Infatti è stato condannato ( senza prove e riscontri seri) per aver forse semplicemente partecipato ad una riunione in un bar della Barona ( se così fosse, pensate che organizzazione clandestina erano i Pac !) dove si sarebbe deciso l’attentato a Torregiani ... e nemmeno di aver apertamente approvato la decisione ma semplicemente di non essersi apertamente opposto ....
Roba veramente da Torquemada ...
Quanto al presunto "giudice di sinistra" Spataro ... faccio notare che è lo stesso che recentemente sostiene non solo l’innocenza dei fascisti per la strage di Bologna del 1980 ... ma che ha avallato la tesi allucinante della responsabilità palestinese .... e che era pure contrario, a suo tempo, al trasferimento in Italia di Silvia Baraldini .....
Raf
4. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 9 febbraio 2011, 01:37, di biagio
non sono d’accordo sui motivi per i quali Lula non ha concesso l’estradizione.
Il Brasile sa che Battisti è un delinquente e un assassino ma per la sua lunga tradizione di proteggere i delinquenti ( vedi mancate estradizioni di criminali nazisti ), questo Stato arrogantemente si erge a paladino di criminali.
Se fossi Berlusconi sbatterei fuori tutti i brasiliani dall’Italia e bloccherei ogni rapporto diplomatico con il Brasile....così solo sapranno quanto Battisti gli costa!!!
Riguardo questo sito...non può minacciare di cestinare messaggi diffamatori quando poi è il primo a darne l’esempio considerando Berlusconi un pagliaccio da bunga bunga....
ciao
1. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 9 febbraio 2011, 13:27
E si, dichiariamo pure guerra al Brasile ...
E, perchè no, anche alla Francia ed al Messico ....
Ma l’idea che, al di là delle enormi incongruenze dei processi a Battisti ( peraltro fatti dalla stessa procura che Berlusconi definisce "criminale" QUANDO SI OCCUPA DI LUI), l’Italia non ha ormai da tempo nessuna credibilità internazionale ( a parte Libia, Russia, Bielorussia e ISRAELE) proprio non vi viene in mente ?
E che forse questa mancanza di credibilità ce la meritiamo, neppure ?
Raf
2. Cesare Battisti e la mancata estradizione di Lula, 9 febbraio 2011, 13:33
P.S.
E’ assodato che una avveniristica "rottura dei rapporti col Brasile" creerebbe più problemi all’Italia che al Brasile ....
Raf