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El presep padan

Publie le mercoledì 23 dicembre 2009 par Open-Publishing
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Per fare il presepe lo fanno.

Anzi Bossi ha ordinato che non ci sia paese padano che non lo faccia.

Ma al posto del bue hanno messo Bondi. L’asinello lo fa Cota.

A Maria hanno preferito miss Padania, e Giuseppe è stato sostituito da un mobiliere della Brianza.

Non ci sono i pastori ma i padroncini.

Le pecore non facevano fino e ci hanno messo le Mercedes.

I tre Magi hanno una pericolosa somiglianza con Gentilini, Bossi e Calderoli, con Salvini che spintona perché vuole fare il magio pure lui. E hanno messo anche un cartello “Baldassarre non ti far vedere, va’ via, brutto muso nero!”

Si vede anche un quarto magio, molto grezzo, tale Rustico o Eleuterio, che appesta l’aria perché scoreggia, ma discende dal dio greco Bacco, è perennemente ubriaco e porta, non si sa perché, due corna vichinghe sulla testa.

I Magi non hanno in mano oro, incenso e mirra, ma sghei, sniapa e una polverina bianca che qui non stiamo ad esaminare, impacchettata dalla segretaria della Lega come souvenir natalizio.

L’angelo sopra la grotta è Borghezio e canta non “Pace agli uomini di buona volontà”, ma “Arbeit macht frei” che mi sembra uno slogan già sentito.

E poi non è nemmeno una grotta ma il castello di Ponte di Legno.

Ma quel che conta è la tradizione.

Masada n° 1054. Ed è ancora una volta Natale

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