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Emerita ditta BERTOLASO& BERLUSCONI

Publie le mercoledì 17 febbraio 2010 par Open-Publishing
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Scandalo Bertolaso: 56 imprese implicate, 28 indagati, 3.000 intercettazioni, , auto, case delle vacanze, e ora anche personaggi alti della magistratura nell’affare. Invece di appalti e bandi seri, una valanga di persone di famiglia implicate, mogli, figli, sorelle, cognati e appalti concessi in cambio di prestazioni sessuali o altre regalie illecite.

Abbiamo già visto i guasti combinati dalla privatizzazione dell’Enel, dei telefoni, delle autostrade e dell’acqua. Un insieme di disservizi, gabelle suppletive, privilegi iniqui e abusi intollerabili, che ci hanno fatto posizionare al peggio nella graduatoria europea della corruzione politica, aggravando il costo della vita dei cittadini e peggiorando le funzioni dello Stato, mentre i peggiori corrono sfrenatamente in una gara di violazione di regole, lucro scellerato e vantaggi infami, atti che il Governo B non ha fatto che rafforzare e proteggere, distruggendo i mezzi con cui la società si difende dal reato, sia legislativi che processuali e penali. Così siamo arrivati a un livello di corruttela che costa allo Stato 60 miliardi di € l’anno, contro una Finanziaria del 2009 di 13 miliardi e una del 2010 di 20.

Nella sua corsa verso la privatizzazione massiccia dello Stato, Berlusconi avanza ora pericolosamente con giganteschi colpi di mano, quali la trasformazione della Difesa e della Protezione Civile in società per azioni. Un potere gigantesco messo in mani private, miliardi in gioco, e addirittura l’obbligo di non intraprendere azioni giudiziarie contro il nuovo gigante fino al 2013, una sorta di impunità assoluta, come se non bastassero tutte quelle che B si è dato.

Scoppiato lo scandalo (a orologeria come dicono alcuni, e per fortuna!), la trasformazione della Pr. Civ in società per azioni, al momento è sospesa, ma l’intenzione resta quella: spostare dal diritto pubblico al diritto privato pezzi interi dello Stato per maggiorare gli utili finanziari e di potere di pochi prescelti.

(Questo il testo finale del decreto legge che il Senato ha approvato e che aspetta ora il voto della Camera

http://www.repubblica.it/politica/2010/02/15/news/cos_il_governo_vuol_cambiare_la_protezione_civile-2309754/)

Già il fatto che cosa di tali proporzioni sia votata alla fiducia e come decreto legge, atto che la Costituzione permette solo in caso di reale necessità ed urgenza, dice chiaramente l’imposizione di B sul Parlamento, bypassando la Costituzione. In pratica B sta avanzando a colpi di atti amministrativi (quando solo il Parlamento ha il diritto di fare le leggi), trasformati in legge con l’abuso della fiducia.

Il relatore del ddl 195 è il senatore Pdl Antonio D’Alì, trapanese, uno dei fondatori di Fi, erede di una ricchissima famiglia, già amministratore economico di Fi e paradossalmente presidente della Commissione Ambiente, paradossalmente perché è su quella linea di grandi opere per cui B vuole avere carta bianca, calpestando ogni legge anche ambientale.
Sul fatto che il ddl 195 contenga non poche ambiguità dà prova il contrasto tra il relatore del decreto, D’Alì, che nega si tratti di passare un ente pubblico come la Protezione Civile al diritto privato e il senatore Mario Baldassarri di AN che parla chiaramente di privatizzazione.
Già sembra insensato che un corpo dello Stato come la Protezione Civile diventi un ente privato e per di più lucroso (una società per azioni si crea per specularci finanziariamente).

La Protezione Civile nasce il 14 febbraio 1992 (governo Ciampi) per mettere sotto la Presidenza del Consiglio tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi. Il servizio si occupa quindi delle problematiche legate alla previsione e prevenzione dei rischi che insistono sul territorio e di far fronte alle eventuali emergenze per limitare le conseguenze negative che qualsiasi disastro naturale.

La Protezione Civile, ha 4 funzioni: Previsione - Prevenzione - Soccorso – Ripristino, e si serve, sia in tempo ordinario che in emergenza, di tutte le forze già esistenti, nonché di un grosso numero di volontari. In quanto ente pubblico, è sottoposta alle leggi antitrust per le gare d’appalto e al controllo contabile della Corte dei Conti. Col Decreto del 17 dicembre 2009, avrebbe dovuto cessare di essere un ente pubblico diventando una società per azioni, e cessando di essere sottoposta ai doveri di un ente pubblico. Da 8 anni e mezzo, dunque dal Governo Prodi, il funzionario preposto a questo ente è stato Guido Bertolaso.

Quando lo Stato dichiara una situazione di calamità, ovvero deve provvedere in necessità e urgenza, il commissario straordinario interviene con modalità e fondi superiori che possono derogare alle leggi comunitarie e a quelle italiane in materia di appalti, e può emanare ordinanze straordinarie. Il commissario salta per es. le lunghe procedure richieste per gli appalti e può assegnare i lavori a ditte scelte a sua discrezione e usando fondi speciali. Si pensi che solo per fare una pista ciclabile occorrono 90 autorizzazioni! Noi siamoli paese della lungaggini burocratiche. Abbiamo 90.000 leggi là dove la Francia ne ha 6.000 e la Germania 8.000. Un Governo serio opererebbe per la semplificazione legislativa e lo snellimento burocratico. Un Governo feudale crea un’autorità fittizia come il Ministero per la semplificazione legislativa con lo sterile Calderoli che in un anno non ha fatto nulla di nulla. Si ripete la triste sceneggiata che portava B a dire che, essendoci troppe tasse, era fisiologica l’evasione. Essendoci troppe leggi diventa furbizia di Governo creare enti che le saltano tutte a piè pari. Così non si governa. Così si truffa.

Nella maggioranza dei Paesi europei, la protezione civile è un compito limitatissimo assegnato ad una sola istituzione o a poche strutture pubbliche, per facilitare i controlli e vigilare sugli abusi. In Italia, invece, è coinvolta in questa funzione una rete enorme di soggetti, in pratica tutta l’organizzazione dello Stato, centrale e periferica, l’intero sistema degli enti locali, ed anche la società civile attraverso le organizzazioni di volontariato. In Italia solo i volontari sono 30 000, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Tutta la struttura sta sotto il Dipartimento della Protezione Civile, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, posizione che lo rende superiore agli stessi Ministri. L’attuale capo del Dipartimento Nazionale è il medico Guido Bertolaso. Le strutture operative del sistema Pr, Civ sono: Vigili del fuoco, forze armate, polizia, Forestali, Enel e Telecom, Università, Croce Rossa, Servizio sanitario nazionale ecc.
Insomma si tratta di un sistema molto grosso e che qualcuno pensi di privatizzarlo dovrebbe sembrare abnorme a chiunque. Eppure non hanno pensato così i 144 senatori (Pdl, An e Lega) che lo hanno ciecamente votato.

La struttura funziona mediante tavoli consultivi che presentano un’ottima pianificazione, semplice e flessibile, quella la cui mancanza Bertolaso aveva evidenziato giustamente ad Haiti. Nel tempo ci sono stati così tanti mutamenti legislativi alla Pr. Civ. che si è parlato di poteri anticostituzionali, cosa che Bertolaso peraltro ha negato e ora, col decreto che Bertolaso aveva predisposto, ci sarebbe stato il colpo finale.

Il potere di questa struttura è cresciuto nel tempo dandole grande efficienza, soprattutto con i Governi B dal 2001, fino a costituire un tale accentramento di poteri extra legem da essere diventata un pericoloso concentrato di poteri assoluti, che accentrava capitali mostruosi e poteva violare ogni sorta di leggi, costituendo un sistema basato solo su favori personali e legami di amicizia nati da regali e marchette sessuali, una vera e propria cricca a delinquere che, come minimo, maggiorava i costi delle opere del doppio.

Si deve dire che la Pr. Civ., nel suo complesso, si pregia di avere migliaia di volontari che sono una luce nel cuore dello Stato e che non hanno operato solo in Italia, e hanno ricevuto una medaglia d’oro al valor civile per il lavoro fatto per il terremoto di Bham, l’attentato di Beslan, lo tsunami asiatico, l’uragano di New Orleans, il terremoto del Kashmir. Su questo non si discute.

E quello che emerge ora sulla corruzione della cupola affaristica che fa capo a Bertolaso non toglie nulla al valore di tanti uomini degni, mentre sporca di sospetti infamanti i concessionari dei grossi appalti. Si tratta di distinguere il grano dalla zizzania. Come dice Baldassarre, occorre perimetrale i poteri della Pr. Civ. e salvare l’utile, separandolo dal verminaio.

In una situazione simile, che Bertolaso abbia dato le dimissioni poche ore dopo dell’esplosione della bomba giudiziaria non meraviglia, ma meraviglia che non le abbia confermate, il che le rende immediatamente dubbie.

In un caso simile di tale arroganza e strapotere, il minimo che un Governo serio avrebbe fatto sarebbe stato ridurre e circoscrivere le funzioni della Pr. Civ. in modo da potere vigilare sugli abusi. Ma B agirà all’opposto. Per ora ha eliminato solo l’articolo relativo alla privatizzazione dell’ente. Ma è ancora poco.

Purtroppo in questa struttura sono confluiti sempre più fatti che con l’emergenza non hanno niente a che fare e che hanno solo permesso agli enti locali di oltrepassare le leggi dello Stato e di attingere a fondi pubblici, come la traslazione delle reliquie di San Giuseppe da Coppertino, le Olimpiadi di Torino sulla neve, le piscine per i mondiali di nuoto a Roma, i mondiali del ciclismo a Varese, la ristrutturazione del Foro del tennis a Roma, il G8 alla Maddalena e poi all’Aquila, i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, perfino il restauro del Davide di Donatello ecc.

La parola magica che permetteva di tutto e di più è stata “in deroga”.
In Francia hanno distinto con molta precisione l’emergenza dall’urgenza, in Italia no.

Qui l’emergenza, anche dove non c’era, era la regola per agire fuori dalle regole, saltando a piè pari leggi, piani regolatori, gare di appalti, indagini sulla mafia ecc. e applicando a piene mani nepotismi, clientelismi, atti corruttivi in ogni sorta, fino agli appalti guadagnati con ballerine, escort, case delle vacanze, viaggi, auto e benefit vari, che favorivano una cricca di costruttori corrotti e indegni.

Il famoso e turpe Balducci, tanto per intenderci, che godeva dei favori tanto di Prodi quanto di Bertolaso, era sospeso dall’ordine costruttori dal 98.

L’emergenza era l’alibi per creare uno Stato fuori dallo Stato. La trasformazione in spa sarebbe stata l’apoteosi di una privatizzazione arbitraria e a scopo di lucro e di potere. Il giocattolo nelle mani di Bertolaso era cresciuto a tal punto da diventare un ente mostruoso dal potere immenso e spregiudicato, un ente così gigantesco che lo stesso Bertolaso dichiarava di non essere più in grado di controllarlo, mentre però non rifiutava altri accentramenti illeciti di potere, e da funzionario amministrativo diventava anche sottosegretario, assommando in sé la funzione esecutiva con quella politica e ora stava per diventare addirittura Ministro.

Il controllato era anche il controllore. Col beneplacito della maggioranza che ora bela sulla giustizia a orologeria che ha stoppato in parte il grandioso piano di depredazione dello Stato. E per fortuna che questa orologeria c’è!

Se si pensa che in questa deriva della legalità c’è a capo B, diventa chiaro l’uso spregiudicato che egli fa dello Stato, privatizzandolo a proprio lucro e depotenziandone i sistemi di vigilanza e controllo, in una pappa dove si agisce nel suo interesse e a suo arbitrio in un vero e proprio saccheggio programmato.

In questo sistema l’esecutore Bertolaso è stata una pedina utile e consapevole.
Il potere che egli ha usato anche al meglio innalzando una macchina efficientissima per le emergenze, lo ha fagocitato nei suoi eccessi, non ha trovato limite nella sua frenata superbia e ambizione, portando il suo efficientissimo sistema contro lo stesso Stato.

Ora il decreto è stato depotenziato. Ma resta la spada di Damocle su questa nazione di un deposta (B) che non avrà pace finché non avrà svenduto o manipolato l’intero Stato in una mercatizzazione assoluta e senza controlli.

Da notare che questa mercatizzazione non fa nemmeno gli interessi dei costruttori o dei venditori perché elargisce i suoi benefit a discrezione di pochi e in una cerchia così ristretta di utilizzatori finali da lasciare a bocca asciutta tutti gli altri, e non corrisponde nemmeno a un’idea liberista di mercato, dove vige una qualche forma di concorrenza o di merito, bensì ad una concezione feudale di signorotti esosi i cui favori si concedono ad arbitrium al vassallo che li ha fatti godere di più con la brasiliana di turno.
Credere di poter difendere Bertolaso parlando di fisioterapia o massaggi è risultati piuttosto grottesco con intercettazioni che parlano di un Villaggio della salute che si chiude totalmente per occultare le visite del capo della Pr. Civ, che lo fa entrare dal retro, che gli procura escort con bikini ridottissimi, preservativi e champagne, che paga le ragazze 1500 euro a prestazione e che le ospita in hotel da 800 euro a notte. E che dopo questi fatti si abbia anche la faccia di sbeffeggiare il cittadino parlando di massaggi è davvero troppo. E che qualcuno creda di salvarsi la faccia opponendo i vizi di Marrazzo è intollerabile.

Ora noi pensiamo con orrore a questa maggioranza che senza battere ciglio ha già approvato la trasformazione in s.pa. della Difesa, altra mostruosità giuridica, con acquisto di armi e materiale bellico che saranno pagati dalla comunità ma andranno ad arricchire le tasche di pochi, e pensiamo alla mercificazione anche della guerra e dunque della politica estera e ci vengono i brividi.

Ma la massa degli italiani ignora di essere governata da una massa di ladri e di criminali che stanno divorando lo Stato in una orgia cannibalesca e il consenso di Berlusconi è sceso solo di due punti. E questa è la disgrazia peggiore.

http://masadaweb.org

Messaggi

  • Danni forse irreparabili per la Nazione per causa del Sultano e del suo modo di gestire pro domo sua.
    E’ ora di finirla!

    Ma dove sono l’Oopposizione, i Sindacati, le forze sane della Nazione?

    Ieri sera a Ballarò mi ha fatto paura l’arroganza del Capo della Protezione Civile, Servitore dello Stato (?) ed anche Sottosegretario, servitore e servizievole del Governo (!).

    • BERSANI TI PREGO, SE ANCORA HAI NELLE VENE UN PO’ DI DIGNITA’, SVEGLIATI!!!!!!!! NON LASCIARE CHE QUESTO PAESE AFFONDI, CHIAMA A RACCOLTA IL POPOLO CHE ANCORA CREDE NELLA COSTITUZIONE E NELLA INTEGRITA’ DELLO STATO E NEL BENE DEI SUOI CITTADINI, FAI QUALCOSA NON ESSERE TIMIDO,FACCIAMO UNA MEGA MANIFESTAZIONE, DICHIARIAMO APERTAMENTE CHE NON SIAMO D’ACCORDO E NON CONDIVIDIAMO QUESTO MALAFFARE!!!!!!!!!!!