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Fornero e Profumo a Torino: un benvenuto agli (in)contestabili

par InfoAut

Publie le domenica 22 aprile 2012 par InfoAut - Open-Publishing

Cariche e caccia all’uomo per le vie di San Salvario. Polizia nervosa per difendere la casta.

Lo "spirito costruttivo" che la ministra invoca all’interno si traduce all’esterno in cariche selvagge della celere che inseguono studenti e borsisti per piu’ di 2 km, incuranti di spingere i manifestanti ad attraversare di corsa vie cittadine ad alta densità di traffico.

Torino, 21 aprile: i ministri Profumo (Sviluppo Economico) e Fornero (Lavoro) incontrano in un blindatissimo Teatro Nuovo in una non meglio precisata "conferenza regionale sulla scuola" (La Stampa) alcuni operatori della scuola. Peccato che si tratta - ma La Stampa non lo dice - di una conferenza episcopale. Mentre la scuola pubblica va a pezzi, e il governo in carica si mostra in perfetta continuità con quello precedente, i ministri mostrano con chiarezza quali siano i loro interlocutori privilegiati. Partecipando ad una conferenza episcopale, si ribadisce l’idea (tutta politica) di una formazione e una cura delegata alla Chiesa e alle sue appendici "sociali", smantellando il pubblico o dandolo in pasto al privato o agli istituti paritari.

Merita un’adeguata sottolineatura questo passaggio della ministra:

«Spesso nelle famiglie farsi una casa è considerata una priorità rispetto al dare un adeguato capitale umano ai figli. Qualche volta risulta anche da ricerche empiriche che magari anche per difficoltà finanziarie si sacrifica l’educazione dei figli pur di arrivare prima alla casa. La casa è un valore importante ma bisogna considerare le priorità. - ha aggiunto - le case si possono lasciare ai figli ma conta di più una struttura di conoscenza e flessibilita mentale, una adattabilità al cambiamento che solo la formazione può dare»

Ecco spiegata la politica della ministra torinese: mettere contro le famiglie e i rispettivi figli; opporre sicurezza della casa a possibilità formativa, far finta che siano aspetti contrapposti quando sono facce di uno stesso problema. Lo vada a dire ai ragazzi della Verdi che è più importante la formazione di un tetto, quando né uno né l’altra gli viene garantitto. Oggi gridavano, studenti italiani e migranti, "We want scolarship (vogliamo borse di studio)". Questi occupanti lottano per entrambe, rifiutando la falsa alternativa tra studio nella miseria e casa senza formazione. Vogliono, pretendono, di potersi formare vedendosi garantito il diritto umano primario ad un’abitazione. Anche perché la formazione che Elsa presuppone e quella di essere "capitale umano", cioè pura forza-lavoro per il Capitale.

Per questo -contro tutto questo- oggi centinaia di maestri/e precari/e, professori/esse della secondaria, degli asili, cooperatori sociali e studenti si sono ritrovati fin dal mattino di fronte al luogo dell’incontro, bloccando la strada antistante. Gli occupanti della Verdi 15 s’impegnavano parallelamente a monitorare un’eventuale uscita secondaria, da dove effettivamente è uscita la ministra dalle lacrime facili. Due uova e partono, violentissime, le cariche che si protrarranno per oltre 2 km. Studenti e borsisti resistono e partono con un corteo selvaggio che attraversa le vie di San Salvario, tornando al luogo del concentramento, ricompattandosi per poi rientrare alla Verdi Occupata.

La sbirraglia, sempre più nervosa di contestazione in contestazione, vorrebbe imporre l’impossibilità di manifestare. Per studenti e borsisti si tratta di dare un’indicazione precisa: la riproducibilità di pratiche non-compatibili con chi sta distruggendo il futuro di tutti e tutte.

Comunicato della Verdi Occupata sulle cariche del 21/4/12

Oggi, 21 Aprile, i ministri Fornero e Profumo hanno preso parte ad un convegno sulle scuole paritarie nella nostra citta’. Ad attenderli c’era un presidio di studenti, lavoratori e precari determinati a contestare la loro sgradita presenza e le loro politiche di smantellamento dei diritti e di progressivo peggioramento delle condizioni di vita di lavoratori e studenti .

Come verdi 15 abbiamo partecipato al presidio per ribadire ancora una volta al ministro Profumo la nostra contrarieta’ alla riforma dell’universita’ e ai tagli all’istruzione. Gia’ nel mese di febbraio, durante l’inaugurazione dell’anno accademico, avevamo fatto sentire la nostra presenza sotto la sede del conservatorio, ma il pluricontestato ministro non si era presentato. Durante il presidio abbiamo ribadito piu’ volte come le politiche portate avanti da Profumo si pongano in perfetta continuita’ con l’opera di smantellamento e privatizzazione dell’istruzione pubblica gia’ iniziata dai precedenti governi e come queste colpiscano trasversalmente tutti i soggetti che la vivono, da noi studenti agli insegnanti precari.

Molti anche gli interventi volti a denunciare le politiche messe in atto in materia di lavoro dal ministro Fornero e piu’ in generale da questo governo, per nulla tecnico ma tutto politico nel portare avanti le misure di austerity imposte dalla BCE.

Tra i personaggi che hanno fatto la propria comparsata mediatica all’uscita del convegno c’erano anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il governatore della Regione, Roberto Cota, entrambi duramente contestati dai partecipanti al presidio (in particolare dalle insegnanti che si stanno battendo contro lo smantellamento degli asili pubblici) per le loro politiche di tagli scellerati che stanno colpendo tutto il settore pubblico, dalle borse di studio alla sanita’, ma entrambi impegnati a finanziare una grande opera inutile come il Tav.

All’uscita dal convegno le macchine dei ministri sono state oggetto di un lancio di uova che voleva sottolineare una volta di piu’ quanto la loro presenza fosse oggi sgradita nella citta di Torino; un’azione che ha molto innervosito l’ingente dispiego di forze dell’ordine, ancora una volta schierate a difesa della casta: siamo stati più volte spintonati dalla polizia, che ci ha poi caricato a freddo e rincorsi per qualche kilometro fino in mezzo al traffico, causando anche diversi feriti.

Ministri Profumo e Fornero, questo e’ solo l’inizio! Ovunque vi presenterete saremo pronti a contestare la vostra presenza e le prossime proteste saranno ancora piu’ ‘costruttive’!

Studenti e borsisti della Verdi 15 Occupata

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