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Grillo contro Rodotà: "Ottuagenario miracolato". Ferrero: "Attacco fascistoide del leader M5S"

Publie le sabato 1 giugno 2013 par Open-Publishing
2 commenti

Grillo non ci sta a perdere e a subire le critiche. Allora attacca tutti, ma l’affondo più clamoroso e inaspettato è quello contro Stefano Rodotà, che Grillo, in un post del suo blog, definisce come "un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo di rifondare la sinistra". Ricordiamo che Rodotà era il candidato principale del M5S per il Quirinale. Nessun commento da Rodotà: "Non ho niente da dire. Non commento, non è nel mio stile".

«Voglio esprimere la mia piena solidarietà a Stefano Rodotà che viene insultato da Beppe Grillo come ’ottuagenario miracolato dalla retè». Lo scrive in una nota il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero. «L’uso delle persone per poi insultarle appena dissentono è disgustoso -afferma Ferrero-, così come l’attacco basato sull’età delle persone è una cultura fascistoide. Nella storia italiana abbiamo già avuto un ventennio in cui si cantava ’giovinezzà e sono stati anni di barbarie, che adesso Grillo si metta anche lui a cantarla non è una buona notizia».

Messaggi

  • Ferrero dovrebbe comunque spiegare les sue contraddizioni un giorno dichiara la sua solidarietà a Grillo e un altro giorno lo tratta di fascista.

    La coerenza sarebbe di averlo trattato di fascista dall’inizio.......


    PRC: Solidarietà a Grillo. Ora mobilitazione unitaria contro Golpe Bianco

    “Esprimo solidarieta’ a Beppe Grillo oggetto di attacchi indecenti. Quello che sta succedendo e’ un golpe bianco dei poteri forti e per questo siamo già mobilitati nelle varie città italiane e proponiamo a tutte le forze della sinistra che si oppongono all’accordo tra Bersani e Berlusconi, di dar vita ad un percorso unitario. C’è bisogno di un salto di qualità, c’è l’urgenza di organizzare l’opposizione politica e sociale, al quadro politico che si va profilando. C’è l’urgenza di dar vita ad un percorso finalizzato alla costruzione di un nuovo soggetto unitario della sinistra.”

    Paolo Ferrero - PRC

    http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2013/4/20/32904-prc-solidarieta-a-grillo-ora-mobilitazione-unitaria-contro/

  • Ciao Ferrario, giusta osservazione.
    Ferrero è un altro dii quei "compagni" disattenti che avevano in precedenza snobbato Grillo e grillismo, relegandolo a fenomeno di rete, ma non s’accorsero che Grillo era lo strumento che il sistema stava apparecchiando per il dopo Berlusconi e la crisi.
    Prima del voto era raro trovare a sinistra, soprattutto tra i comunisti, chi lanciava un benevolo sguardo al fenomeno, segnali di fascistismo e liberismo erano ben evidenti... però mi sorpresi anch’io quando dopo il voto salirono alla ribalta compagni che dicevano d’aver apprezzato e votato m5s... ma chissà perché quella rumorosa dichiarazione di voto non venne espressa prima, ma solo dopo.
    Vi lessi una sorta di speranza di salire sul carro del "vincitore" morale delle elezioni, ma come risultò presto era un carro dalle ruote quadrate, che non poteva altro che sobbalzare e scaricare alla bisogna presenze scomode, quali quelle di compagni delusi dai vari Ferrero... anche Cremaschi cascò nell’inganno, se n’è accorto un paio di settimane fa.

    Ma la questione attuale è quella di Rodotà.
    Non era la prima volta che questi prendeva le distanze da Grillo e dai suoi, però non ci fu la reazione scomposta e rabbiosa del guru, anche dopo la questione presidenza della Repubblica... fu una presa d’atto, lasciò scorrere senza clamori, ormai il lavoro cui era sato destinato Grillo dal sistema era terminato: una volta pensionato Bersani, avanzate proposte gelliane, tipo finanziamento della politica spingendone la privatizzazione, navigava in acque tranquille... faceva "ammuina" e tanto gli bastava, nonostante la batosta elettorale.
    Ma quali sono le parole del professore che hanno fatto sbroccare Grillo?
    Non certo le solite (un po’ di aroganza, un po’ di mancanza di realistici obiettivi politici etc...) ma quelle che mettono in diiscussione le proprietà "terapeutiche" del grillismo: l’uno vale uno perché dalla rete verrà il cambiamento, la base dei cittadini scevri da condizionamenti mediatici generalisti.

    "La rete da sola non basta. Non è mai bastata. Guardiamo l’ultima campagna elettorale: Grillo è partito dalla rete, poi ha riempito le piazze reali con lo tsunami tour. Ma ha ricevuto anche un’attenzione continua dalla televisione"

    Ecco, in questa frase di Rodotà è il nodo: la TV ha usato Grillo, gli serviva e lo ha portato in alto, come fa sempre e da sempre con chi garantisce utili, perché il sistema controlla la TV... se t’ oscura sparisci!
    Detto da Rodotà è una chiara smentita sia di capacità di gestire rete e politica insieme, sia di reale forza di cambiamento, ma soprattutto chiarisce che se un sistema come quello attuale dedica tanta attenzione a un fenomeno "vistosamente" nemico c’è qualcosa che non torna in termini di proposta politica.
    Certo non poteva essere sfuggito prima questo particolare a Rodotà e a tantissimi altri "esperti" di comunicazione... ma tant’è, scopriremo prima o poi le ragioni... forse ora che Grillo comincia a perdere l’elettorato televisivo e supportato solo dai fedelissmi (veramente impresentabili) si farà un po’ più luce sulla questione.

    Due sono le cose: o il potere abbisognava di Grillo per evitare svolte a sinistra, o alla dirigenza politico economica ha dato di volta il cervello.
    Come sai propendo per la prima ipotesi... ne abbbiamo dibattuto a lungo, e da tempo.
    Un saluto... sempre comunista.