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IL CAPITALISMO E’ LA PATRIA DELLA CORRUZIONE, OGGI COME IERI.

Publie le venerdì 19 febbraio 2010 par Open-Publishing

LA “SECONDA REPUBBLICA” E’ FALLITA. SOLO UN GOVERNO DEI LAVORATORI POTRA’ RIGENERARE LA SOCIETA’.
Intervento di Marco Ferrando- portavoce PCL

Lo scandalo montante della corruzione pubblica e i richiami ad una seconda “tangentopoli” alzano il coperchio sulla realtà del capitalismo. Non su questo o quell’altro mascalzone o “caso criminoso”, ma su un intero sistema sociale dominato dal cinismo del profitto e su un apparato dello Stato complice e subalterno, per sua natura, alla dittatura del profitto. Quale che sia il mutare dei governi.
La vicenda della Protezione civile è davvero emblematica. Ciò che colpisce non è la ragnatela di favori, complicità e truffe tra capitalisti costruttori particolarmente cinici e arraffoni e i massimi funzionari dello Stato. Ma il fatto che gli stessi corruttori e corrotti abbiano operato nel lungo periodo sotto governi di diverso colore ( centrosinistra e centrodestra), alle dipendenze dei più diversi padrini e ministri ( compresi i Rutelli e..i Di Pietro), persino al servizio di diversi Papati e gerarchie ecclesiastiche. Come dire: cambiano i comitati d’affari, l’essenziale è la continuità degli affari, anche all’ombra della croce.
Certo: Berlusconi ha sicuramente usato più (e meglio) di altri i poteri speciali della Protezione Civile, l’enorme massa di denaro pubblico che quei poteri avocano a sé ( mentre si tagliano scuola, sanità, servizi popolari), l’impatto d’immagine dell’”eroe” Bertolaso sul fronte rifiuti e terremoto ( come paravento umanitario di rapine e speculazioni dei capitalisti ridens). E non a caso è Berlusconi che oggi vuole ulteriormente rafforzare questa struttura di potere, quale leva privilegiata di relazioni familistiche e di clan nel blocco sociale dominante ( con la significativa riserva dell’associazione nazionale dei costruttori, il che spiega le “critiche” al decreto da parte di PD e UDC). Ma l’estensione abnorme della “protezione civile” ai “grandi eventi” fu varata dal centrosinistra negli ultimi anni 90: gli stessi anni della scalata di Angelo Balducci al vertice dei Lavori pubblici. L’allora capo del governo non era Berlusconi ma Prodi. E il ministro dei lavori pubblici non era Matteoli ma Di Pietro. Così quando si destinò alla protezione civile i “grandi eventi” della presidenza italiana del G8, del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dell’Expo 2015, dei mondiali di ciclismo, governava non il centrodestra ma il centrosinistra ( col voto diligente di tutte le sinistre e dei loro ministri). Allo stesso modo centrosinistra e centrodestra hanno votato insieme, per 10 anni, tutte le assegnazioni alla protezione civile nel campo delle celebrazioni religiose, col relativo sperpero di risorse pubbliche a vantaggio di interessi privati e confessionali: dal memorabile Giubileo ( 2000) alla canonizzazione di Padre Pio ( 2002), dalla beatificazione di Madre Teresa di Calcutta ( 2003) al 24° Congresso Eucaristico ( 2005), sino alla visita pastorale di Papa Benedetto XVI a Genova ( 2008). E’ un caso che Angelo Balducci fosse tanto vicino al Cardinale Sepe e alla Compagnia delle Opere? Perché nessuna opposizione denuncia il coinvolgimento del Vaticano negli scandali di corruzione? La verità è che tutti i partiti dominanti della seconda Repubblica- nessuno escluso- hanno servito, a turno o insieme, gli interessi del capitalismo laico ed ecclesiastico, col fisiologico trascinamento di corruzione e ruberie.
Non sarà la magistratura borghese a porre fine alla piaga della corruzione. E non solo perché ne è essa stessa afflitta, ma perché non può essere una corporazione di questo Stato a capovolgere questa società, che della corruzione è matrigna. Nel 92 la magistratura intervenne ( assai più di oggi) contro lo sport delle tangenti, cavalcando la crisi dei vecchi partiti dominanti della Prima Repubblica e la rivolta di settori borghesi contro la tassa del pizzo sugli appalti. 18 anni dopo la stessa magistratura rileva che la corruzione non solo non è stata debellata ma è in continua crescita, per di più esponenziale. Non è questo il fallimento clamoroso di ogni illusione “giustizialista”?
Non è mai esistito, nè mai esisterà un capitalismo onesto. In nessuna epoca e a nessuna latitudine del mondo. La cosiddetta “seconda repubblica” è fallita. Solo un governo dei lavoratori, spazzando via le vecchie classi dirigenti e la dittatura del profitto, potrà promuovere una rigenerazione morale della società.

18 febbraio 2010