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«Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto».

Publie le giovedì 11 febbraio 2010 par Open-Publishing
6 commenti

PARLIAMO DELLA NOTTE DEL 6 APRILE 2009, QUELLA DEL TERREMOTO !!!

«NON C’È MICA UN TERREMOTO AL GIORNO BISOGNA MUOVERSI CON QUEGLI APPALTI»

Nella corposa ordinanza di custodia cautelare dei pm di Firenze sui presunti reati compiuti dagli indagati nel nuovo scandalo che ha investito in pieno la Protezione Civile, ci sono anche accenni al terremoto del 6 aprile che ha colpito L’Aquila.

Per il momento, da quanto riporta il quotidiano La Repubblica, non emergono ancora ipotesi di reato riconducibili ai fatti specifici, ma un modus operandi e un clima del gestire la tragedia abruzzese alquanto inquietante.

«Già il 6 aprile», il giorno del terremoto, scrive Repubblica, «in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell’impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c’è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: «Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c’è un terremoto al giorno». «Lo so», e ride. «Per carità, poveracci». «Va buò». «Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto».

Mentre il mondo è sconvolto dalle prime immagini che arrivano dal centro Abruzzo, trasformatosi in un vero inferno, c’è già chi intuisce il grosso affare che si cela dietro.

L’ordine è quello di organizzarsi in fretta, perchè l’occasione ghiotta e si sa che un terremoto di quelle proporzioni avviene si e no ogni trecento anni.

E poi ancora, sempre secondo quanto riporta il quotidiano del gruppo L’Espresso, «l’11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone "fa pesare il fatto che si è fatto promotore per l’inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto ("Ti rendi conto? Chi oggi al posto mio si sarebbe mosso?") ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio ("Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un ****")". Filippo troverà una sistemazione».

http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=25008&page=2

Messaggi

  • Di Pietro, qui non ci siamo proprio.

    Non si può lasciare la questione De Luca senza risposta e poi passare come se nulla fosse al nucleare.
    Riesce a capire che nulla è più come prima?

    Su sky oggi c’era Pancho Pardi che denunciava la diztuone aberrante di una Protezione Civile che diventa per voto del Pdl una società per azioni, dunque a fine dui lucro ’privato’ ! in cui confluisce una mole immensa di denaro pubblico, che si occupa di qualunque cosa attiri denaro, non solo il terremoto ma le gare nautiche, i giochi olimpici, l’Expo.. qualunque puttanata, e tuttavia, pur gestendo denaro pubblico, non è soggetta a voti del parlamento, può bypassare qualunque regola o piano regolatore o legge dello Stato, non è sottoposta a verifica della Corte dei Conti, mette nelle mani di Bertolaso e dei suoi magnacci un potere finanziario gigantesco, 600 milioni di qua, 800 milioni di là, totalmente al di fuori di qualunque legge, controllo, verifica o rendiconto, e praticamente sotto il mero controllo personalistico di Berlusconi.

    E quando Pancho Pardi ha sciorinato tutto questo, l’altro, un infame signore del Pdl gli ha ribattuto: "Ma con che coraggio venite voi a dire a noi qualcosa, dopo che avete candidato de Luca?"

    E’ questo che dobbiamo sentirci dire?

    Viviana

    • Dove devono portare i loro voti le persone oneste che vogliono restare tali?

      luigi

    • Credo, caro Luigi, che il problema non sia tra "onesti e disonesti", nè tra "buoni e cattivi" ...

      Il capitalismo, soprattutto in fase iperliberista e più "finanziaria" che "produttiva", è semplicemente così ... non credo esista un capitalismo "buono" ed "onesto" .... soprattutto in periodi di crisi profonda come questo ..

      Ed anche l’ "anomalia Berluskoni", certo nata come fenomeno tutto italiano, mi sembra che stia poi diventando la "regola" in molte parti del mondo ...

      Il voto ? Non credo sia purtroppo un elemento decisivo e fondamentale ... tutto è l’Italia oggi - ammesso che in passato sia stato diversamente - meno che una "democrazia compiuta" ....

      Al massimo si può votare il "meno peggio" .... personalmente, se ti riferisci alle regionali del Lazio dove sia te che io viviamo, non avrò grossi problemi a votare per Emma Bonino, certo non propriamente in testa, soprattutto per le sue posizioni sulla politica internazionale, alle mie simpatie .. ma che indubbiamente, rispetto alla sua fascistissima ( e, come certe inchieste giornalistiche hanno dimostrato, anche personalmente "disonesta") sfidante Polverini, leader di un sindacato "finto" (e falso nei dati dichiarati) ed alla testa di una coalizione chiaramente manovrata dai "poteri forti" laziali, palazzinari, banchieri alla Geronzi, big della sanità privata nonchè l’onnipresente Vaticano ... rappresenta qualcosa di profondamente diverso e di certamente più rispettabile ...

      Per quanto riguarda il voto di lista, sono incerto tra la Federazione della Sinistra ( Rifondazione + Prc) e l’Italia dei Valori, certo tutte e due con qualche controindicazione, ma stiamo appunto parlando di un eventuale "voto tattico" e comunque di tipo amministrativo ...

      Ma più in generale, come dicevo, il voto non è un elemento principale e decisivo ... quello che conta veramente è un risveglio della società civile ... una rinascita dei movimenti di massa ... a partire da quelli sulla contraddizione principale, quella capitale/lavoro .....

      K.

    • Naturalmente, nel penultimo paragrafo, quello riguardante il voto di lista, parlavo di "Rifondazione + PdCI" ..... e non di "Rifondazione + Prc" che sono la stessa cosa ... mi scuso per il refuso ...

      K.

    • IL “SISTEMA BERTOLASO” È UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA

      IL 18 FEBBRAIO MOBILITAZIONE DI SINDACATI, PARTITI, VOLONTARI E MOVIMENTI CONTRO LA PROTEZIONE CIVILE S.P.A

      Le indagini della magistratura e le annunciate dimissioni del capo della Protezione Civile hanno strappato il velo sul “sistema Bertolaso”: l’abuso dei poteri di emergenza da parte del capo della Protezione civile nasconde in realtà un ricco groviglio di affari e interessi privati. Oltre a rappresentare un rischio per la democrazia: quei poteri straordinari (sono quasi 700 le ordinanze varate dal 2001 al 2009) vengono oggi ampliati dal decreto 195 che istituisce la Protezione civile spa, appena approvato in Senato. Presto coi poteri di deroga si potranno costruire centrali nucleari e grandi opere, militarizzando il territorio e riducendo a silenzio l’opposizione.

      Per impedire questa involuzione autoritaria e affaristica della Protezione civile, il 18 febbraio alle 15,30 all’università La Sapienza di Roma, la rete Osservatorio civile indice un’assemblea “contro la Protezione civile Spa”. Parteciperanno rappresentanti dei sindacati (RdB e Cgil), dei partiti politici (hanno aderito all’iniziativa 60 parlamentari del Pd, esponenti di Idv, Verdi, Sinistra Critica, Pdci e Prc), comitati territoriali e movimenti (Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano, le rete aquilana 3e32, i No Ponte e i No tav), intellettuali ed esponenti del mondo del volontariato di Protezione civile. La mattina del 18 i Vigili del Fuoco aderenti all’RdB hanno indetto, alle 10, un presidio in Piazza Montecitorio contro la Protezione civile Spa.

      http://www.osservatoriocivile.org