Home > LA FUFFA DEL PUFFO

LA FUFFA DEL PUFFO

Publie le giovedì 15 settembre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Governi Viviana Vivarelli

de Viviana Vivarelli

Per la serie: con Berlusconi dopo il peggio ce n’e’ ancora.

Arrivato in fondo al baratro, Berlusconi, invece di risalire, comincia a scavare ( lo ha detto Beppe Grillo).

Poiche’ le pendenze giudiziarie gli impediscono di riprendersi la sua liberta’, che poi sarebbe un girare a piede libero da latitante, e poiche’ anche gli italiani cecati hanno cominciato a vedere in che disastro ci ha messi, meno quelli di Forza Italia che li hanno berlusconati e sono come le vittime di Visitor con la B in fronte, non avendo, Egli (con la E maiuscola di Dio), piu’ niente da promettere (grandi opere, milioni di occupati, pensioni da scialo, scalo dell’Irpef, figa gratis e altre coglionate) sta tentando i giochetti delle tre carte dove chi perde vince e vince sempre il Banco (B come Berlusconi).

Siccome in ogni cosa che fa, questo signore mette avanti un prestanome, la legge per la riforma elettorale si chiama ‘Bruni’ da un senatore di Forza Italia, che e’ un chirurgo di Brescia, vicepresidente della commissione igiene e sanita’ (non so perche’ questo mi pare inquietante come gli esperimenti di Mengele), che ha presentato un decreto legge sull’obesita’ come causa di handicap, ma in realta’ la legge truffa e’ stata tirata fuori da un odontotecnico a noi noto, Roberto Calderoli, che, per arrivare a questa audace soluzione, si e’ impegnato a studiare la storia dei governi italiani, pur essendo la storia materia a lui ostica, come a tutti e’ noto, come l’italiano, l’etica, il diritto, la democrazia e il rispetto umano. Dunque pare che Calderoli si sia rifatto al diritto fascista, legge Acerbo. E non e’ che potevamo aspettarci che consultasse ‘Il Capitale’ di Marx ! Ognuno cerca nel campo che gli e’ piu’ congeniale.

La legge Acerbo, nel ’23, permise il colpo di stato di Mussolini dando i due terzi dei seggi a chi aveva la maggioranza anche relativa. Questa a chi avrebbe ora 182 voti gliene regala 70 in piu’, mica pochi.

Dopo che l’odontotecnico creativo ha proposto di risolvere il problema dei migranti con le forbici da giardino, abbiamo ora un chirurgo creativo intenzionato a risolvere il problema della democrazia italiana con una audace rescissione d’organo, in pratica viene tagliato via il votante. Ma che sara’ mai? In fondo nell’Italia berlusconiana era una appendice inutile.

Dunque Calderoli ha cercato, nella storia del novecento italiano, qualche espediente tecnico che permetta a chi perde di vincere, per liberare la Cdl dalle pastoie che da se’ medesima ha costruito, come nemmeno il grande Houdini, maestro delle fughe, avrebbe saputo fare, tant’e’ che si arguisce: 1°): che sono proprio alla frutta, 2°) che piu’ che casa delle liberta’ abbiamo la casa degli scappa e fuggi e 3°): che non sanno come salvarsi dal casino che hanno combinato e le tentano tutte.

Ora questo audace intervento operatorio presenta varie difficolta’ anche tecniche, per cui sarebbe bene che la sacra CEI, cosi’ amante dei valori della vita, scomunicasse il progetto al pari del figlio di tre madri, del padre incinto, del puffo rifatto e di altre diavolerie contrarie alla salute pubblica e degne dell’esorcista.
Quel che non si capisce e’ se questo brusco ritorno al proporzionale (e che proporzionale! un proporzionale alla fascista nientemeno!) e’ una gattata, o se sara’ il capestro a cui si impicchera’ Berlusconi. Tutti sperano che il diavolo faccia le pentole ma non i coperchi eun motto di Mao dice: “Sollevo’ il sasso e gli casco’ sul capo”. E speriamo che cosi’ sia di loro.

Ma, per il momento, essi, avendo perso ogni consenso (i sondaggi li danno in una caduta da filo a piombo, la famosa caduta a ‘la masson’ che vuol dire muratore), non trovando appello al fallimento gigantesco della Cdl, ricorrono a una truffa elettorale come ultima chance di un disastro annunciato.

Parlando seriamente, non risulta nemmen chiaro se l’alambicco, targato camicia nera, convenga davvero alla Cdl.

Puo’ darsi che veramente questa volta Berlusconi l’abbia fatta fuori dal vaso, a meno che reperita iuvant e, seguendo le orme di Mussolini, non riesca a fare della nostra democrazia un vero pateracchio nero.

Stralcio varie obiezioni a caso:

 come mai l’unico che si oppone a una riforma elettorale alla Benito e’ proprio l’allievo preferito di Almirante e cioe’ Gianfranco Fini? Va bene che i suoi no irremovibili li abbiamo tutti in mente: la Prestigiacomo propone, lui si oppone, Berlusconi dispone e tutti gli AN votano si’ compatti come un solo balilla.

 ma a quanti della Cdl il sistema alla camicia Bruni rechera’ un vero vantaggio?

 e Ciampi lascera’ passare un tale cambiamento del sistema elettorale, e per di piu’ imposto con legge ordinaria, che prevede cosi’ tante occlusioni costituzionali ? (scusate la parola occlusione ma il progetto mi ha fatto pensare a qualcosa di intestinale)

 cosa costera’ questo passaggio a Tabacci nei suoi rapporti ostili a Lega, devoluscion ecc.? Ormai nella Cdl si marcia a ricatti incrociati che ci vorrebbe un vigile di Napoli armato con bombe russe e tutti dovrebbero portare il casco

 come faranno a far passare questo cosaccio immondo, se gia’ ai primi appelli parlamentari e’ mancato per cinque volte il numero legale e mancano 50 giorni alla fine reale della legislatura? Essendo i vari onorevoli tutti accorsi nei rispettivi seggi a lavorare ai fianchi il loro elettorato in quella propaganda elettorale che il solo Berlusconi dice non sia ancora cominciata? Come si realizzera’ quel duro lavoro di presenza continua, giorno notte festivi preannunciato dal piu’ grande assenteista d’Italia?

 e Sartori cosa dice?
 ma che razza di sistema e’ se i votanti non possono scegliere i candidati, se solo i partiti maggiori contano e i partiti minori sono buttati nel cesso, se i partiti maggiori se ne infischiano di avvertire l’elettore su quale schieramento formeranno, e una volta eletti potranno a piacer loro fare ribaltoni, frittate miste, anbaradan, coalizioni duine e trine, improvvisi rinvenimenti di Centri, passaggi all’ala, disinvolti palleggi e altre cose molto poco governative? E se manca qualsiasi programma comune? Forse che i singoli partiti saranno autorizzati a presentare ognuno un programma separato e ognun per se’? E senza un leader pre-indicato? Ma questo non e’ proprio il contrario di quel partito unico che Berlusconi vendeva come cosa fatta?

 ma se qui nessuno e’ capace di “esprimere una leadership”, come a dire che sono tutti trippa per gatti; Prodi e’ cacato perfino dalle cicorie, e Berlusconi e’ riuscito a fare persino la bancarotta fraudolenta politica, il massimo! Nemmeno Sindona!

 nessun schieramento esprime un vero partito di massa, non confondiamoci con gli applausi alla festa dell’Unita’ che valgono come quelli dei ciellini a Pera

 il nuovo centro potrebbe non esser piu’ una illusione ottica estiva, tipo miraggio del deserto cultural-politico, ma a giochi fatti, pallottoliere alla mano, potrebbe consolidarsi o anche sprofondare con lo stesso Berlusconi come zavorra

 e come faranno a far passare questo pateracchio con voto segreto e carenza di presenti? E dove li mettiamo i franchi tiratori? Che ormai la Cdl sembra la kasa dei kamikaze ke si fanno karakiri (vedi la bandana premonitrice a cui mancava solo il sole rosso e la daga suicida).

 Ora mettetevi nei panni di chi si e’ amorosamente curato il territorio, regalando pensioni false e posti di lavoro superflui ad amici degli amici, foraggiando cliniche private e inventandosi enti inutili e si e’ allevata una mandria di clienti affezionati, innaffiando generosamente un elettorato, vedi il giardiniere Cuffaro o l’allegrotto cuoco Mastella o il bancario de Mita, e che col maggioritario si aspetta i legittimi frutti del duro lavoro, e il proporzionale gli scompagnerebbe la pariglia, con la minaccia magari che dall’alto qualche capoccio cazzuto lo elimini di botto per sostituirlo con qualche ministro da rimpannucciare. Ma vi pare che voterebbe per il proporzionale? I clienti sono una cosa sacra, precedente al fascismo, che risale addirittura all’antica Roma, dove pure c’erano i pallidi Bondi sorridenti che aspettavano il dominus all’uscita dalla domus per rincalzargli il pallio, giurargli amore eterno e dirgli frasi sdolcinate omosex. E che ne facciamo di tutti questi posti di lavoro? Li mandiamo a zappare?

 teniamo conto che il reciproco lavoro di leccamento e’ gia’ cominciato industriosamente e non sono tempi da ordinare adunate in parlamento e ognuno sta nel suo seggio a farsi i suoi conti che piu’ privati e personalistici non si puo’

 okei che il barraje farebbe sparire la proliferazione dei partitini da prefisso telefonico ma fa specie pensare che un partito come i Verdi che nei paesi europei e’ il terzo o quarto partito di governo qua sia spalmato sul territorio al punto da sparire portandosi dietro ogni problema ambientale

Oggi Ciampi ha detto: “Guardiamoci da un ritorno all’indietro che porterebbero il paese a stare molto peggio di adesso!” E nessuno a dire che stava parlando del Fascio, ma tutti a dire che stava parlando del “RITORNO ALLA LIRA” ?!?!? Ma dico?!
E poi parlano di radiare i vu cumpra’ perche’ vendono falsi...

Ma sara’ vera questa menata, o sara’ un ennesimo tentativo di sviare l’attenzione dalla voragine economica, dal discredito internazionale, dalle asinerie europee, dalla incapacita’ governativa di questo premier e della sua banda?

Notate che sono sempre stata una feroce propugnatrice del sistema proporzionale alla tedesca, ma il furbo D’alema mi ha convinto a suo tempo a votare maggioritario (una delle tante cose che mi sono legata al dito).

Almeno il maggioritario venne introdotto dopo 50 anni di proporzionale e con un referendum popolare. Votarono per il maggioritario 29 milioni di Italiani, con una percentuale del 49,6%. Il collegio uninominale fu decantato come la controprova massima della democrazia. E ora che facciamo? Buttiamo via i collegi uninominali insieme al referendum e insieme alla democrazia con legge ordinaria, solo perche’ a Berlusconi gli gira cosi’? E perche’ i conti sul pallottoliere non gli tornano? E dopo che fino a 4 mesi fa chi parlava di proporzionale veniva inforchettato e la Cdl era la massima garante del maggioritario come il miglior sistema assoluto mondiale, adesso la vediamo che riprende gli STESSIi, identici, motivi per cui era buono il maggioritario e li usa per il proporzionale, una coalizione double face! Piu’ ribaltone di cosi’!

Intendiamoci, anche nel 2001 il centrosinistra, presago della futura sconfitta, tento’ in extremis di cambiare la legge elettorale. E’ inutile che Diliberto faccia la verginella con crisi di amnesia. Tutto quello che Berlusconi ha fatto, il centrosinistra lo ha tentato prima di lui, anche se l’allievo ha superato il maestro.

Ma i nodi che verrebbero al pettine sono parecchi: intanto di Nuovo Centro col maggioritario non se ne parla nemmeno, ma col proporzionale... si vedra’ (Rutelli, Follini, Mastella, Ruini non fanno che aspettare i loro conti ad post. Sara’ la strategia di Follini? O il gioco gli ha preso la ruzzola? Ovunque si guardi c’e’ puzza di bruciato. Dopo le leggi ad hoc, Berlusconi pensa a un sistema elettorale ad Silvium, tipo ciambella da salvataggio, ma non siamo mica al mare e qui c’e’ da salvare un paese, mica un puffo.

La sua sconfitta, ora come ora, e’ lampante. La coalizione di centro destra e’ caduta al 38% e intenderebbe riformare il sistema elettorale per governare col 38% ? E’ scandaloso!

Con lo sbarramento al 4%, i partitini del Centrosinistra che sono di piu’ di quelli del Centrodestra sparirebbero. La legge non dice se avranno lo stesso i rimborsi elettorali e, visto che abbiamo ancora un ente che studia i fiumi delle colonie fasciste, potrebbe essere anche quello.

Dunque l’Udc vuole il proporzionale ma non lo sbarramento, AN vuole che prima si voti una legge antiribaltone che nessun altro vuole, perche’ e’ ovvio che cosi’ il sistema manda dei partiti allo sbaraglio di unioni variabili, la Lega come sempre vuole la devolution ma nelle politiche del 2001 prese il 3,9 e sta sotto il 4.

Persino Bondi parla di suicidio politico.

I fattori anticostituzionali si sprecano, basti pensare che si vuol fare la devolution che riformera’ il senato facendolo diventare senato delle regioni e nello stesso tempo si manda avanti una legge per riformare il senato cosi’ come e’ ora, come a dire che il sistema servirebbe una volta sola e poi mai piu’, poi con la devoluzione si cambia. Oppure: i senatori adesso sono eletti a base regionale, ma con questo sistema sparirebbero i partiti che non hanno il 4% nazionale e si darebbero premi di maggioranza computati sempre su base nazionale, e la regione? Insomma: un pasticcio! Tanto che persino nel blog di Forzaitalia.it si sprecano le mail di forzisti incazzati.
...

Ma vediamo gli ultimi sondaggi IPSO.

Oggi il centrosinistra vince oscillando in un 47-53%
Contro un centrodestra dal 40-46%
Se scorporiamo i partitini:
con Udc al 4%;, Lega tra il 3,5 e il 4,5; Nuovo Psi tra lo 0,% e l’1,5. E altri tra l’1,5 e il 2,5.
E Verdi tra il 2,5 e il 3,5; Pdci 1 1,5; Sdi 0,5 1; Udeur 0,5 1.

Avremmo:
la Cdl che scende tra il 37 e il 43%
e il centrosinistra tra il 40 e il 46%.

Insomma tutto questo casino perche’ vinca sempre il centrosinistra ma perda un po’ meno il centrodestra? Oppure, con strani alambicchi, resti ancora a galla, ma con un governo che non sta in piedi.

Perche’ a questo punto l’unica cosa che il paese guadagnerebbe e’ l’ingovernabilita’! Altro che un governo piu’ sicuro, come ha dichiarato il cupo e incazzato Berlusconi.

Non solo, ma i partitini tornerebbero a essere l’ago della bilancia, con ricatti e controricatti, cosa anche questa pochissimo augurabile per una democrazia.
A chi conviene questo? Proprio a nessuno.

Insomma altro che grandi riforma didistema, qua abbiamo i gemiti di un morente che, incapace di affogarsi in pace, tenta di tirare giu’ con se’ tutta la barca.