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"Noi su tutti i temi della famiglia e della vita seguiamo la dottrina della Chiesa. Questo anche con la libertà di coscienza che diamo a tutti. Con questa libertà di coscienza, che abbiamo sempre dato a tutti, noi abbiamo sempre espresso voti alla Camera e al Senato, con una posizione identica a quella della Chiesa cattolica. Si ricordi poi che il Popolo della libertà è la costola italiana di quel partito popolare europeo che nasce dalla tradizione cristiana" (Silvio Berlusconi, "Italia Oggi", 29 marzo 2008)
"Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il bambino che aspettavo era malformato e per i due mesi successivi ho cercato di capire, con l’aiuto dei medici, che cosa potevo fare, che cosa fosse più giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla conclusione di dover abortire... Ancora oggi è doloroso condividere pubblicamente quell’esperienza" (Veronica Berlusconi, Corriere della sera, 8 aprile 2005).
Messaggi
1. La Sacra Famiglia, 3 aprile 2008, 15:50
The Silvio Horror Show
"Io ho orrore di Di Pietro e lo dico chiaro e forte. Mi fa orrore chi non ha rispetto per gli altri e rovina le persone sbattendole in galera quando sono innocenti. Io ho paura di gente così" (Silvio Berlusconi, Radio Anch’io, 27 febbraio 2008)
"Grazie, ma preferisco continuare il mio lavoro in Procura. Molti auguri’. Poche parole e Antonio Di Pietro ha definitivamente confermato il suo rifiuto ad entrare nel governo Berlusconi come ministro degli Interni. Sceso a Roma in gran segreto, il magistrato ha incontrato Berlusconi nello studio dell’avvocato Previti. Due ore di appelli, di lusinghe. Niente da fare. Un po’ perché il Pm più amato dagli italiani vuole stare alla larga da impegni politici, un po’ forse perché non vuol rischiare l’immagine, dato che proprio lui firmò l’ordine di cattura contro Paolo Berlusconi e proprio lui conduce l’inchiesta sullo scandalo Lentini. Certo è che il suo rifiuto significa una brusca battuta d’ arresto sulla via del nuovo governo. Il Cavaliere, che aveva speso tutto il suo charme per corteggiare il giudice, ieri sera appariva abbattuto: ’La strada è in salita, non ne esistono in discesa. Una rosa di nomi per il Viminale? Non ci sono rose, ma solo spine’..." (cronaca del Corriere della Sera, 8 maggio 1994)
"Sarebbe giusto che un uomo con le qualità di Di Pietro le facesse valere sulla scena politica. La sua discesa in campo potrebbe essere una buona cosa. La sua ansia moralizzatrice è patrimonio di tutti e potrebbe essere utile al Paese. I miei giornali, le mie tv, il mio gruppo sono sempre stati in prima fila nel sostenere i giudici di Mani Pulite" (Silvio Berlusconi dopo le dimissioni di Di Pietro dal pool di Milano, Ansa, 8 dicembre 1994).