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La maggioranza Cgil annulla il congresso di Termini

Publie le mercoledì 17 febbraio 2010 par Open-Publishing

comunicato stampa

Giorgio Cremaschi: “Un’ingiustizia e un grave errore
politico, adesso facciamo luce sulle vere zone opache del congresso
Cgil”

La dichiarazione della Commissione nazionale di garanzia di
Palermo di annullare il congresso della
Fiom di Termini Imerese, che
aveva visto stravincere la mozione 2, è qualcosa di più grave di un’
ingiustizia, è un gravissimo errore politico della maggioranza della
Cgil. Annullare il congresso
della fabbrica che oggi è in lotta contro
la chiusura voluta dalla Fiat, richiederebbe elementi profondi e veri,
che non sono stati riscontrati. La giustizia a maggioranza che si sta
amministrando invece nei congressi è il segno di una perdita di
contatto con la realtà, che rappresenta un danno per tutta l’
organizzazione. Siamo sicuri che il nuovo congresso riconvocato a
Termini Imerese non darà risultati diversi per la mozione Epifani. Ma
resta il fatto politico gravissimo che propone una questione di fondo.
Se si annullano congressi di fabbrica ove si sono liberamente
confrontate entrambe le posizioni, cosa si deve fare per tutti quei
congressi nei quali è presente una sola mozione e nei quali l’assenza
di controlli fa sì che la partecipazione al voto raggiunga livelli
senza
precedenti?
A questo punto è stata la maggioranza della Cgil a
voler aprire il conflitto sulla validità del voto.
Per coerenza e
rigore adesso si devono controllare le migliaia di congressi ove, senza
alcun
controllo, risulta una partecipazione degli iscritti priva di
qualsiasi attendibilità. E’ stata la maggioranza ad aprire questo
fronte, in una maniera offensiva verso i lavoratori di Termini Imerese,
adesso toccherà a tutta la Cgil andare a un chiarimento sulle zone
opache che ci sono in questo congresso e che spesso sono legittimate a
maggioranza con i voti della mozione 1.

RETE28APRILE
Roma, 17 febbraio
2010