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La morte del Papa

Publie le domenica 3 aprile 2005 par Open-Publishing
8 commenti

Religioni

Messaggi

  • una volta questo sito era la mia home page... ora mi fate schifo!

    • Beh, in effetti, qualche perplessita’, pur senza arrivare agli anatemi, debbo esprimerla pure io.

      D’ accordo sulla satira in generale, ma questa mi sembra francamente una caduta di stile, tanto piu’ se fatta propria - al di la’ di chi ha postato la vignetta - dal Collettivo redazionale.

      Mi e’ appena capitato di leggere una mail di un circolo anarchico bolognese, circolo spesso messo da Pisanu e soci in relazione ad episodi anche "pesanti" di lotta, e pure nel giudizio tutt’ altro che tenero sul pontificato di Woytila, vi ho letto comunque parole di rispetto per una vita che si spegne e per la "sofferenza umana" che ha patito.

      Se penso che qualche volta mi avete persino censurato qualche "parolaccia", di quelle di normale uso comune nel linguaggio quotidiano ed anche politico, facendo riferimento a "questioni di stile", penso proprio che questa ve la potevate risparmiare.

      Fraterni saluti.

      Keoma

    • Ma senti senti! lo scandalizzato! Tre giorni di violenze videototalitarie a reti unificate, tre giorni di ZERO NIET ASSENZA DI SENSO DI ANALISI DI PUDORE DI DIGNITA’ ed ecco che una foto burla scandalizza qualcuno che, se dovesse scandalizzarsi, lo avrebbe dovuto fare per 26 ANNI di nefandezze reazionarie dettate dall’unto del signore: la donna essere inferiore/tentazione del diavolo; i preservativi vietati nell’Africa che crepa di aids; l’aborto olocausto ecc...
      Senza dimenticare che il sant’uomo che tutti piangete nell’ultima enciclica (e lo
      ribadisce nell’ultimo libro) scova la fonte del male
      assoluto...
      ... indovina indovina...
      L’ILLUMINISMO!!!!!!
      peggio del comunismo, peggio del nazzismo, terribile
      disperditore di greggi e non ancora definitivamente
      morto in questa Europa dominata dal diavolo...

      Sorbole!!!

      Comunque tranquillo! Il prossimo papa sarà peggiore,
      al dogmatismo della potente chiesa abinerà sempre più
      la dilagante componente superstiziosa sudamericana,
      orientale ecc. - che gli sta soffiando disperati ed
      ignoranti a tutto andare - fabbricando altri padrepii
      (truffare approfittandosi della malattia è forse la
      cosa più bassa e sporca che si possa fare) e
      santerelli vari.
      Non essendo di quelli che "tanto peggio tanto
      meglio", convinto che ad ogni modo il loro meccanismo a
      spirale porterà le "grandi" religioni ad essere
      minoranze tollerate, accettate e protette negli stati
      laici (destino che la nostra intelligenza gli concede ma che esse tanto faticano ad accettare),
      nell’attesa ti informo che, mentre tu ti scandalizzi per lesa maestà e violazione del tabù della morte, a me, che subisco i vostri sentimenti carichi di anatemi e di disprezzo dei miei (ma mai mossi neppure dalla brezza del senso critico), dicevo a me, mannaggia, continua a venire da vomitare senza se e senza ma.

      Saluti Fedebleah..

  • Forse, dopo aver esagerato in questo senso al limite dell’ antico "culto della personalita’ "nel periodo del congresso di Rifondazione, Bellaciao avrebbe fatto bene ancora una volta ad affidarsi alle parole di Fausto Bertinotti.

    «Il primo Papa no global della storia», lo definisce in un’intervista a «La Stampa» il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. «Durante tutto il suo pontificato - spiega il leader del Prc - Wojtyla ha ingaggiato un corpo a corpo con la modernità. Sia nell’immersione in essa sia nell’inquietudine di fronte a una secolarizzazione erosiva dei valori della religione. Qualsiasi cosa fosse in campo, il Papa l’ha vissuta con lo spirito del militante. Nel bene e nel male».

  • MENO MALE CHE C’E’ NICHI VENDOLA !

    03.04.2005
    Nichi Vendola: «Fango su di me, anche con il Papa in agonia»
    di Enrico Fierro

    «Non parlo di elezioni. In questo momento no. Ho voglia di parlare di cose alte, il mio pensiero è concentrato su questo evento straordinario che è l’agonia dell’uomo Wojtyla, del Papa».

    Dovevamo fare una intervista sulle elezioni, sulla Puglia e sullo scontro Vendola-Fitto. E’ andata male, Nichi Vendola ci prega di riflettere ad alta voce sul Papa. Perché «di fronte a questo fatto così straordinario e drammatico si ha bisogno di pensieri più lunghi». E’ vero, ma le elezioni? «Ne parleremo lunedì, ad urne chiuse. Ma c’è un altro motivo che mi induce a voler riflettere su altro, che mi spinge a cercare pensieri più puliti che possano portare una ventata di aria limpida nella politica».

    Quale, onorevole Vendola?

    «La volgarità della destra pugliese, di Fitto e dei suoi propagandisti, in questi giorni scatenati contro di me, contro la mia vita personale, le mie scelte, finanche contro la mia famiglia. Mi dipingono come l’anticristo, lo stupratore di bambini. Sono volgarità raccapriccianti e vomitevoli. Dispiace che un giornale come “La Gazzetta del Mezzogiorno” si sia trasformato in vetrina di questa fiera del fango. Pensi che l’onorevole Mantovano (Alfredo, sottosegretario agli Interni di An, ndr), nelle ore dell’agonia del Papa, chiede alle mamme di Puglia se preferirebbero avere un figlio come Vendola, quindi un gay e per giunta comunista, o come Fitto... ».

    Abbiamo letto un lungo commento dell’onorevole sulla «Gazzetta» che si presenta così: “Famiglia, sessualità droga: questi i temi sui quali la Regione rischia l’eccentrico e il diverso...”

    «Già, e tutto ciò viene scritto in nome di una presunta superiorità cristiana. Che Dio li perdoni».

    Vuole replicare?

    «No, assolutamente. La mia vita è limpida. E poi sono totalmente spezzato dalla partecipazione a questa commozione planetaria attorno alla sofferenza del Papa, che non mi interessa replicare a queste volgarità per recuperare magari lo zero virgola qualcosa».

    Lei si dice “spezzato” dalla sofferenza del Papa. Perché?

    «L’evento è drammatico e non può che ridimensionare il rumore dello scontro. Ciascuno di noi, anche nelle ultime ore di una campagna elettorale così importante per l’intero Paese, deve essere spinto a cercare parole più essenziali. Dicevo che avverto il bisogno di confrontarmi con pensieri più lunghi e con parole che non siano usate come corpi contundenti. Quella di Giovanni Paolo II è il compimento di una storia straordinaria».
    Il Papa che ha sconfitto il comunismo, hanno scritto...

    «Questo Papa, ha dato una spallata straordinaria alle società dell’Est ghiacciate ed imbalsamate. Ricordo con emozione l’appello “non abbiate paura”. Ecco, quella invocazione straordinaria fu il contributo più grande allo sbocciare di una primavera in quelle società del silenzio, la picconata fondamentale a tutti i muri. Ma non dimentichiamo che il Papa, crollati i regimi dell’Est, volge lo sguardo all’Ovest, narra controcorrente “la violenza delle strutture di peccato”. Nella “Sollecitudo rei socialis” denuncia i rischi di un capitalismo senza regole, il cinismo di un mercato che opera una selvaggia banalizzazione della vita, la mercificazione della società, la perdita di qualunque idea della sacralità della vita. Infine, c’è il percorso finale della vita di questo Papa, gli anni della sua malattia, la vecchiaia. Un fase che mi piace definire come una teologia della debolezza, che si coniuga con la teologia della tenerezza che ci ha regalato alcune delle pagine più delicate del nostro tempo. Proprio in questa fase della sua vita, il Papa fa un lucido bilancio storico del secolo passato e parla del nazismo come male assoluto e del comunismo come male necessario».

    Il Papa della pace...

    «Sì, il Papa meno amato dai potenti. Il Papa censurato anche in queste ore. E’ il Papa che denuncia l’avventura senza ritorno della guerra, che resiste alla tornante razionalità della teoria della guerra infinita. Ed è un Papa che è capace di andare totalmente contro corrente con la forza di una predicazione catacombale».

    L’intervista finisce qui. Le parole di Nichi Vendola, l’allievo di don Tonino Bello - che fu vescovo della Pace e pacifista - sono segnate da sincera commozione. Non è una recita utile a recuperare lo zero virgola qualcosina. Che Nichi sia cattolico è noto a tutti, che sia gay pure - lo ha dichiarato da anni -, comunista è il partito nel quale milita. Tutto ciò per la destra rappresenta un marchio d’infamia per l’uomo che l’intero centrosinistra ha scelto per battere Fitto, la destra e il suo granitico sistema di potere. «La posta in gioco in Puglia non è un ospedale in più o in meno, o la lunghezza di una lista d’attesa. La posta in gioco è più elevata, e riguarda il modo di concepire la famiglia...». Lo scrive l’onorevole Alfredo Mantovano.

    Ha letto onorevole Vendola?

    «A questo sono arrivati. La disperazione li ha portati a tanto. Che Dio li perdoni davvero».

    http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=41844

    • Weilà!
      Buonisti e bigottazzi vari!

      L’umana pietà per un uomo anziano che si spegne é un conto, lo sfottò per una delle più becere istituzioni planetarie di tutti i tempi é un altro!

      La tempistica non c’entra nulla: Giovanni Paolo II é stato e rimane in parte corresponsabile della morte di milioni di persone!
      Karol Wojtyla riposi pure in pace, se gli riesce...

      Dalla città del Vaticano! PARAPONZIPONZIPO’!
      Esce er papa cor c... in mano! PARAPONZIPONZIPO’!

      :DDD

      bRUNZ

    • Ma ti pare che uno prima delle elezioni possa in Puglia alienarsi i voti cattolici nei giorni della morte del papa? Piuttosto apprezzo le contorsioni verbali.
      C’est dur la politique! Fedebleah..