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La rabbia degli aquilani "Riprendiamoci la città" - Violata la "zona rossa"

Publie le domenica 14 febbraio 2010 par Open-Publishing
7 commenti

APPALTI E TERREMOTO "Riprendiamoci la città".


La rivolta degli aquilani nella zona rossa

Trecento cittadini in piazza con cartelli con scritto "Io non ridevo" e "Riprendiamoci la nostra città".

La protesta contro le intercettazioni divulgate negli ultimi giorni nell’ambito dell’inchiesta sul G8

L’AQUILA. Al grido di "Riprendiamoci la città" un gruppo di circa 300 aquilani ha forzato il blocco dell’esercito nella zona rossa. La polizia prima ha cercato di contenere i manifestanti, ma poi li ha assecondati limitandosi a un controllo del corteo che ha marciato verso piazza Palazzo, sotto la sede del Comune.

I cittadini sono saliti sulle montagne di macerie che ancora ingombrano la piazza e hanno ribadito che dopo 10 mesi non si è mosso nulla per ricostruire la città. Indossano magliette ed espongono cartelloni con la scritta: "6 aprile, 3.32, io non ridevo". Ogni cittadino ha poi portato via dalla piazza una pietra, un pezzo di tegola, un pezzo di detrito. Un modo simbolico per dire: "La città dalle macerie la liberiamo noi".

FOTO Gli aquilani violano la zona rossa :

http://ilcentro.gelocal.it/multimedia/home/23055944

La manifestazione prosegue sotto il controllo della polizia. Applausi e cori a favore dei vigili del fuoco per l’opera prestata in occasione del terremoto. Il presidio dei cittadini va avanti.

14 febbraio 2010

Enrico Nardecchia da "Il Centro"

Messaggi

  • Mi auguro un risveglio dei nostri fratelli aquilani affinché siano gli unici protagonisti della ricostruzione del loro Paese. Per la loro dignità ed orgoglio.
    I friulani l’hanno fatto anche se è pur vero che, almeno loro, non hanno dovuto subire l’invadenza schiacciante, umiliante ed offensiva del "pifferaio magico" .

  • Il rischio grosso e che non solo la Protezione Civile diventi S.p.A., ma che lo diventi alla lunga anche lo stato !!

    Che si arrivi cioè ad una gestione totalmente privatistica della cosa pubblica nell’esclusivo interesse degli amici e degli amici degli amici, con il malaffare eletto a sistema perfettamente legale e con la criminalità organizzata incaricata del lavoro sporco e del mantenimento dell’ordine pubblico !!

    E’ uno scenario alla "Blade Runner" ,ma che non mi pare molto lontano dal vero !!

    MaxVinella

    • Non scomoderei "Blade Runner" e le finzioni cinematografiche ...

      Più o meno uno stato così c’è già stato .... era la Cuba di Batista prima della rivoluzione dei "barbudos" ...

      La differenza è che qui non si vedono "barbudos" nemmeno da lontano ....

      Raf

    • Tutti i regimi dittatoriali ed in genere tutti quelli totalitari sono sempre espressione degli interessi di ristrette oligarchie plutocratiche , che mantengono l’ordine ed il potere con l’esercito e con le formazioni paramilitari !!

      Nel centro-america e in america latina, in quelli stati che Chomsky definiva i "cortili di casa" dello zio Sam, c’erano ed in parte ci sono ancora molte situazioni di quel tipo !!

      Oggi chi parla del pericolo in l’italia di un graduale ritorno al fascismo. seppur abilmente e subdolamemente mascherato da democrazia parlamentare, non è molto lontano dal vero !!

      Gli strumenti sono ovviamene nuovi , si chiamano totale controllo dell’informazione e dell’industria culturale e collusione organica con la criminalità organizzata !!

      MaxVinella

    • Credo fosse proprio la "collusione organica con la criminalità organizzata " l’elemento che Raf vedeva di grande somiglianza con la Cuba di Fulgencio Batista, di fatto un esempio di governo diretto da parte della mafia.

      Certo sono passati 50 anni, siamo certamente in un’altra situazione ed in un altro emisfero, ma il paragone mi pare veramente azzeccato.

      Qualcosa di molto simile, se vogliamo invece rifarci ad esempi più recenti, è oggi certamente la Russia di Putin, non a caso grande amicone di Berlusconi.

      Anche se ogni tanto c’è qualcuno, persino su queste pagine, che scambia Putin ( e, di riflesso, persino Berlusconi ) come "difensori dell’interesse nazionale" e quindi addirittura povere "vittime" delle trame della Cia ... o del Mossad che nelle "suggestioni complottiste" ci sta sempre bene ...

      La verità è che oggi Cosa Nostra, la ndrangheta e quella parte di camorra ( i casalesi) a struttura più strettamente mafiosa sono sì filo-Berlusca ma anche, proprio per questo e coerentemente, più filo-russe che filo-americane.

      Indovinate un pò perchè ....

      Radisol

    • La Russia e quasi tutti gli stati dell’ex blocco sovietico sono amministrati da oligarchie composte da ex burocrati di stato, ex agenti KGB e criminali comuni ulizzati per il lavoro sporco !!

      In questi stati si è ormai compiutamente realizzato quel "il capitalismo mafioso" che già covava all’interno del cosidetto "socialismo reale" e che ha portato al crollo, per implosione, dell’impero sovietico.

      Nell’occidente "democratico" questo processo di trasformazione del capitalismo è ancora agli inizi, incontrando degli anticorpi in quel poco che rimane della democrazia parlamentare !!

      Ma non c’è da farsi illusioni .................

      MaxVinella