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Lo scempio del territorio

Publie le mercoledì 26 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Economia-Budget Governi Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

Ma dove sono finiti tutti i nostri soldi?

Uno stato che come questo inghiotte in oscuri meandri tutti i soldi dei cittadini per rendere cosi’ tanto danno non si era mai visto.

Dobbiamo anche vedere una finanziaria che riduce, oltre ogni possibile buon senso, i finanziamenti al dissesto idrogeologico!

Non bastavano i continui sprechi miliardari di questo governo, le cifre iperboliche in imprese militari e in nuove armi, le regalie alle cliniche private, alle farmaceutiche o al clero cattolico, lo strapotere e le collusioni di Bankitalia, l’aumento spropositato di consulenze di stato (piu’ di 6 miliardi, di cui 200.000 inutili per foraggiare parenti)

e di funzionari ministeriali, i centomila euro gia’ spariti sul ponte di Messina, gli stipendi da nababbi agli amici degli amici, i viaggi a sbafo di amministratori pubblici, le loro guardie del corpo che sembrano legioni, gli aerei privati... e ora le devolution legista che raddoppiera’ le schiere degli amministratori moltiplicando Roma ladrona, non ci bastavano le cattedrali nel deserto, i viadotti che portano al nulla, i tronchi autostradali interrotti, gli aeroporti senza aerei, i policlinici rimasti a mezzo come mostri...

Non ci bastava sentire il presidente del consiglio dire che eliminera’ ogni remora alla propaganda elettorale e personalmente stanziera’ 500 milioni di euro solo in cartaccia e occupazione tv.

Berlusconi non solo riduce del 6,7% le spese degli enti locali, non solo diminuisce ogni fondo alle pubblica sicurezza (nel 2004 i carabinieri hanno avuto ridotti gia’ del 20% i mezzi informatici, e del 70% i fondi per i mezzi operativi), ma ha anche voluto scempiare tutte le norme di controllo sui cantieri, sugli appalti (perfino l’abolizione del certificato antimafia!), sull’inquinamento delle acque o del territorio (depenalizzazione o banale multa amministrativa), coi condoni alle costruzioni abusive che non solo rovinano l’ambiente ma mancano dei requisiti chiesti dalle norme di sicurezza.

Ma che aspettarsi da uno che ha fatto una legge pro domo sua, per condonare la sua piccola e abusiva fortezza sarda!? E che si e’ costruito un tunnel sotterraneo come facevano i signorotti medievali per fuggire dai loro castelli ?! (Magari se si mette male scappa dagli americani, chi sa!) E che con un’altra legge si e’ condonato persino il cimitero familiare, abusivo anch’esso, che quasi tocca la sua dimora di Arcore e che e’ faraonico come Abu Simbel ?!

Si continua a dire che mancano i soldi. Ma chi se li e’ fregati questi soldi?

Matteoli si e’ limitato a distribuire gli scarsi fondi ministeriali al suo comune di provenienza o a pochi altri ad amministrazione rigorosamente di destra, si immagina in nome di una giusta ripartizione democratica, quella per cui chi vince prende e chi perde perde. Dunque, anche per i dissesti c’e’ chi passa primo nella fila.
Intanto ci sono 32.000 frane solo in Emilia, ma Matteoli da’ direttamente fondi a comuni che sono fuori dal piano trinella solo perche’ le giunte sono della Cdl.
Sara’ un caso, ma Lucca e il comune di Massarosa (bacinio elettorale di Matteoli) hanno ricevuto più soldi di tutti gli altri comuni, 21 milioni di euro nel totale.
Intanto nei cantieri si accresce il danno immane fatto al paese dalle speculazioni edilizie, le ecomafie, i lavori appaltati al massimo ribasso o agli amici degli amici, il riciclaggio del denaro sporco della criminialita’ organizzata... mentre Berlusconi come unico intervento propone l’accanimento dei condoni.

Intanto continuano a morire 4 operai al giorno sui cantieri per mancato controllo delle norme di sicurezza, la Salerno-Reggio Calabria perpetua la sua storia infinita, e la costruzione e il commercio delle case resta il campo privilegiato per gli investimenti del denaro nero della criminalita’ organizzata e dei nuovi potenti.

E’ stato grottesco udire a Ballaro’ l’ex ragioniere dello stato Monorchio, ora passato alla ISPA infrastrutture, affermare che nel porto di Gioia Tauro abbiamo una vera oasi che sfugge totalmente alla n’drangheta, il coro veemente di reazione dei presenti lo ha zittito, perche’ a Gioia Tauro ogni cm del porto e’ sotto controllo della n’drangheta e lo sanno tutti. Ma Monorchio non e’ nemmeno arrossito della sua bugia sfacciata e ha continuato come se niente fosse, perche’ e’ da personaggi con tale faccia che viene governato il paese. Persone che hanno la pelle liscia e il sonno duro perche’ hanno il pelo sullo stomaco e digeriscono ogni abominio.

Vediamo il dissesto idrogeologico: il rapporto del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio evidenzia una situazione di allarme in quasi il 70% dei comuni italiani, 5.553 su 8.000, il 20,2% in Valle d’Aosta, il 16,5 in Campania, il 14,5 in Emilia, il 13,8 in Molise, l’ 11,8 in Toscana, l’11,7 in Piemonte. Per frane vince Lucca per il 31%, per le alluvioni, Livorno col 19,3. Son bei primati!

E aggiungiamoci cave abusive, discariche di materiale tossico e altre amenita’, quasi sempre nelle mani della mafia o della camorra o di amministratori corrotti (vedi la Campania o la Calabria o la Sicilia o la cattolica Lombardia).

Ma che dire di un Formigoni che nulla fa per la depurazione dello scarico fognario di Milano che avvelena l’Adriatico? O di un Paolo Berlusconi, che se l’e’ cavata con la condizionale per un fattaccio di discariche abusive sempre a Milano? O per lo stesso fratello del presidente, che ottiene una legge che blocca al piano edilizio del ‘97 le ulteriori opere, quando si scopre che gli unici comuni che hanno i requisiti richiesti dalla legge sono Campione in Svizzera e la zona presso Monza dove, guarda caso, il Paolo ha i suoi terreni, i quali diventano edificabili in virtu’ di un piano di risanamento del Lambro che, pero’, non e’ mai stato realizzato! Ma intanto in nome di cio’ che non esiste sara’ fatta Monza 2.

Noi siamo il paese dove, dopo i bambini morti di san Giuliano, e’ stata fatta una ordinanza sui criteri sismici cosi’ in fretta che contiene 122 errori. Piu’ che un’ordinanza, un sisma!

Su questa ecatombe del paese, che arricchisce la grande criminalita’ e quella dei colletti bianchi o gli interessi paralleli dei ministri, la finanziaria 2006 piomba come il colpo di grazia a un morente. Infatti si taglieranno spese per tutela dell’ambiente e del territorio, mentre si aumenteranno del 30% le spese per le infrastrutture! Incredibile dictu!

Certo, comprendiamo che l’inaugurazione di un rattoppo dell’acquedotto siciliano (che dopo l’inaugurazione di Berlusconi perdeva piu’ di prima) non giova alla propaganda elettorale, ne’ gioverebbe l’abbattimento di qualche ecomostro edilizio, o lo sfrucolìo di qualche feudo mafioso, mentre “le grandi Opere” tratteggiate da Vespa a colpi di pennarello hanno fruttato al pres. la vittoria elettorale, ma e’ avvilente vedere come la finanziaria diminuisca la difesa del suolo da 200 a 120 milioni di euro, gli interventi per il rischio idrogeologico da 50 a 30, la bonifica dei siti inquinati da 14 a 8, e si colpisca la protezione civile con un taglio di 40 milioni di euro (pero’ gli hanno fatto la sede nuova! In zona alluvionabile, pero’ nuova).

E che fa questa protezione civile?
Grazie al fantasioso Berlusconi, dal settembre 2001 si può occupare di organizzazione di grandi eventi, come il vertice Nato - Russia, le celebrazioni del semestre europeo, Padre Pio ed altre beatificazioni, il congresso eucaristico a Bari, il quarto centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino in provincia di Lecce, rifare il porto di Trapani in occasione della Coppa America. In quattro anni in tutto ci sono state oltre 400 ordinanze con rispettivi commissari straordinari, con i poteri eccezionali dell’emergenza. Emergenza il congresso eucaristico??!!

Spariti i 100 milioni del fondo per i programmi di tutela ambientale, mentre per la difesa delle aree protette, in 5 anni, sono stati tagliati ben 11 milioni di fondi. Ma quali aree protette!? Se le adocchia Tremonti, vende pure quelle!

Ed e’ in questa situazione tragica che crescono del 30% le spese previste per nuove opere infrastrutturali: 239 milioni di euro rispetto ai 182 precedenti. Mentre il Ponte di Messina incombe cupamente.

Ci si aggiungano le tristi modifiche alla legge Merloni (che doveva tutelare l’ambiente, la sicurezza dei cantieri, i vincoli paesaggisti, ambientali e di sfruttamento industriale). E’ dal suo primo mandato che Berlusconi mostra un accanimento particolare contro questa legge che nuoce alla mafia. E intanto 4 operai continuano a morire ogni giorno sui cantieri e il paese e’ sempre piu’ devastato, mentre mafia, camorra e n’drangheta continuano a spartirsi appalti miliardari.

E i nuovi immobiliaristi si presentano pure sulla scena del paese per pretendere quel potere politico che il loro arricchimento senza controlli rende lecito e la sinistra li avalla pure, dopo che enormi capitali sporchi sono stati riciclati nel business degli appalti e del commercio delle case.

Nel ‘patto con gli italiani, Berlusconi parlo’ di sicurezza. Il poliziotto di quartiere non si e’ visto, ma la sicurezza del vivere, che si declina anche in altri modi, e’ peggiorata.
La Lega incentro’ tutta la sua propaganda sui furti nelle ville venete e l’attacco agli islamici. I furti sono aumentati, ma non ci sono solo i presunti rapinatori privati tra i nostri nemici naturali, i rapinatori sono piu’ in alto. E, grazie a loro, sono in tanti ormai nel paese quelli che, quando comincia a piovere, hanno paura.

(Dati presi dalla finanziaria 2006, da un articolo di Alessandro Cossu su aprileonline, dall’ultimo Report della Gabanelli "Era tutto previsto" ecc.)

Certo: "Era tutto previsto". Potrebbe essere il titolo del remaque Berlusconi. Una volta che eleggi uno che deve fare gli interessi della P2, della criminalita’ organizzata e della CIA, cos’altro ti puoi aspettare?

(vedi anche http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=222)
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