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Nostra Matrigna Chiesa

Publie le martedì 4 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Religioni Viviana Vivarelli

de Viviana Vivarelli

Questo nuovo papato molto ci preoccupa. L’invadenza della Chiesa sullo Stato, grazie a Ratzinger e Ruini, e’ diventata intollerabile: e’ un vero attacco ai poteri e alle prerogative dello stato, senza diplomazia, senso delle proporzioni, rispetto delle relazioni internazionali e attenzione al comune sentire, ma con arroganza e arbitrio finalizzati a pura egemonia.

Dobbiamo dire che, se questo e’ lo stile costituzionale di Ruini, Ratzinger lo avalla in totale accordo.

La Chiesa cattolica dovrebbe essere un ente morale che ha come compito la cura delle anime e l’amministrazione della fede, in realta’ interviene in modo sempre piu’ massiccio sull’attivita’ legislativa del parlamento e su quella gestionale dei partiti, in completa violazione con quanto sottoscritto nei patti lateranensi.

In gennaio la CEI dichiara che il parlamento “non deve” cambiare di una virgola quell’orrore legislativo che regolamenta la procreazione assistita, la peggiore legge d’Europa, che mette a rischio la salute psico-fisica delle donne e blocca la ricerca, e, con una pesante campagna, per di piu’ vietata per legge, si permette di boicottare un referendum popolare.

In giugno Ratzinger fa tre precise richieste a Ciampi: divieto dei PACS anche tra partner eterosessuali, divieto di cambiare la legge sulla procreazione assistita,garanzia per legge ai genitori di una libera scelta educativa senza ulteriori gravami.

Ad agosto Ruini ci fa sapere che proteggeva Antonveneta e la sua scalata, parteggiando per la Lega.

A settembre ci avverte di come vuole il sistema elettorale e ci induce a votare Berlusconi. Naturalmente da’ il suo no alla pillola abortiva, spingendo Storace a interrompere la sperimentazione di un farmaco gia’ usato da 14 anni in Europa.

E’ forse l’ora di rinegoziare nuovamente i Patti col Vaticano? Visto che c’e’ qualcuno che oltrepassa sistematicamente i suoi limiti?

A ottobre ritroviamo Ruini che ribadisce il rifiuto a qualunque riconoscimento di coppie di fatto, chiede che la finanziaria riconosca le fondamentali esigenze delle famiglie e pretende anche che cessi l’abuso delle intercettazioni telefoniche (Cos’e’? Ha paura di essere intercettato?! Ha qualcosa da nascondere?!. Cosa c’entrano le intercettazioni telefoniche col ministero della Chiesa?)

E abbiamo dovuto vedere un governatore della Banca d’Italia in crisi di credibilita’ per manovre poco corrette, sfiduciato da tutta Europa, ma difeso dalla CEI.

Malgrado questi vistosi sforamenti, un parlamento lassista ribadisce che la Chiesa ha diritto alla quasi totalita’ dell’8 per mille (un miliardo di euro l’anno!), senza conteggiare la nostra scelta, o permetterci di esentarsi dalla tassa in toto, mentre si escludono altre religioni come quella islamica che e’ ostacolata nei luoghi di culto e nelle scuole.

Il parlamento ribadisce altresi’ che, mentre le tasse aumentano pericolosamente per tutti e ancor piu’ quelle indirette che gravano su carovita, bollette, carburante e bolli, la Chiesa debba essere totalmente esentata dall’ICI, non solo sugli edifici di culto ma su qualsiasi suo immobile, usato per “assistenza, beneficenza, istruzione, educazione, cultura e anche per usi commerciali”, dunque anche scuole private, case di cura, ristoranti, foresterie e ostelli vari. Insomma bastera’’ che un edificio sia di proprieta’’ ecclesiastica perche’ non paghi imposta, e sappiamo bene quanti e quanti sono gli edifici della Chiesa, magari vuoti e abbandonati (basta vedere le ex colonie sulle nostre spiagge, edifici enormi in disuso, mentre mancano alloggi popolari, ospizi, ospedali, asili...).
E questa bella legge e’ pure retroattiva, per cui tutti i Comuni dovranno restituire alla Chiesa l’ICI ricevuta “dal 1993”. E ci mancava pure che i Comuni, con le restrizioni che hanno subìto dal governo e le casse vuote, debbano restituire le tasse di 12 anni! 300 milioni di euro, 600 miliardi delle vecchie lire, di cui 50 solo a Roma. E’ chiaro che in tal modo saranno colpite ulteriormente quelle amministrazioni di sinistra che Berlusconi ha messo in regime di fame con la finanziaria.

Veramente non riusciamo a capire perche’ tutti i cittadini debbano far sacrifici o liquidare risparmi, e la Chiesa, che e’ ricchissima, debba essere beneficiata, e per di piu’ debba finanziarsi per campagne di boicottaggio contro lo stato o sceneggiate di piazza megagalattiche, costosissime per il territorio e la sicurezza, o venga addirittura depenalizzata per reati come l’usura o il falso in bilancio (vedi il vescovo Giordano). Insomma tagli e sacrifici per tutti e alla Chiesa regali e prebende?!

Apparentemente la Chiesa italiana sembra ben strutturata: 26.000 parrocchie, 20.000 sacerdoti (un prete ogni 2.100 abitanti), 134.000 suore, 278.000 religiosi.
Tuttavia, mentre le sue attivita’ lucrative o di indebita intromissione politica procedono indisturbate, avanzano anche segni vistosi di degrado: l’abbandono delle chiese, il calo delle vocazioni (20% in 25 anni), l’invecchiamento dei preti (meta’ hanno piu’ di 60 anni), le parrocchie senza sacerdote per cui sono arrivati 2000 sacerdoti asiatici o africani, la diminuzione del numero dei cattolici praticanti (solo il 30% va a messa, solo il 12% si comunica, e l’8% milita in gruppi cattolici), intanto aumenta la diserzione degli allievi dall’ora di religione (nel feudo di CL, al liceo classico “Berchet” di Milano, 678 studenti su 1210 escono all’ora di religione, eppure la Moratti continua a ignorare gli allievi agnostici o di altri culti, i quali ultimi solo a Torino sono 3000), intanto aumentano le coppie di fatto (che sono raddoppiate tra il ‘95 e il 2001), abbiamo almeno 17.000 coppie di fatto cui la Chiesa nega ogni diritto per paura di perdere il controllo della famiglia tradizionale. Un abuso legislativo per difendere un feudo di potere.

Se si entra nei singoli temi, risulta dai sondaggi che anche l’identita’ ‘forte’ del cattolico che segue i diktat della chiesa e’ una pia illusione, piu’ di meta’ dei cattolici osservanti si dichiarano favorevoli alle relazioni prematrimoniali, al divorzio, all’aborto, alle coppie di fatto e ai contraccettivi. Su molti punti il cattolico ha un punto di vista personale che non coincide con quello del Papa o della CEI. La doppia ipocrisia e’ che la Chiesa fa finta di non saperlo e il cattolico e’ convinto di essere nel giusto anche se su molte cose dissente. A un vertice integralista che sta fuori del tempo fa riscontro un mondo cattolico molto piu’ libero e moderno. Insomma quel relativismo etico che il Papa tanto condanna e’ piuttosto la norma del cattolicesimo moderato che l’eccezione.

Se ci aggiungiamo la crescente secolarizzazione della societa’, si comprende come le mega-manifestazioni mediatiche facciano grande scalpore ma celino una realta’ piuttosto deludente per un potere che si vuole presentare come monolitico. Ai numeri, del resto, non corrisponde sostanza di vita cristiana, come ai rigurgiti fondamentalisti non corrisponde consenso sociale.

Un sondaggio chiedeva agli Italiani in quale istituzione confidassero e la risposta metteva ai primi posti: famiglia, forze dell’ordine, scuola e, quarta, la Chiesa (60%), ma piu’ come depositaria di valori nazionali che guida morale. Dov’e’ finita ormai, in questo grande mercato materialista, la Chiesa come maestra di vita? Dissolta!

Circa la cura delle anime, non solo la Chiesa odierna difetta sul controllo della propria moralita’ (vedi casi eclatanti come l’usura, gli scandali bancari alla Marcinkus, il mercimonio delle cose sacre, la pedofilia ecc., per non parlare della vergogna delle antenne di radio vaticana che aumenta la leucemia pur di espandere i messaggi di Radio Maria) ma difetta anche il messaggio evangelico, l’assistenza ai deboli, la difesa degli umili, anzi la Chiesa penalizza quei sacerdoti che piu’ si battono sul territorio contro camorra, mafia e criminalita’ politica, e anzi li oltraggia ed esclude dal suo seno. Invece di appoggiare le sue correnti piu’ pulite, la Chiesa di Ratzinger mostra inquietanti derive verso destre reazionarie e nuovi settarismi medievali.

Aggiungiamo a cio’ lo sconcertante malvezzo di tanti politici che credono, favorendo una Chiesa oltranzista, di acquistare voti. Non si era mai vista, in 50 anni di democrazia cristiana, una tale deferenza appiccicosa, che ha infettato anche il centrosinistra, come se la caduta del carisma etico della Chiesa cattolica si accompagnasse a una crescita del suo potere politico, mentre la stramassa dei cittadini diventa sempre piu’ agnostica e indifferente e anche schifata... e come se l’esempio della cattolicissima Spagna, che ha appoggiato Zapatero e le sue leggi laiche, non avesse insegnato nulla a nessuno, o la cattolicissima Baviera dove il partito ultraconservatore della Merkel non ha preso piu’ del 35%, in netta caduta.

E’ come se ognuno fosse preda del sogno che ha creato e incapace di liberarsene.
Voitila, e molto di piu’ Ratzinger e Ruini, hanno prodotto una specie di incantamento, per cui partiti, in carenza di valori e programmi interni, hanno sfalsato la loro percezione sociale, cercando piu’ appoggi esterni che finalita’ intrinseche. Non avendo ormai piu’ una fede propria, si appoggiano all’altrui. Maschera l’una e l’altra. Di qui la serie grottesca dei convertiti dell’ultim’ora, dei Pera, dei Ferrara... ma anche dei D’Alema che vanno alla messa per Escriva’ o dei Fassino che si confessano ferventi cristiani... e altre immondezze varie, cose che non aumentano di un grammo il loro carisma ma rafforzano l’icona immaginaria di una Chiesa potente. Cosi’ la politica mostra vieppiu’ la corda, mentre l’assolutismo clericale si accresce, nutrito da quei media in cui dovrebbe figurare poco, avendone di personali e che risultano un altro costoso favore gratuito fatto dai governi.

Gia’ Voitila ruppe con l’ecumenismo etico e sobrio di Vaticano II, portando avanti un discorso di potere basato sull’esibizione mediatica, perfettamente in linea con le grandi manifestazioni del mondo dello spettacolo. Ratzinger prosegue su questa linea con maggiore durezza, non piu’ il pubblicitario della fede ma colui che viene a riscuotere il conto, mandando avanti la mano armata di Ruini in vere incursioni-invasioni nei territori laici. Non ne deriva una maggiore conversione di anime, bensi’ un colonialismo della politica che i partiti, reverenti, accettano, offendendo il codice morale dei loro seguaci come quello dei fedeli cattolici.

Indice della caduta dell’etica della Chiesa e’ il suo cristallizzarsi in forme monolitiche, appiattite su una cupa reazione, senza quel carattere pluralistico che l’ha sempre connotata e che produceva i suoi frutti piu’ puri e migliori lontano dalle gerarchie. Anche qui, a differenza di papa Roncalli, il potere, in luogo di diventare piu’ democratico e aperto, si e’ fatto piu’ chiuso e accentratore. Gli stessi cardinali e vescovi ormai hanno una sempre minore capacita’ di autonomia e non fanno uscire piu’ voci dissidenti ma sono schierati supinamente sui dettati di Roma.

In un mondo sempre piu’ globalizzato dove la parola d’ordine dovrebbe essere la convivenza, sentire frasi dissonanti e obsolete come quelle di un premier che rivendica la superiorita’ della civilta’ occidentale o di un Papa che rivendica la superiorita’ del cattolicesimo pare addirittura ridicolo. Provate a chiedere alla gente se crede davvero che solo la religione cristiana sia vera e giusta e vedrete cosa vi rispondono. In un mondo sempre piu’ piccolo la convivenza deve per forza comportare anche l’accettazione di religioni diverse.

Che la Chiesa sia obsoleta lo si evince da molti fatti: la sua lontananza per esempio dal mondo del volontariato che ormai non e’ piu’ a modello di conversione ma e’ anch’esso molteplice e porta avanti, insieme alla lotta contro la globalizzazione neoliberista, valori che sono piu’ universali che specificatamente cristiani e che tuttavia sono sintonizzabili al Vangelo, come la salvaguardia del pianeta, la difesa dei beni fondamentali, l’aiuto al Terzo Mondo, la tutela dei diritti e delle Costituzioni, la sobrieta’ come stile di vita. Niente di tutto questo puo’ essere piu’ lontano dalla Chiesa gerarchica attuale.

La Chiesa e’ contro i principi portanti di tutte le grandi Costituzioni democratiche: la laicita’ del diritto, la parita’ di ognuno di fronte alla legge indipendentemente dal sesso o dalla religione, il rispetto della persona, la crescita dell’autonomia dell’individuo, la sovranita’ popolare, la diffusione di una istruzione pubblica.... Come puo’ la Chiesa rispettare questi principi se non li riconosce come valori nel suo seno? Se non li pratica? Se stabilisce il suo potere su rigide separazioni ed esclusioni: della donna, del non cattolico, dell’omosessuale...? Se la sua idea fondante di famiglia si basa ancora su una morale sessuale di migliaia di anni fa, basata su un predominio patriarcale, dove la donna e’ subalterna all’uomo e finalizzata alla procreazione? Se non riesce a riconoscere nella coppia nemmeno il valore intrinseco del legame sessuale? Per non parlare dell’amore?

E, mentre il neoliberismo sta svelando tutto il suo fallimento planetario, tutta la sua carenza di valori e di futuro, tutta la sua vergognosa turpitudine, mentre il mondo e’ continuamente travolto dagli scandali che distruggono milioni di famiglie e dalle guerre che fanno migliaia di morti, vedere da una parte una sinistra e dall’altra un mondo cattolico che ancora, nella pratica, attingono piu’ agli scopi del capitalismo che alla loro propria etica... e’ del tutto avvilente.

In queste corse contrapposte o colluse, se Marx e’ morto, il Vangelo risulta addirittura defunto.