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Butti non viene da Marte, La sua cultura è il "precipitato" si sarebbe detto una volta, insomma il risultato della cultura(sic) corrente, diciamo del modo di pensare (visto la parolona cultura riferito ad un tal Butti)., Quasi tutti lo hanno appreso, e a parte la replica di alcuni diretti interessati, nessuno si è poi tanto scandalizzato. Indice, questo, di una quasi condivisioni delle preoccupazioni del Butti . Intanto ora si dovrà passare alla cernita , di quà i destri, di la i sinistri, E già questo sarà un bell’affare, A parte le dirette espilicite dichiarazione di appartenenza, come si farà a discernere le appartenenze culturali di ogni singolo conduttore? Immagino che vi sarà un tavolino, con su un impiegato con le famose mezze maniche nere, un libro a partita doppia, e dietro una lunga fila di impiegati della TV pubblica. "Avanti il prossimo!" Urla, Si avvicina il primo della fila, e pronunica la sua appartenenza, firma e va via!. La professionalità dell’impiegato è massima. Non batte ciglio ,non muove un solo muscolo del viso quando il dipedente pronuncia la sua appartenenza!
Ognuno poi dovrà appuntare un braccialetto al braccio , o rosso o nero a secondo dell’area di appartenenza. Un bel lavoro non c’è che dire. Ma non è finita quà!
Poi , per le trasmissioni a doppia conduzione, si dovranno stabilire le accoppiate. Là dove si avessero la parità delle coppie si dovrà , in difetto, provvedere ad assumere , per eccesso o si provvederà a licenziare o a fare trasmissioni tali da coprire gli eccessi.
Ed ancora le trasmissioni non potranno avere una programmazione fissa, ma a rotazione, Se Anno zero questa settimana va il giovedi, la settimana prossima andrà il martedi e in una fascia pomeridiana, rispetto a quella serale, e così via per tutte le trasmissioni, Inoltre se si è trattato del tema della guerra civile in Libia, di questo argomento non se ne potrà parlare che solo la settimana prossima e non nella stessa trasmissione.
Da tutto questo sono escluse le trasmissioni di Porta a Porta e le conduzioni del TG1. Perché di per se obbiettive e improntate al massimo della professionalità.
Tutto questo è risultato "normale" , quasi doveroso, necessario.
Io spero che questa nonchalance con cui si è appresa la notizia sia solo il sintomo che , "non ce ne può fregar de meno" della Tv , il che sarebbe già grave di per se, o più in generale che " ma che facciano quel che cazzo gli pare tanto me scivola! Che è la stessa cosa, ma esteso più in generale. E non so , francamente, se ciò sia un bene o un male!
Messaggi
1. Pruralismo televisivo, 2 marzo 2011, 12:59
Nella prima Repubblica avevano lottizzato la Rai : il primo canale alla DC, il secondo al PSI ed il terzo al PCI !!
Non era ll massimo della democrazia perchè altre e possibili voci fuori dal coro non avevano spazio (allora non c’era neppure internet ), ma almeno un minimo di pluralismo informativo era garantito !!
Ora invece c’è un signore che ,indisturbato ed in pieno conflitto d’interesse, controlla il 90% dell’informazione e si scandalizza perchè c’è ancora un10% che sfugge al suo controllo !!
Eliminato anche quello il nostro sistema informativo potrà essere tranquillamente equiparato alla famigerata "Agenzia Stefani" che durante il ventennio era la voce ufficiale del regime e gestiva tutto l’apparato propagandistico !!
MaxVinella
1. Pruralismo televisivo, 2 marzo 2011, 17:40, di Zag(c)
E’ ancora più grave! E’ oltre ogni possibile immaginazione. Nemmeno Orwel l’aveva pensata così. Negli anni cinquanta vi erano gli spazi, ed ognuno viveva nel proprio recinto senza possibilità di sconfinamento sia in entrata sia in uscita. Durante il ventennio non esisteva altra voce, ma si sapeva che non vi era altra voce, all’infuori di quella del duce tuo. Oggi è peggio. Oggi ti fanno credere che vi sia pluralità di voce, vi è accanto a quello con il bracciale rosso quello con il bracciale verde, e non ti accorgi che ti stanno dicendo le stesse cose. Tu guardi il bracciale, ne vedi uno rosso ed uno nero, entrambi scuotono la testa in senso di diniego quando parla l’altro, tu credi che sono in disaccordo, ma ti stanno a prendere per il culo!! Ti dicono che devi fare la stessa cosa!! Che devi pensare, dire e fare le stesse cose. Con parole diverse, però!