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Dazibao Donne Doriana Goracci Bellaciao Italia
di Doriana Goracci
Di visibilità noi donne ne abbiamo molta.Siamo da sempre nell’immaginario collettivo legate all’acquisto, finanche quello di un voto.
Oggi mi chiedo come siamo visibili nella politica, chi ci rappresenta e quale rappresentazione viene fatta di noi donne.
Nella comunicazione e informazione, continua ad essere vincente l’immagine della buona, trasgressiva, aggressiva, misurata, autorevole, esperta e possibilmente bella.
Ci eravamo dette tra donne di fare proposte concrete. Quanto i temi che a tutt* stanno a cuore sono rappresentati con la pratica e le modalità di noi donne? Quanto ancora siamo ferme alla rivendicazione dei nostri più elementari diritti?
Al balletto mediatico delle donne che sculettano ammiccanti, sembra essere contarpposto solo il dramma isterico delle piagnone violentate oppresse ed arrabbiate.
Come sono visibili le donne che aspettano, attendono un segnale, che spesso si tramuta in silenzio e disprezzo, noncurante violenza? Cosa controlliamo? Quanto siamo controllate?
E sopratutto, vogliamo controllare?
E’ solo un problema di donne?
L’irruzione nelle strade della Francia, mi suggerisce che la visibilità me la devo guadagnare con la lotta che non prevede deleghe, ma partecipazione critica; voglio riprendermi con la parola e l’azione, magari irrazionale e fantasiosa, la mia dignità di persona.
Non siamo in un campo da gioco, anche se tutto fa pensare il contrario: bisogna correre, così l’arbitro sarà clemente quando inciampiamo, le società corrotte eseguono la campagna acquisti in base a quelle gambette che vanno sempre più veloci...
Che ne è stato della nostra ribellione?
Ho scritto queste cose in treno, come spesso mi accade, partita dalla stazione di Capranica nella Tuscia.
Al parcheggio vicino alle pattumiere, c’è una sedia di dimensioni reali e seduta sopra una bambola grande-nuda-stralunata con i capelli scarmigliati ma composta-pronta ad essere *caricata*, senza sesso.
E noi?
Rifiuti ingombranti?
Messaggi
1. > RIFIUTI INGOMBRANTI, 4 aprile 2006, 23:27
Come cercarsi ulteriori amarezze nella vita.
Essere discriminati, di fatto, dagli stessi paladini dell’anti-
discriminazione. Ieri, ho partecipato all’iniziativa della Rosa nel
pugno a Roma, sul tema "Una famiglia per tutti" , promossa anche sulla
lista nazionale di Facciamo Breccia.
Con la certezza che incontri e riscontri di Laicità giovano
incredibilmente alla salute, specie all’indomani dell’ennesima
invasione di catto-talebani, accorsi per l’anniversario della morte di
Woityila, nel vortice degli orrori di cronaca e di un’asfissiante
quanto avvilente scelta elettorale, la conferma di un linguaggio comune
che comprenda anche la soggettività di pensiero é, o meglio, sarebbe un
gradito conforto.
L’elogio dell’anti-comunismo, sfoderato davanti a rappresentanti di
associazioni e singoli glbtq, non era invece sul programma della
serata.
Se la coerenza sulla necessità di un altro modello culturale rimane un
punto fermo d’incontro, è assolutamente scorretta , invece, la
forsennata strumentalizzazione sui temi della laicità e dei diritti
umani da parte di qualsivoglia forza politica, che dimostra così, di
attivarsi per gettare discredito, piuttosto che per costruire degli
interspazi.
Per chi, come me, sente e condivide i principi più etici del
comunismo, senza che ciò si traduca, però, in bisogno di annessione, di
appartenenza e, tanto meno, in una indiscutibile "fede", non é stato un
esempio della tanto decantata civiltà! Hanno riproposto la fotocopia
del mostro di ’Berluskestein’; identico, nel suo raccapricciante e
mitologico profilo. Tutti inflessibili ’stalinisti’ e mangia-bambini,
dunque, senza possibilità d’appello.
Deludente anche la mancanza di approfondimento su ciò che l’assemblea
proponeva; é riduttivo parlare di una famiglia ampliata,"per tutti",
glissando sul "come e quando",
sorvolando sulle problematiche che la stessa da sempre pone, per
concludere ripiegando su pacs e unioni civili, quali trampolino di
lancio verso il riconoscimento al matrimonio e alle adozioni, per chi
volesse usufruirne, che compenserebbe l’attuale vuoto nel dirito di
cittadinanza. D’accordissimo sul fine, molto meno sui mezzi scelti,
piuttosto inflazionati,
tra l’altro.
Alcuni esponenti della Rosa nel pugno, nel tentativo di rimuovere
l’etichetta di liberisti, citando la natura socialista della loro
formazione, scivolano però sulla questione delle privatizzazioni : la
necessità di liberalizzare (cioè privatizzare) le licenze dei guidatori
di taxi in Italia, non suona molto appetibile a chi deve racimolare i
soldi per un tessera mensile del trasporto pubblico.
Odi, al governo di centro-destra "liberale" De Villepein in Francia,
laicissimo, per la legge contro il velo islamico e per aver attuato il
pacs, addirittura in via di ammiglioramento.
Superfluo,ricordare ai presenti che l’omonima legge del premier
d’oltralpe sul contratto di primo impiego, che permette di licenziare i
neo assunti senza giusta (e alcuna ) causa per i primi due anni,sta
paralizzando la Francia con scioperi e scontri. Del resto, la Rnp non
nasconde la sua concezione di "visionari " e "deliranti" dei
rivoluzionari.
Se moltissime delle critiche rivolte ad una sinistra nostrana troppo
sottomessa e genuflessa alle volontà vaticane sono ineccepibili,
l’attacco di Helena Velena , sostenitrice Rnp, nei confronti di
Vladimir Luxuria, Prc, per aver troppo ricamato sull’"innocua"
aggressione fascista
della scorsa settimana a Guidonia (Rm), dove i finocchi (gli ortaggi)
volati contro Luxuria e il candidato Bonadonna sarebbero stati
"precedentemente affettati, proprio per non causare ferite", lascia
senza parole e ha del surreale.
Mai, quanto l’affermazione sloganistica di alcuni appartenenti alla
FGS, federazione giovanile socialista, che per rammentare la loro
avversione alla falce e martello, scandiscono un bel "Meglio fascisti
che comunisti", giusto per non essere da meno della nipote del duce.
"Inaccettabile.." si affretta a dirmi la carinissima responsabile del
gruppo, che non li aveva sentiti. Sicuramente, un’iniziativa personale
di pochi, che, però, non può essere interamente dissociata dalla linea
di indottrinamento politico dei loro partiti, e che non toglie gravità
al fatto, nel suo contesto specifico.
Non metto in discussione l’impegno storico e programmatico sulle lotte
per la laicità della Rnp;
é per altri aspetti,elencati, della sua ideologia, che la
coordinazione con dei movimenti di liberazione glbtq di sinistra lascia
fortissimi dubbi.
Ciò che é più logorante, in realtà é il riscoprirsi merce di scambio
elettorale, senza troppi preamboli e complimenti, a quanto pare. Una
delle possibili vie di fuga da questo meccanismo realmente perverso,
sarebbe, forse, proprio quella di uscire dalla logica becera di un
atroce "mercato", per esprimere un pensiero fazioso, ovviamente .. .
da facciamo breccia
2. LA CITAZIONE, 5 aprile 2006, 07:22
"SI POSSONO TIRAR FINOCCHI SU UN FINOCCHIO, MA E’ DIFFICILE TIRARE DEI COGLIONI SU UN COGLIONE"
(Vladimir Luxuria)
3. > RIFIUTI INGOMBRANTI, 6 aprile 2006, 03:29
ciao cara Doriana, stamane presto postavo il mio www.hevite.org (leggi al piano di sopra) e solo ora ti leggo..già ! li sopra ripeto e mi ripresento con le mie" nudità " che nulla tirano neppure di sesso..una pupattola come quella che descrivi..una usata e non sempre per buoni sentimenti..
morto un sito ne’ nasce un altro ,, questo fa’ una anonima zittita dall’ art.34 ,, le han messo il bavaglio ma ancora sussurra " non sono italiana,non sono europea,non sono internazionale ma SONO UNA DONNA CHE ANCORA COMBATTE PER LA VERITA’."
Ciao adriana