Home > Referendum del 25 giugno 2006 : le ragioni del NO, Manchester il 25 maggio (...)

Referendum del 25 giugno 2006 : le ragioni del NO, Manchester il 25 maggio h 19.30

Publie le martedì 23 maggio 2006 par Open-Publishing
6 commenti

Dazibao Incontri-Dibattiti Referendum Bellaciao Gran Bretagna

Manchester Giovedì 25 maggio h 19.30 sala 3

Friends Meeting House (8 Mount St)

dietro la Biblioteca centrale

"Referendum del 25 giugno 2006 : le ragioni del NO"

introduce Mariangela Casalucci

incontro organizzato dal collettivo Bellaciao, gruppo Manchester

(vi preghiamo di dare ampia diffusione all’iniziativa)

Messaggi

  • Ciao da Atene,
    Bravi! Che timing, la campagna per salvare la Costituzione italiana parte dallInghilterra. Anche noi faremo una specie di incontro Venerdi 26 maggio, ore 18,00 presso la scuola italiana. Verraproiettato il film "quando c era Silvio" e seguiradiscussione, in cui rientra anche ll referendum. Il fatto sta che siamo al corto di materiale un po "digeribile"; abbiamo un podi cose ma sono dei ..temoni, con tanto di termini tecnici. Sembra che in Italia il dibattito sul referendum non si sia ancora avviato regolarmente, causa amministrative, governo ecc e poi i tempi stringono un po meno per loro. Se avete qualcosa di breve, chiaro e stampabile potreste inviarcelo ? E mail axat@ath.forthnet.gr oppure metterlo nel vostro sito?
    grazie e auguri per la campagna; vediamo se anche sta volta gli italiani all` estero salvano la situazione.
    teresa

  • Ogni nuova legge ha un dovere primario: indicare quanto costa e dove trova di che pagarsi
    Ma, guarda caso, qui si fa una legge enorme che cambia 1/3 della Costituz. e stravolge la forma dello stato, ma nessuno dei furboni ci dice quanto verrà a costare, tutti zitti!
    I fautori del Sì stanno ben abbottonati su questo o ci vengono a parlare di costo zero (ma ci prendono per imbecilli?!)
    Gli esperti che hanno fatto due conti fanno fatica a concordare su una cifra definitiva ma tutti concordano che la cifra ricadrebbe in modo così enorme su questo disgraziato paese già sull’orlo della rovina da ucciderlo per sempre
    Si stima che solo per spostare certe competenze dallo stato alle regioni occorrerebbero 44 miliardi di €, tanto per cominciare
    La cifra oscilla tra 169 miliardi di euro e i 370 miliardi di euro !!
    Siete disposti a pagare tasse per una cifra così astronomica?
    Le spese per la pubblica amministrazione locale salirebbero dal 15% del PIl al 21, superando anche la quota tedesca con tutto che la Germania aveva da integrare i territori Est
    Questa è una riforma che ci schiaccerà con tasse così pesanti da portarci alla miseria e bloccherà qualunque tentativo di uscire dalla crisi
    Ci si rende conto a che cosa si va incontro?
    Si ha il coraggio di dire che il paese va male per colpa della sx quando 5 anni di governo della dx ci hanno messo all’ultimo posto in Europa con un deficit disastroso! E ora questo!!!
    Se non ci sono soldi per pagare i servizi pubblici oggi, come manterremo domani scuole, sanità e sicurezza quando arriverà il macigno della spesa per la nuova amministrazione dello stato?
    E se pure si riuscisse a riversarli sulle regioni con una devoluzione fiscale, che ora non c’è e che toglierebbe al 1° ministro una grossa arma di ricatto e potere, come potrebbero regioni come la Lucania, la Calabria, la Basilicata sopperire a tanta spesa? Aumenterebbero tasse che la popolazione già adesso non può pagare?
    Ma siamo seri....

    viviana

    • Vorrei capire una cosa: come mai il referendum confermativo è privo di quorum ma il referendum abrogativo è valido solo se vota il 50% più uno?
      Non mi sembra molto coerente che:
      "Abrogo questa legge" richieda il 50% + uno
      ma dire:
      "Non confermo questa legge" non richieda alcuna percentuale di votanti.
      A me sembra esattamente la stessa cosa, salvo che nel primo caso forse la legge è già in vigore, nel secondo no, ma il giudizio è identico.
      Non sarebbe più logico che vi fose un solo tipo di referendum e senza quorum?
      Non sarebbe una prova di maggior rispetto per la sovranità popolare? Un atto democratico? Non si dice forse sempre che la legge deve essere migliorata col cambiare dei tempi? E non sono forse i nostri dei tempi in cui l’astensionismo non fa che crescere? Al punto da rendere assurdo e impraticabile il quorum del 50% più uno?
      Perché i casi sono due:
      o il quorum si ritiene necessario e allora lo si applichi anche alle elezioni politiche o amministrative!
      oppure si riconosce che la democrazia la fa solo chi ci partecipa e allora lo si toglie anche al referendum abrogativo!
      Vi immaginate che alle elezioni politiche dovesse risultare eletto solo chi prende più del 50% più uno dei voti degli elettori potenziali? Non sarebbe mai eletto nessuno!
      La Catalogna ha appena accettato Zapatero con un referendum senza alcun quorum.
      Se il quorum venisse tolto di torno, la gente forse si sveglierebbe e non ci sarebbero imbrogli come quello dei cattolici che hanno urlato vittoria per la fecondazione contando gli astenuti!
      E poi, da che mondo è mondo, non vale forse la regola che "gli assenti hanno sempre torto" e "chi tace acconsente"?
      Per certi comportamenti, c’è perfino una punizione per negligenza che fa decadere un diritto. E quale diritto maggiore che esercitare la propria sovranità con un voto?
      Mario