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Sul congresso della cgil , sul confronto e le regole stravolte.

Publie le giovedì 28 gennaio 2010 par Open-Publishing
2 commenti

I rappresentanti della mozione 2 si autosospendono nella commissione di garanzia

Ripreso dal sito della Rete 28 Aprile.

InformaCongresso N. 8 - Il congresso della Cgil sta purtroppo degenerando. Come era prevedibile, la spinta a voler affermare a tutti i costi un risultato sta facendo saltare una regola dopo l’altra. Alla base di tutto questo c’è la scelta della maggioranza di non riconoscere legittimità politica al documento alternativo. Sin dall’inizio, invece che affrontare e discutere delle differenze, si è alimentata una campagna contro coloro che vorrebbero rompere la Cgil. Questo clima pessimo si è verificato anche nella riunione del Direttivo del 25 e 26 gennaio. Accuse, insinuazioni, atteggiamenti di assoluta insofferenza verso le posizioni diverse, hanno caratterizzato tutta la riunione. Ora però dal clima politico, inaccettabile, si sta passando alle questioni formali. Già in queste settimane abbiamo denunciato la corsa all’inseguimento che devono fare i rappresentanti della mozione 2 verso congressi le cui date cambiano in continuazione, non appena si presenta la possibilità che essi siano svolti con la presenza di tutti. Abbiamo denunciato lo strano fenomeno del doppio regime congressuale: altissima partecipazione dove c’è solo la mozione 1, bassa dove ci sono tutte e due le mozioni. Abbiamo verificato che ci sono realtà, soprattutto nello Spi, nella Flai, nella Fillea, ove la presenza ai congressi è bassissima, mentre gruppi dirigenti la dichiarano molto alta. Abbiamo quindi lanciato un appello per documentare per iscritto tutte le irregolarità. (...)

Ora però siamo di fronte a una situazione nuova e ancor più grave. La Commissione di garanzia ha deciso a maggioranza, assenti tutti i componenti della mozione 2, di cambiare in corso d’opera le regole del congresso. Nella sostanza, i delegati espressi dai pensionati, in solidarietà con le altre categorie, non saranno calcolati sulla base dell’andamento complessivo di tutti i congressi, ma solo su quelli dello Spi. Se questa misura viene mantenuta e ad essa non segue una delibera che garantisce che comunque nei congressi delle Camere del lavoro i delegati corrispondano esattamente ai voti effettivamente raccolti dalle mozioni, avremo una violazione formale del regolamento congressuale e un’alterazione reale del congresso. Per protestare contro questa scelta i rappresentanti della mozione 2 della Commissione nazionale di garanzia si sono autosospesi. Ora il congresso della Cgil è a rischio. Solo pochi giorni separano la Cgil da un disastro, le cui responsabilità sarebbero addebitabili esclusivamente alla volontà di sopraffazione della maggioranza.

Roma, 27 gennaio 2010

Messaggi

  • Nel lavoro della Commissione di garanzia nazionale per il XVI Congresso, a partire dalla sua riunione di insediamento a fine novembre (...)

    fino alla riunione di ieri sera 26 gennaio, abbiamo potuto costatare una numerosa quantità di episodi e di comportamenti che testimoniano che il fastidio per il confronto democratico è largamente diffuso nella CGIL.

    La CGIL, che per la sua storia e per la sua cultura, dovrebbe essere impegnata a fondo per contrastare la diffusa disaffezione per la democrazia che sta corrompendo il corpo sociale e la società civile del nostro paese, appare invece utilizzare questa disaffezione nelle proprie fila al solo scopo, miope ma pervicace, di riaffermare e consolidare equilibri di potere logori.

    Troppo spesso accade che il lavoro per coinvolgere veramente le iscritte e gli iscritti nel dibattito tra le due mozioni venga interpretato come un inutile e dannoso intralcio, un impaccio di cui sbarazzarsi in tutti i modi: convocazione delle assemblee alla chetichella, inviti più o meno espliciti a non partecipare alle assemblee (se ad esse sono presenti entrambi i relatori) e a affluire invece massicciamente alle urne, votando a scatola chiusa per la prima mozione, schiacciante campagna diffamatoria sui contenuti della seconda mozione. Con tanti, tantissimi casi di congressi di base con risultati del voto a volte imbarazzanti, con percentuali di partecipazione e di sostegno alla prima mozione che avrebbero fatto arrossire i famosi "bulgari" di buona memoria.
    Invece non assistiamo ad alcun "rossore". Anzi, capita di sentire interpretazioni dei regolamenti perlomeno fantasiose, quando non spudoratamente forzate e di parte.
    E’ stato il caso della interpretazione (emessa a maggioranza dalla CGN, con il voto determinante del presidente) sulla apertura dei seggi SPI nella quale la dizione "due giorni consecutivi" è stata letta come "tre giorni anche non consecutivi".
    E’ stato il caso, appunto ieri sera, della interpretazione del "Documento di intenti tra la segreteria nazionale della CGIL e la segreteria nazionale dello SPI", quando la frase "rispettosa dei voti individualmente espressi sui documenti nazionali alternativi nei congressi di base di quel livello congressuale confederale" è stata interpretata come "rispettosa delle percentuali tra le mozioni registrate nel Congresso dello SPI di quel livello".
    Di fronte a questa nuova brutale riscrittura dei regolamenti, ieri sera, i quattro componenti della CGN indicati dalla seconda mozione si sono "autosospesi", per segnalare con questo atto il rischio di inutilità che corre quel fondamentale organismo di garanzia. Rischio peraltro confermato dal fatto che l’approvazione e la pubblicazione della delibera in questione sul "Documento d’intenti CGIL-SPI" non sono state neanche congelate di fronte all’atto di autosospensione e, dunque, al venire meno del numero legale dell’organismo.
    Rischio che potrebbe amplificarsi e moltiplicarsi di fronte alle intenzioni più volte prospettate (anche se ancora mai formalizzate) di non dare corso al fondamentale punto 11.19 del regolamento che impone la perfetta corrispondenza tra il voto della base e la composizione percentuale delle platee congressuali ad ogni livello secondo il principio "una testa un voto".

    Fabrizio Burattini

  • Incredibile, ma non cosi strano, il congresso della CGIL sta "copiando" letteralmente quello che é successo qui in Francia durante la preparazione del congresso della CGT, qui hanno fatto esattamente la stessa cosa, hanno calpestato il regolamento dimezzato la rapresentanza dei pensionati, marginalizzando i documenti alternativi e durante il congresso ne hanno fatto una di piu...

    I rapresentanti sindacali regionali che non hanno potuto ottenere il voto nei congressi locali preparatori (i documenti sono arrivati talmente in ritardo che dei congressi locali si svolgevano negli stessi giorni del congresso nazionale...) si sono ritrovati in una situazione "dantesca" non potendo esprimere il voto dei differenti sindacati locali, sulle differenti mozioni, ovvero non avendo ne il voto contrario o a favore o l’astenzione... la direzione (la maggioranza..) ha deciso di mettere ai voti (durante il congresso...) la seguente mozione:

    "consideriamo che i voti "non espressi" siano considerati come dei voti A FAVORE del documento proposto dalla direzzione uscente"

    Naturalmente visto che avevano la maggioranza nei delegati presenti (tre quarti dei quali era la prima volta che partecipavano a un congresso visto che sono stati "incartati" all’ultimo momento, dopo verifica che aprovavano il documento della direzione uscente... e dunque eliminando di fatto una marea di potenziali deleti che conoscono perfettamente il "meccanismo di una direzione...) la mozione é passata...

    Evito tutte le "manipulazioni" per scegliere i delegati che andavano al congresso, passando dalle minacce verbali a quelle fisiche per quelli o quelle che non aprovavano il documendo della magioranza, ne so qualcosa anche personalmente visto che sono iscritto alla CGT Giornalisti la SNJ-CGT e la mia compagna anche lei nella CGT si é fatta minacciare fisicamente prima e durante il congresso, e dopo il suo intervento, che abbiamo filmato, si é fatta anche insultare pubblicamente, dalla tribuna, da una dirigente nazionale...

    Insomma l’internazionale sindacale della socialdemocrazia avanza con tutti i suoi malefatti...

    Comunque buona fortuna e coraggio per i compagni e le compagne che difendono ancora un sindacato di classe...

    Ciao

    RF