Home > Tangentopoli2

Tangentopoli2

Publie le giovedì 5 gennaio 2006 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Partiti Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

Occhetto paragona Fassino e D’Alema a Craxi!

Il Manifesto prende le distanze e pubblica le foto della ’banda dei 4’ (Consorte - Ricucci - Gnutti - Fiorani) scrivendoci sotto "Una bella società!’"

Berlusconi fa la sua battuta di spirito, da Bagaglino, che sembra un autogoal, dicendo "Intreccio inaccettabile di politica e affari".

Verrebbe da dirgli: "Ma parla per te!"

Ricordiamo, per la cronaca, che nessuno dei leader Cdl o DS o Nuovo Centro Cattolico Oscurantista voleva le dimissioni di Fazio, nemmeno di fronte all’inoppugnabile evidenza di corruzione.

Insomma qui piu’ che scontro tra schieramenti c’e’ un bel gioco di squadra!!!

(Lo notino ogni tanto i fautori dei duri e puri, quelli della trave nell’occhio che vedono benissimo i bruscolini degli altri!).

Fiorani e Fazio, pupilli adorati della Santa Sede, mischiata negli affari di Antonveneta, col cardinale Re e il cardinal Ruini come intermediari e lo IOR a dirigere l’orchestra, coi Legionari di Cristo festanti.

Trichet della UE che non disonora Fazio, sperando in un’alta carica allo IOR (e che rimane con un pugno di mosche e l’immagine sporcata).

Le banche italiane felici di difendere "l’Italianita’ " (sembra di sentire Ciampi !) ma in realta’ ferocemente arroccate nella difesa di ingiusti privilegi personali, di affari sporchissimi e del sistema bancario meno trasparente e piu’ odioso d’Europa.

Consorte il rosso, appoggiato da Fazio, e applaudito dal trio neoliberista Fassino-D’Alema-Bersani.

Il furbetto Ricucci che scala il primo quotidiano d’Italia, il Corriere, per conto di Berlusconi (vedi intercettazioni).

Gnutti amicissimo di Berlusconi che teneva i raccordi consultandosi con Livolsi, altra anima nera del premier.

Nell’affare persino il rettore della Bocconi!

Una bella spartizione alle nostre spalle, o piuttosto tasche. Sempre per difendere "l’Italianita’" si intende! Sai cosa gliene frega a questi dell’Italianita’?

Tutti d’accordo: Berlusconi, D’Alema, Fassino, Prodi, Bossi, Calderoli.....
Dice Fiorani (intercettato al telefono mentre parla con Gnutti):

«ho sentito Berlusconi commosso della cosa (firma di Fazio che autorizza l’Opa su Antonveneta)».

«La sinistra in questo momento ci ha appoggiato piu’ di quanto abbia fatto il governatore».

Gnutti (intercettato mentre parla con la moglie):
«Ciao, sono a cena con Berlusconi. Il governatore ha firmato un minuto fa il via libera e Berlusconi ha parlato in diretta al telefono con Fiorani».

Gnutti:
«Ho detto a Berlusconi che a loro interessava molto appoggiare Fiorani perche’ dall’altra parte stanno facendo quell’altra (Unipol-Bnl). Per cui, per una questione d’equilibrio, si fa una per una; quindi vado in appoggio anche di la’. Berlusconi mi ha risposto che faccio bene».
(Per la serie: un po’ per uno non fa male a nessuno)

Sull’assalto alle banche (Antonveneta e Bnl) le intercettazioni dimostrano che una perfetta sintonia tra destra e sinistra:
«una questione d’equilibrio» la definisce Gnutti.
Un perfetto accordo bipartisan..

Sull’assalto alla Rcs (gruppo editoriale Corriere della sera, Rizzoli, Bur, Bompiani, Fabbri,Sonzogno, Sansoni, Archinto, Marsilio, invece l’interesse principale sembra essere a destra (Berlusconi in particolare), ma a sinistra sanno tutto ed approvano tutto (e complimenti alla compagnia!)

Dice Ricucci (il "capitano coraggioso", come lo chiama D’Alema) parlando a Giancarlo Leone (capo di Rai Cinema):
«Ho incontrato Prodi, Fassino, D’Alema, e Berlusconi e ho rappresentato a loro i miei piani e le mie intenzioni su Rcs, così come ho fatto con Banca d’Italia e Consob».

E avanti cosi’.

Flavio Briatore a Ricucci:
«Vorrei darti una mano con Rcs. Sto organizzando una cena. Vieni? Ci sarà Aznar (ricordate Ricucci che voleva farsi appoggiare dal genero di Aznar, amicissimo di Berlusconi)ed invitero’ anche il cavaliere e Galliani».

L’idea di Ricucci& soci e’ di spezzettare la Rcs, rivendendola a pezzi; il ramo "Corriere della sera" ovviamente lo avrebbe preso Mediaset (Berlusconi) ottenendo cosi’ il controllo sul primo qutodiano d’Italia, appena la legge (fatta da Berlusconi) gli avesse consentito di sorpassare certi limiti di legge (divieto di concentrazione di media).

Consorte parla a Sposetti (tesoriere dei Ds) e gli dice che chiamera’ Fassino per informarlo.

Spiega che Isvap (organo italiano che svolge funzioni di vigilanza nei confronti delle imprese di assicurazione e riassicurazione) e Bankitalia (Fazio) gli hanno dato l’autorizzazione.

Dice anche che con Berlusconi non ci sono problemi.
Insomma i Ds prima regalano le frequenze televisive a Berlusconi, e non regolamentano il conflitto di interesse che in 5 anni non e’ mai stato presentato al Parlamento, e dopo accettano che controlli anche il Corriere della sera!!!! E questo non sarebbe un inciucio?????

(Insomma sono tutti d’accordo. Mentre i fans duri e puri si litigano tra loro e stanno a farsi le seghe!)

Poi Consorte e Sposetti parlano di una nuova scalata e Consorte chiede a Sposetti di verificare se e’ vero che si sta preparando un’Opa su Fiat e che di mezzo c’e’ anche Berlusconi. (Ma bene, pure un’OPA alla FIAT per il controllo dell’unico centro automobilisto italiano!)

Sposetti risponde senza indugi che e’ molto possibile.

Poi arriva la magistratura.

Gli inquisiti la fanno facile, tanto c’e’ Fazio che li protegge e una schiera di politici bypartisan collusi nella stessa banda.
Poi le cose si complicano. Quando si mette male anche per l’Unipol, i giornali di destra si buttano su quella ma bisogna essere cecati per non vedere che ci sono dentro tutti.
Poi Fazio cade e la situazione precipita.

Morale: quelli che a Porta a Porta o a Ballaro’ si scagliano gli uni contro gli altri, recitano una commedia pro elettori deficienti, ma sono invece pappa e ciccia e si spartiscono l’Italia contro di noi poveri elettori deficienti.

Ci hanno spellato come polli. E poi parlano dell’aviaria!

E poi si deve anche sentire Berlusconi che se ne esce a dire: "Un intreccio inaccettabile tra politica e affari!"?!? E qualcuno dei Ds che risponera la "Questione morale"??!!!

Ma mi faccia il piacere...............

Poi c’e’ anche un’aggiunta esplicativa:

"Ecco la lista dei partecipanti italiani alla riunione del "Gruppo Bilderberg" (un’associazione Massonica) tenuta a Stresa (Lago Maggiore) dal 3 al 6 Giugno 2004.

GUARDATE I NOMI E PONETEVI QUALCHE DOMANDA!!!!!

I - Ambrosetti, Alfredo - Chairman, Abbrosetti Group

I - BENEDETTI DE, Rodolfo De - CEO, CIR

I - Bernabe, Franco - Vice Chairman, Rothschild Europe

I - BORTOLI, Ferrucio de - CEO, RCS Libri

I - Caracciolo, Lucio - Director, Limes Geopolitical Review

I - DRAGHI, Mario - Vice Chairman and Managing Director, Goldman Sachs

I - Galateri, Gabriele - Chairman, Mediobanca

I - Giavazzi, Francesco - Professor of Economics, Bocconi University; adviser,
world bank and European Central bank

I - Merlini, Cesare - Executive Vice Chairman, Council for the United States and Italy, Council on Foreign Relations, former director, Italian Institute for International Affairs

I - PASSERA, Corrado - CEO, Banca Intesa SpA

I - Riotta, Gianni - Editorialist, Corriere della Serra

I - Scaroni, Paolo - CEO, Enel SpA

I - SINISCALCO, Domenico - Director General Ministry of the Economy

I - TREMONTI, Giulio - Minister of Economy and Finance

I - TRONCHETTI PROVERA, Marco - Chairman and CEO, Pirelli SpA

I - VISCO, Ignazio - Foriegn Affairs Manager, Banca D’Italia

(Da www.threeworldwars.com - for that )

Provate a ricordare i primi nomi che Berlusconi disse per la carica di Bankitalia: Siniscalco e Draghi.

E Draghi fu.

Ci sono cose che i potenti sanno e che noi poveri meschini non sapremo mai.

Alcuni che ci sembrano potenti sono solo esecutori.

E a dare gli ordini e’ sempre qualcun altro.

Ma chi siano quelli noi non lo sapremo mai.

Messaggi

  • "Dopo la scomparsa di Cuccia, che, occorre dirlo, riusciva a garantire un equilibrio o almeno una pace armata tra le varie anime ( o meglio bande !! ) del capitalismo italiano, Fazio si era illuso di poterne imitare le gesta. L’ex Governatore non si era però reso conto lo scenario del capitalismo italiano era profondamente cambiato, come era cambiato il rapporto tra economia e politica. Quando la scena economica italiana era dominata dalle grandi famiglie (Agnelli, Pirelli, Pesenti, Falck, etcc) tutte le operazioni finanziarie venivano gestite con grande cautela e discrezione. La magistratura era connivente e non si azzardava mai a mettere il naso nei loro affari. I maggiori giornali erano di proprietà delle medesime ed i giornalisti molto più servili .
    La politica, abbondantemente foraggiata con il sistema tangentizio, si limitava ad assistere o votare leggi che favorivano le grandi concentrazioni monopolistiche e la dismissione delle industrie di stato. La sinistra si contentava di gestire il potere a livello locale ( comuni, provincie e regioni) e gli equilibri di spartizione erano comunque garantiti. Con l’esplosione di tangentopoli, prima, e con l’avvento, poi, sulla scena politica di Berlusconi, tutti questi equilibri sono in parte saltati : l’operare delle varie bande si è fatto più spregiudicato, la finaziarizzazzione e la globalizzazione dell’economia hanno allargato le possibilità di impiego speculativo dei grandi capitali accumulati, le banche hanno aquisito più centralità nel sistema economico, i grandi monopoli , in primis quello dell’informazione televisiva, hannio preso il sopravvento ed annientato i piccoli e medi operatori. Tutta una pluralità di nuovi soggetti, più rapaci e disinvolti, ha iniziato ad affacciarsi sul palcoscenico dell’economia, rompendo i vecchi equilibri e mettendo a rischio gli interessi della vecchia oligarchia capitalista. Fazio è rimasto stritolato da questo meccanismo e con lui quelle figure, tipo Consorte, legate alla nuova "finanza rossa", che hanno perso la prima battaglia di una guerra che comunque si preannuncia lunga e sanguinosa."
    MaxVinella

    • I sospetti nascono dalle carte sequestrate dopo l’arresto di Fiorani

      La prossima settimana vertice tra i magistrati di Roma e Milano

      Antonveneta, Finanza in Svizzera
      per indagare sui conti dei politici

      MILANO - La Guardia di Finanza starebbe effettuando accertamenti ed acquisizioni in Svizzera e nel Lichnestein su conti correnti ai quali farebbero riferimento personaggi politici italiani. L’operazione è stata disposta nell’ambito dell’inchiesta avviata a Milano sulla scalata di Antonveneta. I personaggi finiti nel mirino della procura, secondo indiscrezioni, sarebbero di primo piano.

      Elementi su movimenti poco chiari di denaro in istituti di credito elvetici sarebbero venuti in possesso degli inquirenti attraverso il materiale raccolto durante le perquisizioni avvenute il giorno dopo l’arresto di Fiorani, Boni, Conti e Silvano Spinelli. A quest’ultimo i pubblici ministeri milanesi avrebbero più volte contestato nel corso degli interrogatori operazioni sospette svolte in Svizzera per conto di Fiorani.

      Nei prossimi giorni intanto i magistrati romani che indagano sulle scalate bancarie incontreranno a Milano i loro colleghi per fare il punto sulle vicende Antonveneta, Rcs e Unipol-Bnl. Lunedì o martedì prossimo Rodolfo Fabelli, Giuseppe Cascini e Perla Lori, incontreranno i colleghi Eugenio Fusco, Giulia Perrotti e Francesco Greco. E’ la prima riunione dopo le dimissioni del procurato aggiunto Achille Toro che ha lasciato il suo ruolo di coordinatore delle inchieste in quanto indagato a Perugia per rivelazione del segreto d’ufficio e millantato credito.

      (5 gennaio 2006) www.repubblica.it