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X Paolo Ferrero. L’attacco a Berlusconi

Publie le martedì 15 dicembre 2009 par Open-Publishing
3 commenti

Paolo Ferrero e l’attacco a B

Abbiamo espresso la più netta condanna dell’aggressione subita da B. Lo abbiamo fatto perché difendiamo la democrazia senza se e senza ma, e questo vuol dire difendere - per tutti - gli spazi di agibilità politica. Questo è tanto più necessario oggi, in una fase in cui la democrazia è pesantemente messa in discussione proprio dall’attacco delle destre che vogliono stravolgere la carta costituzionale.


Di questa volontà di stravolgere le regole abbiamo avuto una testimonianza con l’utilizzo che, dell’aggressione, è stato fatto dalla destra, sia politica che giornalistica. L’aggressione è utilizzata per beatificare B, per far dimenticare i suoi trascorsi e i suoi propositi eversivi.

L’aggressione è utilizzata per dire che chi combatte politicamente B è antidemocratico; si è arrivati a parlare di terrorismo. L’aggressione è utilizzata per cercare di normalizzare l’opposizione, per toglierle la parola cercando di obbligarla all’accettazione subalterna dei propositi governativi.

Si tratta di una operazione demagogica e populista di tipo fascista, che cerca di criminalizzare l’opposizione per renderla innocua e per giustificare strette repressive. Del resto non è un caso che tutte le svolte antidemocratiche del secolo scorso siano state giustificate in nome della difesa della libertà: dai nazisti, dopo il rogo del Reichstag, alle dittature latinoamericane. Non a caso la Lega, che di questo disegno eversivo è la punta di diamante politica ed ideologica, sta imprimendo alla vicenda una torsione integralmente repressiva.
L’aggressione del signor Tartaglia alla persona B ha quindi determinato una grande occasione per il politico Berlusconi al fine di rifarsi una verginità e dare un duro colpo all’opposizione.

L’aggressione al presidente del consiglio ha dato nuova linfa al progetto piduista di svolta reazionaria nel paese e solo un cretino può pensare il contrario.
Occorre quindi difendere fino in fondo gli spazi democratici dagli attacchi strumentali e fascistoidi della destra, ma nel contempo progettare con chiarezza una risposta in avanti a questa situazione. La situazione attuale è caratterizzata dal tentativo berlusconiano di utilizzare la crisi economica per attuare una svolta reazionaria e uscire da destra dalla crisi della seconda repubblica.

Questo tentativo cerca di tradurre l’atomizzazione e le solitudini sociali in consenso passivo alla svolta reazionaria.

La nostra riposta non può essere il puro rovesciamento di questa prospettiva: il populismo di sinistra è nei fatti subalterno al populismo di destra. Dobbiamo progettare con ancora maggior cura di quanto fatto sin’ora la costruzione di una opposizione di massa alle politiche governative e confindustriali per riportare lo scontro politico al merito delle questioni sociali. Non rimanere impigliati in una personalizzazione dello scontro politico e mettere sul tappeto i problemi sociali: questo è il punto decisivo.

La nostra risposta alla campagna d’opinione e repressiva del governo è il cambio radicale di terreno dello scontro politico. La nostra risposta è la costruzione certosina della mobilitazione sociale a partire dalla lotta per l’occupazione e la campagna referendaria da preparare sin da subito contro la privatizzazione dell’acqua, contro il nucleare e contro la precarietà. Per sconfiggere il berlusconismo non serve attaccare Berlusconi, ma ricostruire nel paese un sano conflitto di classe che dia vita ad una forte opposizione sociale e, quindi, apra la strada all’alternativa.

ripresa da Masada

masadaweb.org

Messaggi

  • E tutto questo magari in alleanza con il Pd e con Casini ?

    Raf

  • Abbiamo espresso la più netta condanna dell’aggressione subita da B.

    Scusa Paolo ma la mi sembra que non posso essere in accordo con te, l’analisi delle conseguenze é giusta et le conclusioni anche... ma dopo questo arrivare a dare la propria solidarieta a un "personaggio" come questo il passo é troppo grande per me...

    Mi sembra que questo attegiamento a nulla a che vedere con una visione della nostra societa dove la lotta di classe esiste ancora, anche se cerchiamo di negare la sua esistenza, possiamo dire tranquillamente che questa "agressione" fa il gioco del "potere" ma questo non puo giustificare il nostro "sostegno" a uno dei peggiori nemici che abbiamo conosciuto negli ultimi anni...

    PS: spero que questa "solidarieta" non faccia parte di un attegiamento di "casta" dove i deputati o in ogni modo "gli eletti" fanno parte di una frangia della popolazione al di sopra delle altre e dunque non esiste differenza sostanziale tra di essi...

    Un saluto caloroso da Parigi

    Roberto Ferrario