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Zingaretti e il masochismo veltroniano
Publie le domenica 20 dicembre 2009 par Open-Publishing3 commenti
Dire che “la storia si ripete” potrebbe essere una frase retorica ma è quella che mi viene in mente dopo aver appreso l’annuncio dato alla stampa dal Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti: “Disponibile a candidarmi come Presidente della Regione Lazio se ci sarà una maggioranza compatta”.
In questo annuncio emergono, a mio avviso, due vecchi vizi della politica: 1) tenere in considerazione i tavoli autoreferenziali ed elitari delle stanze di partito e 2) illudersie di essere eletti sulla base di una rendita automatica di consenso e popolarità.
Invece, dovrebbe essere abbastanza eloquente e formativo il calvario esperenziale sofferto dal sindaco Veltroni quando ha lasciato il Comune di Roma in anticipo per tentare la conquista di Palazzo Chigi.
Egli è stato sonoramente sconfitto, non una, ma due volte, anche per la scelta masochista della candidatura Rutelli al Campidoglio.
Oggi se il fratello del famoso “commissario Montalbano” entrasse in lizza alla Regione Lazio contro Renata Polverini rischierebbe anche lui una doppia eclatante sconfitta.
Non credo possa essere il nulla osta di Casini e Ciocchetti a dargli maggiori possibilità di battere la Polverini.
Alla Regione Lazio l’unica possibilità per il centrosinistra di una competizione elettorale di buon livello è quella misteriosa candidatura al femminile, bionda e bilingue, che avrebbe dovuto scontrarsi con Alemanno al Campidoglio ma che poi è stata messa da parte per fare posto a “Cicciobello”.
Domenico Ciardulli
Messaggi
1. Zingaretti e il masochismo veltroniano, 21 dicembre 2009, 08:37
E si, così si giocano pure la provincia di Roma.
Comunque, non mi convince nemmeno quanto viene detto sulla ipotesi di candidatura di Giovanna Melandri.
Più producente ancora, credo, sarebbe stata una candidatura, alla Regione Lazio, di Rosy Bindi.
Da parte mia, comunque, ammetto un sostanziale senso di estraneità personale per tutto questo, impensabile solo un paio di anni fa ...
Evidentemente, qualcosa si è rotto in via definitiva .....
K.
1. Zingaretti e il masochismo veltroniano, 21 dicembre 2009, 18:58, di W
Ma qualcosa si è rotto in via definitiva a causa delo scandalo Marrazzo?
In ogni caso la Regione Lazio è un punto nevralgico dell’articolazione di governo. Nessuna candidatura è convincente, neanche Rosy. Figuriamoci Lanzillotta, Morassut oppure Gasbarra
2. Zingaretti e il masochismo veltroniano, 21 dicembre 2009, 19:23
No, qualcosa si è rotto in via definitiva rispetto a qualunque ipotesi di centrosinistra .... che non riesco, almeno nel sociale ( che è la cosa che più mi interessa), a vedere minimamente alternativo al centrodestra ....
E mi sono francamente rotto le scatole nell’ accontentarmi del "meno peggio" .... ammesso che il "meno peggio" poi esista veramente ....
Da questo deriva la sostanziale personale estraneità ad ogni discorso sulle candidature ecc. ecc. ecc.
Al di là di questo, comunque, trovo di una coglionaggine sensazionale l’idea di candidare Zingaretti alla Regione Lazio ... il che presuppone le sue dimissioni da Presidente della Provincia di Roma .... che così finirebbe in regalo al centrodestra pure quella mentre invece l’attuale gestione otrebbe avere ancora tre anni e mezzo di vita ....
Ma, del resto, se si può tranquillamente discutere, come fà D’Alema, della possibilità di garantire il "salvagente giudiziario" a Berluskoni ... dove sta il problema ? Tanto vale allora che il suicidio politico sia totale ....
K.