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LETTERA APERTA A FILIPPO FACCI: AIUTATE POVIA, MA A CASA VOSTRA!
par Lucio Galluzzi
Publie le sabato 2 settembre 2017 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing
Gentile [?] signor Facci,
poco tempo fa lei è stato sospeso, pure dallo stipendio, per un certo periodo dall’Ordine dei Giornalisti per un suo duro articolo contro l’Islam, il Corano e la mentalità religiosa musulmana. Lo fece sapere lei stesso attraverso i social, interviste rilasciate a Radio Radicale, Radio24 e diverse altre testate.
In quelle dichiarazioni le precisò la sua posizione contro ogni religione e tutti gli integralismi che ne conseguono.
In molti, veramente tanti, protestarono pubblicamente con scritti, dichiarazioni, post, tweet a difesa della Libertà di Espressione del Pensiero, esprimendole non solo solidarietà, ma criticando la decisione ridicola, nel suo caso, dell’Ordine.
Lo feci pure io e con rammarico notai che lei, non solo lei manco se ne accorse delle persone che la stavano sostenendo nella sua "battaglia", ma non ebbe neppure la gentilezza di ringraziare quanti, e pure ben lontani dalle sue idee e da quelle del quotidiano nel quale pubblica, la stavano sostenendo.
E questo la dice lunga se non sull’educazione delle persone, almeno sulla forma che quelli come lei dimostrano di non possedere.
Per me è palese che se le dovessero applicare ancora censure e bavagli, io sarò sempre a protestare e solidarizzare con lei, al di là della sua personalissima creanza.
Di contro, mi sto chiedendo, quante volte lei sia stato solidale a sua volta contro sanzioni, condanne, censure, licenziamenti in tronco, cancellazione di programmi da palinsesti televisivi e radiofonici, subiti da suoi colleghi giornalisti o autori di satira [Sabina Guzzanti, per esempio], blogger... e quante volte lo sarà.
Personalmente non ricordo sue prese di posizione contro la limitazione della Libertà di Espressione del Pensiero riferite ad altri che non siano lei.
Ed è proprio ciò che fa la differenza tra persona e persone.
Ma questo è un altro paio di maniche.
Ora lei, in queste ore, si sta facendo paladino difensore della libertà di espressione del pensiero razzista, fascista, xenofobo, seminatore d’odio, camuffando questa sua nuova uscita con la giustificazione che non è democratico cancellare il concerto di un "cantante" per le idee che comunica.
Se lei fosse più attento [sicuramente lo è attento, fa solo finta di non esserlo], si sarebbe accorto che durante le esibizioni di Giuseppe Povia capita che fascisti di Forza Nuova esibiscano da balconi non solo il saluto di gruppo al duce, ma striscioni a dir poco inquietanti, nei quali, per esempio, si chiede che il delegato alle Politiche d’Accoglienza per i Migranti della Regione Calabria, Manoccio, già sindaco di Acquaformosa, sia cacciato dalla sua terra.
Manoccio aveva precedentemente e pubblicamente criticato le idee espresse da Povia nel suo ultimo singolo "immigrazia" come razziste; e chissà chi lo sa come mai, proprio ad un "concerto" di Povia a San Lorenzo del Vallo [Cosenza], i fascisti si esibiscono con quella richiesta vergognosa, degna solo delle fogne dalle quali esce la feccia.
Lei ha presente Nina Moric?
Sta riottenendo un minimo di visibilità e pubblicità perché è diventata un simbolo di Casa Pound. aderendovi, e quotidianamente spara puttanate fasciste dai social che vengono puntualmente amplificate dall’esercito dei deficienti decorticati dei quali il web è zeppo, e non solo il web.
Povia ha fatto la stessa mediocre squallida operazione di marketing: da integralista cattolico omofobo qual era, ha iniziato da poco a pappagallare gli slogan e i loop xenofobi dell’estrema destra, arrivando nel suo delirio, a definire anche i Partigiani come assassini.
Scusi, signor Filippo Facci, ma lei non è contro ogni religione e integralismi che ne derivano?
E come mai ha deciso di diventare paladino della fede integralista cattolica populista?
Siete davvero delle strane persone, sa?
C’è qualcosa che non quadra: o avete seri problemi di logica o siete semplicemente degli ipocriti.
Non è stato cancellato un concerto: sono stati vietati l’apologia di fascismo e l’incitamento all’odio razziale che sono reati in Italia; se non sta bene a lei e ad altri come lei, potete sempre organizzarvi tutti insieme, raccogliere le 500 mila firme che servono per un Referendum e chiedere che queste norme che vi infastidiscono così tanto siano cassate.
Forse ve lo boccerebbero perché mi pare che per modificare la Costituzione della Repubblica Italiana, l’iter non sia così facile.
Se ne faccia una ragione.
Ma poi: davvero lei pagherebbe un biglietto per andare a sentire cantare Povia?
Perché se è sì, allora si capisce tutto, ma proprio tutto.
Faccia/fate una cosa saggia, aiutate Povia, ma a casa vostra.
Proprio nel vostro salotto buono, nel garage, in cantina, in mansarda, insomma: aiutatelo a casa vostra.
P.S.: Se chiedete anche a Nina Moric verrà pure lei, correndo, a far la presentatrice/valletta.
Lucio Galluzzi
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