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una sentenza scontata

Publie le sabato 19 gennaio 2008 par Open-Publishing
7 commenti

Certo che Cuffaro sapeva benissimo come sarebbe andato il processo!
Lo aveva detto ben chiaro da Santoro, precisando cosa gli avrebbero addebitato e cosa no. E Travaglio aveva spiegato benissimo i fatti e cosa sarebbe successo.

Nel 2004 il collegio giudicante era diviso in 2, meta’ voleva che Cuffaro e gli altri imputati ricevessero la condanna come mafiosi, meta’ volevano liberare Cuffaro dall’imputazione di mafioso. Poi intervenne Berlusconi e abbiamo visto come e’ andata. Berlusconi ha "ordinato" che la condanna a Cuffaro fosse piu’ lieve e il collegio giudicante ha ubbidito, esprimendo questo incredibile verdetto: "Hanno fatto tutti lo stesso reato, ma a Cuffaro diamo una condanna minore". Perche’? Chiedetelo ai giudici! Altro che toghe rosse! Con le toghe rosse vi hanno bollito il cervello mentre i giudici venivano comprati come i deputati!

Persino un mafioso che parla a un altro mafioso se ne lamenta: "Cuffaro puo’ uscirne, ma se ero io mi mandavano in carcere", segno che, come dice Travaglio, anche Cosa Nostra mostra attaccamento all’art. 3 della Costituzione che vuole tutti uguali davanti alla legge!

Oggi Berlusconi non e’ temporaneamente al governo ma che ci sia o no il sistema e’ sempre lo stesso. Non cambia nulla. Comanda la Rai, comanda la Giustizia, comanda il CSM, comanda le nomine, comanda gli appalti. Tutto scorre come oliato. Chi vi sia al Governo non conta. Il Sistema ha vinto. La discussione sulla riforma elettorale e’ pretestuale. Chi si cura piu’ di contare i voti, di fare o non fare i brogli? Il sistema e’ il vero satanismo che Padre Livio cerca invano nei ragazzi contestatori della Sapienza, senza vedere che ce l’ha in casa in quelli che colludono col Vaticano come colludono con la mafia, in un sistema perverso di poteri intrecciati che ha la sue regole e le sue divinita’.

Cosa dovremmo dire di Prodi?

Ci vergogniamo di lui. Ci vergogniamo profondamente di quelli che andranno a votare con lui la loro solidarieta’ a Mastella, e dunque al sistema di malaffare che ci sta stritolando.

Perche’ quel trombone di Montezemolo non lo va a dire al Parlamento e al Governo che chi e’ col malaffare deve essere cacciato non solo da Confindustria ma dai vertici italiani?

“Anche la mafia- dice Travaglio- ha la sua classifica. Cosa Nostra e’ uno Stato nello Stato, quindi si preoccupa di chi manda al Governo, nel Comune, nella Provincia, nella Regione, nella Nazione..
Il partito piu’ amato dai mafiosi dopo l’Udc e’ FI. Una volta era il primo, ora e’ il secondo.”

“Diceva un mafioso intercettato a un altro: “Micciche’, il suo autista e Cammarata sono fanghi. Sono schifosi. Cammarata (sindaco di FI) vomitava a un tavolo della Cuba (night), fatto di cocaina”. Lo diceva con disprezzo di chi la cocaina la vende, non la vomita. L’autista di Micciche’ e’ stato portato in Parlamento pure lui, non come autista, come deputato, deputato-autista! E continuava il mafioso che parlava a un altro mafioso: “Sono tutti fango, tutti cocainomani” E mentre Cammarata vomitava al Cuba, e intanto portavano in Parlamento la legge sulla droga, loro, i cocainomani! “Pensano solo a se stessi, ai loro soldi”, diceva il mafioso, lo diceva con disprezzo.” E Travaglio aggiungeva: “Vedete che c’e’ ancora qualcuno che si indigna! Il risollevamento del paese comincera’ da qui?”.

E io pensavo al Family Day e a quell’applauso fragoroso a gente come Berlusconi, come Cesa, come Mele.. e a quella stessa gente che con cinico opportunismo finge di lanciare moratorie all’aborto e a cui la Chiesa di Ruini e di Ratzinger si appoggia come a degni rappresentanti, gente che nessuno di noi vorrebbe in casa per paura che infettino i bambini….

E poi pensavo a quelli che dovrebbero opporsi a questa gente perduta e mi pareva che si fossero anch’essi persi nello stesso abisso.

..
Nuovo Masada n. 617. Io cittadino mi dimetto

http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • La sentenza è un capolovoro di bizantinismo giuridico(aspettiamo le motivazioni) ma dire che"ha favorito dei personaggi collusi con la mafia ma non la mafia" sinceramente è una genialata.Ancora più incredibile(per i non italiani) le reazioni di Cuffaro condannato a 5 anni per abuso di ufficio e favoreggiamento(di personaggi collusi con la mafia)ed interdizione perpetua dai pubblici uffici:"domani torno in ufficio ".Ma allora a che serve l’interdizione dai pubblici uffici?Ed i suoi compagni di partito?"HA FAVORITO DEI MAFIOSI MICA LA MAFIA!Come se ci fosse una grande differenza. Fiducia a Cuffaro che ha dimostrato di non essere mafioso ha detto Casini come se l’abuso di ufficio fosse una bagatella da dodicenneed il favoreggiamento una parytita a risiko con gli amici.Naturalmente tra Mastella e Cuffaro nessuno delle due parti ha intenzione di attacarsi per cui in tv abbiamo visto solo servizi all’acqua di rose e si continua a parlare di una riforma elettorale che non si farà o se si farà cambierà pochi particolari e servirà a non cambiar nulla. Una classe politica del tutto inadatta a governare !!!!!!!!!!
    Michele

    • A volte rimango veramente stupito di come il berluskonismo abbia finito per contagiare un pò tutti, almeno come modo di pensare e valutare i fatti.

      Anche io credo che la sentenza sia un capolavoro di "bizantinismo".

      Ma è comunque vero che per la prima volta nella storia un Presidente di Regione, condannato comunque a 5 anni per reati gravissimi e interdetto perpetuamente dai pubblici uffici ( cioè per intenderci non può nemmeno votare alle lezioni) rimane tranquillamente al suo posto.

      Trovo quindi assurdo, associazione mafiosa o no, che anche qui - in modo contrario ma speculare - ci si attacchi alle stesse argomentazioni di Cuffaro.

      Che deve dimettersi, mafia o non mafia .....

      K.

    • Ma una condanna non va celebrata

      di ANGELO MELONE

      "E’ una sentenza che mi conforta, non ho mai commesso atti tesi a favorire la mafia. Dunque non mi dimetto". Sono le parole a caldo di Salvatore Cuffaro pochi minuti dopo la lettura della sentenza a Palermo. E giù, in queste ore successive, un diluvio di congratulazioni. Da Casini all’intero centrodestra siciliano e nazionale.

      Congratulazioni perché? E perché l’aria che giunge dalla Sicilia è quella di una vittoria?

      E’ chiaro che per qualunque cittadino - e in special modo per chi vive nella realtà siciliana - allontanare da sé il sospetto di avere traffici di qualunque genere con Cosa nostra è un decisivo recupero di dignità personale. Però la Sicilia resta governata ("fin da domattina", sottolinea il presidente) da una persona sulla cui testa pesa una condanna durissima per aver favorito uno dei personaggi accusati di diversi reati tra cui l’associazione mafiosa e per questo condannati nella stessa sentenza.

      Stava a lui decidere se restare o no al proprio posto, e ha deciso. Sta alla sensibilità delle forze politiche valutare la decisione, anche se questo processo soprattutto negli ultimi mesi si era già trasformato in una campagna squisitamente politica riassumibile con "i giudici decidano se Cuffaro è mafioso o no, il resto non conta". Ma una condanna a 5 anni di reclusione per un importante personaggio politico nazionale non va certo celebrata come un vittoria.

      (18 gennaio 2008)

    • 19 gennaio. A Palermo un corteo di 2000 persone chiede le dimissioni
      del Presidente della Regione Salvatore Cuffaro.

      Video

      http://www.youtube.com/watch?v=kHQwLHrDaOI

      Beppino Impastato

      Ce l’ha insegnato

      Fuori la mafia

      dalloStato

      Fuori la mafia dalla regione

      Totò Cuffaro

      all’Ucciardone

      viviana

    • e magari fuori dalle scatole anche lo Stato e tutti gli Ucciardone di turno... A

    • Palermo, 09:14

      "Ho ricevuto una marea di duri messaggi, di vero imbarazzo, da parte di nostri corregionali che abitano altrove e che ogni tanto vorrebbero, invece, provare il piacere di uscire di casa a testa alta in quanto siciliani. Io tutto questo non riesco a mandarlo giu’. Diciamolo ancora piu’ chiaramente: da oggi non perdero’ una sola occasione di critica su tutto cio’ che non verra’ immaginato, pensato e fatto per l’esclusivo bene della Sicilia". Lo scrive oggi nel sul blog il presidente dell’Assemblea regionale sicilia, il forzista, Gianfranco Micciche’, che da giorni ripete come la condanna del governatore Salvatore Cuffaro a 5 anni per favoreggiamento e rivelazione di segreto nel processo alle ’Talpe alla dda’, "abbia indebolito la Sicilia". Micciche’ aggiunge: "Sia chiaro a tutti quelli che, non sapendo cosa dire, continuano a darmi dello sciacallo, che io non voglio cambiare il governatore, voglio cambiare la Sicilia". Per il l’inquilino di Palazzo dei Normanni, "non si puo’ accettare l’atteggiamento di superficialita’ con cui e’ stata letta la sentenza di condanna da parte di chi rappresenta tutti noi. Sui giornali italiani e stranieri e’ venuta fuori ancora una volta una Sicilia culturalmente arretrata, non ancora attrezzata a fare parte del mondo evoluto. Sin dalle prime dichiarazioni sarebbe stato utile lanciare segnali forti di cambiamento. Cambiamenti di metodo per dimostrare, con nettezza, che da oggi non esisteranno piu’, neanche nei film, vaghe possibilita’ di contatto con il cancro mafioso. E invece, ad essere protagoniste sono state improbabili veglie in chiesa (normalmente i motivi delle veglie sono altri) e ingiustificate contentezze. Secondo me - sottolinea - non si sarebbe dovuta festeggiare neanche un’eventuale assoluzione".

  • Cara Viviana, Cuaffaro deve dimettersi e so non lo fa devono dimettersi tutti i rappresentanti della minoranza di centro-sinistra presenti in Consiglio Regionale, punto e basta !!

    Se non lo fanno vuol dire che anche loro hanno scheletri negli armadi e sono probabilmente ricattati o ricattabili !!

    MaxVinella