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Amici del collettivo, qualche considerazione :
– Nessun embargo ha mai funzionato (tanto meno i "blocchi"), hanno solo contribuito ad affamare la popolazione e consolidare dittature : lo sviluppo strutturale di un popolo passa attraverso il benessere (lo sanno bene molti dittatori che tengono la loro gente a stecchetto).
– L’ONU è stato, nel dopo guerra fredda, lo strumento degli USA. ONU e USA sono stati sinonimi fino al veto franco-russo di oggi. La politica degli embarghi moderni nasce con la guerra fredda, è americano/russa ed era un modo di spartirsi il mondo in zone commerciali e di influenza nette (scegli, o me o lui, chi ti conviene ?), l’uso che ne è stato fatto dopo il crollo dell’URSS è criminale, idiota e pericoloso.
– La prima guerra del golfo (’91) nasce da un equivoco :
Saddam : Ammasso truppe ai confini del Kuwait.
Ambasciatrice USA : Gli USA non hanno nessuna opinione riguardo alla
controversia Iraq/Kuwait.
Saddam invade il Kuwait.
Seguono pubbliche scuse dell’ambasciatrice USA, testuale : "Mi ero
sbagliata".
L’allora Signora Ambasciatrice si chiama Mss Madeleine Albright e ha fatto carriera, è diventata ambasciatrice americana presso l’ONU nel ’93 (a lei si devono le terribili sanzioni contro l’Iraq !) e Segretario di Stato sotto Clinton nel ’96 (prima donna a coprire tale carica) - se il conflitto con l’Iraq ha un’anima nera è la sua.
Gli increduli vadano in biblioteca e si leggano i giornali dall’epoca (delle pubbliche scuse di Madelein ho memoria d’avere letto un trafiletto solo sull’unità e sul manifesto, gli altri giornali tacquero).
Sia come sia, secondo l’unicef il conflitto - ben meglio congegnato
dell’attuale, casus belli ecc.- fece 500 000 vittime, per la maggior parte
civili ; forse fu l’entità del disastro a dissuadere gli americani d’andare
oltre, fatto sta che lasciarono intatti gli arsenali nascosti di Saddam
(aerei in Siria e altro). Insomma trattarono e Saddam poté gassare in santa pace Kurdi e Sciiti che si erano sollevati. Lo fece con le scorte di sarin rimaste dall’83, uniche mai possedute dal regime, vendutegli dagli Stati Uniti per combattere contro l’IRAN (poveretti, a loro gas i russi non ne vendevano). Fra la stampa Usa infatti circola la battuta - Bush : abbiamo le prove che l’Iraq possiede armi di distruzione di massa, si si, abbiamo conservato le ricevute !). Se gli Usa non troveranno armi chimiche sarà solo perché Saddam le ha finite con i kurdi. Quindi aggiungiamo diverse centinaia di migliaia di Kurdi traditi e gassati a questa epopea e concludiamo.
Dal novantuno il laico Saddam (quello contro cui l’islamismo radicale tipo somalo, fis algerino, Afganistan, opposizione Saudita aveva pronunciato una sentenza di morte) si é trasformato nel campione dell’Islam. Il regime fascistoide dei programmi di istruzione di massa, del culto dell’Iraq moderno, dei vestiti all’occidentale è involuto in modo spaventoso. Di questo bisogna ringraziare la dissennata politica estera statunitense (oltre la cara Madeleine) sistematicamente avvallata (anche se tardivamente o all’ultimo minuto, come nel ’91) dall’ONU.
Fra le due opzioni che gli Usa avevano davanti dopo l’intollerabile
dell’11 settembre (sul concetto di intollerabile che cambia le regole del
gioco si veda Eco, "cinque questioni morali") gli USA per entropia hanno scelto la logica di potenza derivata dalla guerra fredda - chi non è con me è contro di me - con il suo tragico ma taciuto corollario : chiunque tu sia, basta essere con me.
L’altra opzione, adottare una politica estera sensata e responsabile, che
prima degli affari si occupi di con chi quegli affari si fanno, che si
occupi dello sviluppo (l’FMI da venti anni distrugge le economie dei paesi che contraggono prestiti con lui imponendo misure di rigore di bilancio che smembrano sanità, educazione, trasporti, tutto quello che strutturalmente è necessario allo sviluppo - tipo Argentina, Turchia ecc.), (FMI=USA, da non confondersi con la Banca Mondiale).
Questa svolta "etica" avverrà perché non può che avvenire, e perché la
prima opzione è insostenibile proprio come ha dimostrato l’11 Settembre.
Fra quanto ? a quale prezzo ? Proprio non so’. Certo non con l’attuale
amministrazione americana, certo non con l’attuale ONU figlia dei vincitori della seconda guerra mondiale. Le regole del gioco andavano cambiate , sono cambiate, è sotto il naso di tutti - ma in peggio. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche per riformare l’ONU, l’FMI, il WTO e imboccare una strada migliore.
L’FMI non fa altro che sanzionare paesi poveri perché poveri.
Il WTO non fa altro che sanzionare paesi poveri perché poveri.
L’ONU non fa altro che sanzionare paesi poveri perché poveri.
Vogliamo istituzioni internazionali che aiutino, non che sanzionino.