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1977-2014: la disoccupazione giovanile al 41,6%

par Marcello Paolozza

Publie le mercoledì 8 gennaio 2014 par Marcello Paolozza - Open-Publishing
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L’ISTAT ha comunicato ieri che “..Il tasso di disoccupazione è salito nel novembre del 2013 al 12,7%, in crescita rispetto al 12,5% registrato a ottobre, restando al livello record dal 1977 …” e che, in particolare, “…..Il tasso di disoccupazione giovanile ….. è pari al 41,6%. … un livello top dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977…” Repubblica Economia ...
http://www.repubblica.it/economia/2014/01/08/news/disoccupazione_novembre_2013-75384880/?ref=HREC1-2

Il riferimento al 1977 fa correre la mente inevitabilmente alla cosiddetta svolta dell’EUR, maturata giusto nell’autunno-inverno del ’76-’77, con la quale la Federazione Unitaria CGIL-CISL-UIL riuscì a far prevalere nelle fabbriche, lacerando il mondo del lavoro, la cosiddetta “politica dei sacrifici”.. per accrescere (questo era l’obiettivo dichiarato ndr) l’occupazione e diminuire la disoccupazione.. "

Fa impressione rileggere oggi queste parole tratte da un’intervista di Eugenio Scalfari a Luciano Lama, segretario generale della CGIL .

Luciano Lama.: “Sì, si tratta proprio di questo: il sindacato propone ai lavoratori una politica di sacrifici. Sacrifici non marginali, ma sostanziali.”

Eugenio Scalfari: “È questo il punto che ha suscitato i contrasti?”

Luciano Lama.: “Sì, era naturale che fosse così”.

Eugenio Scalfari: “Ed è questo punto che viene ora affrontato nelle assemblee di base, nelle fabbriche?”

Luciano Lama: “Nelle assemblee di base viene discusso il programma nel suo insieme. Per dirla in breve, esso riguarda l’impiego delle risorse nazionali, finalizzato ad un obiettivo: quello di accrescere l’occupazione e diminuire la disoccupazione……. “.

36 anni, di sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori, di demolizione delle strutture rappresentative e partecipative dei lavoratori nei posti di lavoro, di costante perdita del potere di acquisto dei salari, di crescente precarizzazione dei rapporti di lavoro, di smantellamento delle tutele previdenziali, sociali, sindacali, politiche, conquistate dalle donne e dalgi uomini di questo paese in decenni di battaglie dure e sanguinose, subendo repressioni spesso feroci.

Mai come ora appare chiaro il completo fallimento delle politiche neoliberiste applicate con sempre maggiore vigore dal 1977 e poi con particolare entusiasmo dai governi di destra e di centrosinistra che hanno governato l’Italia dal 1992 ad oggi.

36anni di inutili sacrifici: la crisi iniziata nel lontano ’77, e non solo dal 2007 checché ne dicano oggi politici ed economisti, si presenta ancora irrisolta e con lo stesso, terribile volto fatto di disoccupazione, disoccupazione, disoccupazione.