Home > A Roma il pane è collettivo, contro la crisi
La tradizione dell’autoproduzione per battere le difficoltà economiche, a partire dal forno comune. Ecco l’idea del collettivo Pane nel quartiere popolare di Garbatella.
È un’idea semplice quella degli ideatori del forno di Casetta Rossa, nel cuore popolare della storica borgata di Garbatella a Roma: una struttura collettiva per cuocere il proprio pane, abbattendo i costi fin dalla produzione. Ci si presenta con l’impasto fatto in casa e lo si cuoce nel «forno di tutti». Il via all’iniziativa - che mira a combattere la crisi - è partita sabato 14 settembre. Anche se in realtà la realizzazione vera e propria parte da lontano.
Tutto è partito più di un anno fa, quando i membri del collettivo "Pane" - acronimo che significa Produzione, autosufficienza, nutrizione ed esistenza - hanno chiesto aiuto alla comunità territoriale e ai cittadini del quartiere. E con il contributo di chi aveva l’esperienza per costruire un forno, sono riusciti a portare a termine il loro progetto, che ora è a disposizione di tutto il quartiere. Sabato, quindi, sono state sfornate le prime pagnotte.
«L’intento è di riportare in questa città una cultura dell’autoproduzione di un bene primario che per secoli è stato parte fondamentale del tessuto sociale di Roma», ha raccontato Nicola De Palo, in attesa dell’aperitivo sociale. Quella del forno collettivo è un’abitudine che si persa, anche a causa di speculazioni. «Ora speriamo di riportarla in vita e contaminare le giornate dei romani», ha aggiunto De Palo. E per chi non avesse esperienza verranno organizzati dei corsi.
In questa prima fase il forno è aperto ogni sabato mattina. Anche se l’obiettivo degli organizzatori è quello di ampliare gli orari, facendo funzionare il forno di Casetta Rossa anche la domenica. Bisognerà coinvolgere tutti gli abitanti del quartiere, anche se le prime risposte sono già molto positive. La tradizione dell’autoproduzione per combattere i morsi della crisi.