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ATB E
LOTTA AUTOFERROTRANVIERI: PER UN GIUSTO REDDITO E UN SERVIZIO DI
QUALITÀ
I cittadini di Bergamo vengono direttamente coinvolti dagli scioperi dell’ATB e di fronte ad essi hanno reazioni diverse, chi, la stragrande maggioranza, di solidarietà, chi di disapprovazione. Noi rifiutiamo il tentativo strumentale del governo e delle aziende di contrapporre le legittime istanze dei lavoratori autoferrotranvieri a quelle dei cittadini. Crediamo che il conflitto espresso democraticamente e liberamente dai lavoratori non solo sia legittimo ma sia la base dello sviluppo della democrazia e delle conquiste sociali e politiche. Crediamo che il ruolo dell’amministrazione pubblica sia quello di fare tutto ciò che è possibile e necessario per garantire alla cittadinanza servizi efficienti intervenendo in modo positivo nella risoluzione dei conflitti.Siamo convinti che comunque l’ultima parola spetta a lavoratrici e
lavoratori che devono poter liberamente decidere sugli accordi fatti per loro conto. Siamo però anche consapevoli che soprattutto quando ci sono lotte che
investono direttamente la cittadinanza questa può essere coinvolta e portare il suo contributo. Le politiche di privatizzazione di questi anni non solo hanno determinato il peggioramento e la precarizzazione delle condizioni di lavoro e salariali dei lavoratori, ma anche il deterioramento della qualità del servizio, tagli delle linee e aumento dei prezzi dei biglietti (con ricadute negative sui cittadini e in particolare sulle fasce più deboli della popolazione). Pertanto la lotta dei lavoratori autoferrotranvieri per un contratto dignitoso che ne riconosca le giuste richieste salariali e lavorative si collega alle rivendicazioni dei cittadini per avere un servizio efficiente e di qualità. E’ una lotta inoltre che mette al centro la questione drammatica del salario e del carovita che riguarda tutti i lavoratori e la maggioranza dei cittadini. Riteniamo pertanto importante che lavoratori in lotta e cittadini si parlino, si confrontino al fine di contribuire alla risoluzione positiva di un conflitto che coinvolge tutti e per costruire un fronte di lotta unitario contro le politiche di privatizzazione e per il miglioramento e potenziamento del servizio. Per tutto ciò proponiamo un confronto pubblico tra i cittadini di Bergamo e i lavoratori dell’ATB al quale sono invitati anche i sindacati, i rappresentanti aziendali e gli amministratori.
<FONT face="Copperplate Gothic Bold" size=5>L’assemblea si terrà lunedì 26 gennaio alle ore 20,45 a Bergamo presso la Sala del Mutuo Soccorso in via Zambonate, 33. partecipate numerosi.
Osvaldo Ardenghi (attore), Mohammed Bechrouri (lavoratore immigrato), Riccardo Bellofiore (economista - docente universitario), Eugenio Beretta (lavoratore Atb), Alessandro Bresmes (Movimento Studentesco), Tommaso Bruni (studente universitario), Dario Cangelli (corista dei "Pane e Guerra"), Fabio Carenini (lavoratore Atb), Stefano Cattaneo (consigliere cda Aler Bergamo), Silvio Cavati (coordinatore comitato iscritti Cgil Comune di Bergamo), Paolo Citterio (Segretario Fabi-Bpu), Massimo Cortesi (Segretario prov. ARCI), Eugenio Cortinovis (sindacalisti Slai Cobas), Umberto Dolci (Federconsumatori Bergamo), Edo Facchinetti (operatore sociale), Milvo Ferrandi (Carta), Nicola Fumagalli (operatore commercio equo e solidale), Sandro Ginami (consigliere circoscrizionale), Dante Goffetti (pendolare), Ezio Locatelli (consigliere regionale), Oliviero Lorenzi (lavoratore Atb), Maurizio Mazzucchetti (insegnante), Maria Grazia Meriggi (docente universitario), Michele Nobile (insegnante - saggista), Marco Noris (cooperante), Carlo Peroli (ATTAC), Patrizia Rinaldi (Sindacalista Cgil), Maurizio Rovetta (consigliere comunale), Renato Sabbadini (consigliere comunale), Angiola Salvi (comitato riqualificazione della Martinella), Costanza Sangalli (lavoratrice), Alberto Scanzi (consigliere comunale), Gianni Sentieri (insegnante), Roby Suardi (consigliere circoscrizionale), Enrico Togni (coordinatore RSU Comune di
Bergamo), Maria Pia Trevisani (comitato contro la privatizzazione della Casa di Ricovero di via Gleno), Roberto Trussardi (consigliere comunale), Giorgio Zenoni (architetto), Gigi Zinesi (consigliere circoscrizionale)
I cittadini di Bergamo vengono direttamente coinvolti dagli scioperi dell’ATB e di fronte ad essi hanno reazioni diverse, chi, la stragrande maggioranza, di solidarietà, chi di disapprovazione. Noi rifiutiamo il tentativo strumentale del governo e delle aziende di contrapporre le legittime istanze dei lavoratori autoferrotranvieri a quelle dei cittadini. Crediamo che il conflitto espresso democraticamente e liberamente dai lavoratori non solo sia legittimo ma sia la base dello sviluppo della democrazia e delle conquiste sociali e politiche. Crediamo che il ruolo dell’amministrazione pubblica sia quello di fare tutto ciò che è possibile e necessario per garantire alla cittadinanza servizi efficienti intervenendo in modo positivo nella risoluzione dei conflitti.Siamo convinti che comunque l’ultima parola spetta a lavoratrici e
lavoratori che devono poter liberamente decidere sugli accordi fatti per loro conto. Siamo però anche consapevoli che soprattutto quando ci sono lotte che
investono direttamente la cittadinanza questa può essere coinvolta e portare il suo contributo. Le politiche di privatizzazione di questi anni non solo hanno determinato il peggioramento e la precarizzazione delle condizioni di lavoro e salariali dei lavoratori, ma anche il deterioramento della qualità del servizio, tagli delle linee e aumento dei prezzi dei biglietti (con ricadute negative sui cittadini e in particolare sulle fasce più deboli della popolazione). Pertanto la lotta dei lavoratori autoferrotranvieri per un contratto dignitoso che ne riconosca le giuste richieste salariali e lavorative si collega alle rivendicazioni dei cittadini per avere un servizio efficiente e di qualità. E’ una lotta inoltre che mette al centro la questione drammatica del salario e del carovita che riguarda tutti i lavoratori e la maggioranza dei cittadini. Riteniamo pertanto importante che lavoratori in lotta e cittadini si parlino, si confrontino al fine di contribuire alla risoluzione positiva di un conflitto che coinvolge tutti e per costruire un fronte di lotta unitario contro le politiche di privatizzazione e per il miglioramento e potenziamento del servizio. Per tutto ciò proponiamo un confronto pubblico tra i cittadini di Bergamo e i lavoratori dell’ATB al quale sono invitati anche i sindacati, i rappresentanti aziendali e gli amministratori.
<FONT face="Copperplate Gothic Bold" size=5>L’assemblea si terrà lunedì 26 gennaio alle ore 20,45 a Bergamo presso la Sala del Mutuo Soccorso in via Zambonate, 33. partecipate numerosi.
Osvaldo Ardenghi (attore), Mohammed Bechrouri (lavoratore immigrato), Riccardo Bellofiore (economista - docente universitario), Eugenio Beretta (lavoratore Atb), Alessandro Bresmes (Movimento Studentesco), Tommaso Bruni (studente universitario), Dario Cangelli (corista dei "Pane e Guerra"), Fabio Carenini (lavoratore Atb), Stefano Cattaneo (consigliere cda Aler Bergamo), Silvio Cavati (coordinatore comitato iscritti Cgil Comune di Bergamo), Paolo Citterio (Segretario Fabi-Bpu), Massimo Cortesi (Segretario prov. ARCI), Eugenio Cortinovis (sindacalisti Slai Cobas), Umberto Dolci (Federconsumatori Bergamo), Edo Facchinetti (operatore sociale), Milvo Ferrandi (Carta), Nicola Fumagalli (operatore commercio equo e solidale), Sandro Ginami (consigliere circoscrizionale), Dante Goffetti (pendolare), Ezio Locatelli (consigliere regionale), Oliviero Lorenzi (lavoratore Atb), Maurizio Mazzucchetti (insegnante), Maria Grazia Meriggi (docente universitario), Michele Nobile (insegnante - saggista), Marco Noris (cooperante), Carlo Peroli (ATTAC), Patrizia Rinaldi (Sindacalista Cgil), Maurizio Rovetta (consigliere comunale), Renato Sabbadini (consigliere comunale), Angiola Salvi (comitato riqualificazione della Martinella), Costanza Sangalli (lavoratrice), Alberto Scanzi (consigliere comunale), Gianni Sentieri (insegnante), Roby Suardi (consigliere circoscrizionale), Enrico Togni (coordinatore RSU Comune di
Bergamo), Maria Pia Trevisani (comitato contro la privatizzazione della Casa di Ricovero di via Gleno), Roberto Trussardi (consigliere comunale), Giorgio Zenoni (architetto), Gigi Zinesi (consigliere circoscrizionale)