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ATC: 85% DI LAVORATORI IN SCIOPERO

Publie le mercoledì 15 settembre 2004 par Open-Publishing

Altissima adesione dei lavoratori allo sciopero di 24 ore indetto dal Sindacalismo di Base per un contratto dignitoso e contro la privatizzazione di ATC.

L’85% degli autoferrotranvieri di Bologna ha incrociato le braccia a sostegno della piattaforma del sindacalismo di base che, a differenza dei sindacati concertativi, fra le altre cose chiede:

 aumenti salariali e pensionistici di livello europeo
 una nuova scala mobile
 contratti di lavoro stabili e non precari
 mantenimento della gestione pubblica del servizio
 riconoscimento delle malattie professionali
 ripristino del diritto costituzionale di sciopero
 la parificazione contrattuale tra nuovi e vecchi assunti
 riduzione dell’orario di lavoro fino a 35 ore

A Bologna l’altissima adesione allo sciopero avviene anche a sostegno della richiesta di non privatizzazione di ATC.

A Luglio la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza ed un’ordinanza che danno torto alla Regione Emilia-Romagna in quanto la stessa non può obbligare per legge gli enti proprietari del trasporto pubblico locale (comuni e province) ad appaltare il servizio.

Questo è quello che come RdB/CUB abbiamo sempre sostenuto!

Affidare il servizio direttamente alla propria azienda senza cederlo ai privati è quindi pienamente legittimo e possibile a prescindere dall’errata legge regionale.

Cofferati e la Draghetti abbiano il coraggio di imitare il loro "collega" Romano Veltroni, bloccando l’iter delle gare d’appalto e affidando direttamente il sevizio ad ATC.

Salvaguardino il diritto dei cittadini alla mobilità e al servizio di qualità, salvaguardino i diritti contrattuali dei lavoratori.

Abbiano il coraggio di rimuovere la dirigenza di ATC capace solo di sperperare il denaro pubblico e di chiedere sacrifici ad utenti e lavoratori.

I lavoratori dell’RdB dell’ATC questa mattina stanno distribuendo in Piazza Maggiore oltre 4000 volantini dove si spiegano i motivi dello sciopero e si chiede di firmare una petizione contro la privatizzazione di ATC da consegnare alla Giunta provinciale e comunale e al Consiglio provinciale e comunale.