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Abou Ghraib: nuove foto (Washington Post, ABC)

Publie le venerdì 21 maggio 2004 par Open-Publishing
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Dazibao

Foto (Washington Post, ABC) La scena rappresentata è costruita all’identico:
un soldato americano sorride nell’obiettivo, il pollice verso l’alto, teso su
un corpo avvolto in un sacco nero, il viso del prigioniero sembra tumefatto,
delle bande di garza coprono i suoi occhi. Solo il protagonista cambia. Si tratta,
su una delle foto, del caporale Charles Graner, sull’altro del soldato Sabrina
Harman.

Caporale di 35 anni, Graner è un ex custode di prigione della Pennsylvanie (Nord-est).
Harman 26 anni, è membro della polizia militare. Era nel civile vice responsabile
di una pizzeria in Virginie (est). Figlia, di un ex détective, aveva l’abitudine,
nella sua infanzia di vedere fotografie di cadaveri, ha detto sua madre al Washington
post.

Secondo la rete televisiva ABC, il prigioniero iracheno si chiama Manadel al-Jamadi.
Il canale, che cita il soldato americano Jason Kenner, segnala che questo prigioniero è arrivato
alla prigione di Abou Ghraib "in buona salute". Kenner ha aggiunto che aveva
visto "importanti contusioni" sul corpo del prigioniero quando è tornato dalle
docce e il prigioniero era morto quando le fotografie sono state prese.

Il corpo è stato messo in ghiaccio, nello stesso momento, gli agenti dell’CIA
e i soldati che hanno partecipato all’interrogatorio litigavano per sapere chi
avrebbe dovuto far sparire il corpo. Secondo ABC, il dipartimento della giustizia
indagherebbe sulla morte di cinque prigionieri, tra cui Jamadi. Secondo il quotidiano
Los Angeles Times, che cita la testimonianza di Jason Kenner data agli investigatori
militari, Jamadi è morto dopo un interrogatorio un "po’duro".

Prigionieri iracheni hanno dichiarato essere stati oggetto di contatti da parte
di soldate e forzati a mangiare prodotti alimentari usciti dalle toelette, secondo
i documenti citati venerdì dal Washington post, fra i quali centinaia di nuove
fotografie e di brevi video.

Su una delle foto che diffonde il sito Internet del quotidiano americano, si
vede un prigioniero iracheno imbrattato di una sostanza marrone obbligato di
camminare lungo una linea diritta sotto la sorveglianza di una guardia armata
di un bastone.

In un altro cliché si vede un prigioniero inginocchiato che porta un uniforme
colore arancione, le mani apparentemente legate dietro la schiena, la testa ad
un metro soltanto dai denti di un gran cane nero tenuto dalle due mani di una
guardia.

Un uomo incappucciato e in mutande, in un’altra foto, è in piedi su due scatole,
le sue braccia tese dietro le sue ginocchia. Si vede, anche, una guardia con
dei guanti verdi in una foto mentre minaccia apparentemente di colpire al viso
uno dei molti prigionieri, legati e messi a terra dinanzi a lui.

In un’altra foto si vede un prigioniero coperto con un cappuccio e una coperta,
accasciato sulla balaustra dove e’ ammanettato.

20.05.2004
Collettivo Bellaciao

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