Home > Aggiunta di LUCA CASARINI ai 26 capri espiatori di GENOVA
Aggiunta di LUCA CASARINI ai 26 capri espiatori di GENOVA
Publie le giovedì 19 febbraio 2004 par Open-PublishingIeri la procura calabrese ha fatto recapitare gli avvisi di chiusura indagini a 11 dei 20
attivisti meridionali arrestati nel novembre 2002 con l’aggiunta, a sorpresa, di altri due nomi: quello
del napoletano Alfonso De Vito, e di Luca Casarini
Nelle sue telefonate con Francesco Caruso, la procura riesce a intravedere la preparazione degli
scontri avvenuta, per l’accusa, in alcune riunioni allo stadio Carlini. In realtà, nei nastri
anticipati dai giornali locali ci sono solo conversazioni sulla decisione dei futuri disobbedienti di
non indossare più la tuta bianca.
Casarini, in particolare, appare consapevole della difficoltà di
operare «un discorso simbolico» il 20 luglio (giornata della violazione della zona rossa ):
«questo presuppone tutta una serie di elementi concreti anche per reggere cariche», dice nel testo
riferendosi alle imbottiture di gommapiuma, ai caschi, alle maschere antigas e agli scudi di plexiglass
ampiamente pubblicizzati alla vigilia delle manifestazioni.
Non sembra avere dubbi il pm Fiordalisi, che ha accolto il dossier dei Ros dei carabinieri
ritenuto inservibile da altre procure. Le stesse intercettazioni dei Ros non sono mai state autorizzate
ma sono rientrate dalla “finestra” del Riesame per la gravità delle imputazioni.
E, come per i 26
«capri espiatori di Genova» anche qui le accuse sono pesantissime: cospirazione politica mediante
associazione, attentato agli organi costituzionali e propaganda sovversiva e, fa notare Antonino
Campennì, ricercatore universitario cosentino di 37 anni che ha ricevuto la notifica 24 ore dopo le
anticipazioni della stampa locale, «c’è anche la novità dell’associazione per delinquere». Nel
frattempo tra i vertici del Ros ci sono i personaggi coinvolti in un’indagine a Milano per
associazione a delinquere armata finalizzata a spaccio di stupefacenti e a inventare false operazioni
antidroga.
Gli altri militanti indagati sono Francesco Cirillo (52 anni) di Diamante (Cosenza) e suo figlio
Emiliano (23); i cosentini Anna Curcio (31); Michele Santagata (36) e il maestro Claudio Dionesalvi
(31); la napoletana Lidia Azzarita (29); i cobas tarantini Giuseppe Fonzino (28); Salvatore Stasi
(48); Vittoria Oliva (62) casalinga a Montefiascone (Viterbo). Tutti hanno 20 giorni di tempo per
presentare memorie o chiedere di essere ascoltati, poi il gip deciderà sul rinvio a giudizio o sul
proscioglimento.
da LIBERAZIONE