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An, piercing vietati ai minori

Publie le mercoledì 11 agosto 2004 par Open-Publishing

Dazibao


La proposta
di legge di Fini & c: tatuaggio con il sì della mamma


Minori accompagnati dalla mamma e, per tutti gli altri, il diritto a conoscere
i «potenziali rischi per la salute» e l’obbligo a firmare il «consenso informato».
Sono queste alcune delle novità che potrebbero presto toccare il popolo del tatuaggio
e del piercing. Antonio Mazzocchi, deputato di An, ha visto bene di presentare
una proposta di legge. Ci mancava. La pdl è dallo scorso maggio all’esame della
Commissione Affari Sociali della Camera.

Secondo il rapporto dell’Eurispes il 20% dei teenager italiani si fa tentare
dal piercing e il 6,6% dal tatuaggio. La proposta di legge non si occupa però solo
degli eredi del punk, ma anche degli amanti di pratiche ben più tradizionali,
come il trucco permanente ed il buco alle orecchie.

E se il tatuaggio, il piercing, il trucco vanno apparentati all’arte, allora è giusto che, oltre alle buone norme igienico-sanitarie, i futuri scultori del corpo abbiano anche seguito un corso «dal contenuto artistico-culturale e tecnico». Sarà il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a stabilire i contenuti dei programmi, mentre alle regioni spetterà l’onere e l’onore di occuparsi della fase organizzativa. Wow.

Ma non basta. Gli operatori devono - sottolineano più articoli della pdl - aver superato la maggiore età e aver svolto un vero e proprio apprendistato presso una struttura autorizzata. A scuola non ci devono andare solo i tatuatori in erba ma anche quelli che già lavorano. E tutti alla fine saranno iscritti in un registro. Prima di poter esercitare la professione a norma di legge, inoltre, è necessario ottenere una miriade di autorizzazioni relativamente ai locali ed ai materiali utilizzati. Di più (sempre più in basso): la legge vieta di l’esercizio della professione «nella forma ambulante». E ancora: i materiali utilizzati dovranno essere certificati dalle aziende produttrici e importatrici, pena una multa che può arrivare ai 50mila euro.

http://www.liberazione.it/giornale/040811/LB12D6B9.asp