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Appello contro sgomberi nei Montes Azules

Publie le venerdì 30 gennaio 2004 par Open-Publishing

Al Governo del Messico

Al Governo del Chiapas

Alla società civile del Messico e del mondo

Alla stampa messicana e internazionale

Con grande preoccupazione dall’Europa osserviamo i fatti violenti che si
stanno
verificando nella regione Montes Azules, Chiapas, Messico.

Il Centro per i Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas trasmette la
denuncia
ricevuta il 22 gennaio 2004, dell’incendio di case e dell’arresto del
cittadino
Josué Jiménez Cruz nella comunità di Nuevo San Rafael situata nella
riserva
della Biosfera dei Montes Azules.

Il 23 gennaio, membri di questo Centro si sono organizzati per recarsi sul
luogo e documentare i fatti, ma l’accesso a Nuevo San Rafael non è stato
possibile in quanto la Profepa ha proibito il transito sul fiume Lacantun
ai
conduttori delle lance della comunità di Ixcán, di conseguenza, non si
conoscono le condizioni in cui si trovano gli abitanti di Nuevo San
Rafael.
Secondo testimonianze raccolte da questo Centro, 23 case della comunità
sono
state incendiate ed attualmente a Nuevo San Rafael si trovano 40 elementi
della
Marina e della Polizia. E’ importante osservare che gli abitanti di questa
comunità sono indigeni Choles cacciati da El Calvario, municipio di
Sabanilla.

Nei giorni precedenti la stampa locale aveva rilevato l’arrivo di decine
di
militari nella zona, provocando timore presso gli abitanti per le minacce
di
sgombero imminente da parte delle autorità Federali.

I firmatari condannano energicamente l’isolamento a cui sono sottoposte le
comunità e la violazione al libero transito nella zona dei Montes Azules.

E’ estremamente grave che le autorità federali tengano isolata la comunità
di
Nuevo San Rafael, violando le garanzie costituzionali di libero transito e
comunicazione. Per tanto, chiediamo il compimento dei loro doveri in
quanto a
vigilanza e protezione dei diritti umani individuali e collettivi delle
comunità indigene insediate nella zona dei Montes Azules.

Noi, come gruppo per i diritti umani e collettivi di solidarietà
dichiariamo
quanto segue:

1. Rifiutiamo energicamente ogni forma di sgombero e violenza realizzata
contro
la volontà delle comunità colpite, in questo caso di Nuevo San Rafael.

2. Ovviamente autorità regionali ed i governi del Messico e Chiapas,
abusano
dei gruppi indigeni per avere accesso alla biodiversità della riserva dei
Montes Azules. Ancora una volta gli abitanti della regione sono le vittime
degli interessi economici delle grandi imprese messicane ed
internazionali.

3. Esortiamo il governo messicano ed il governo chiapaneco a rispettare e
vigilare sui diritti umani e indigeni. Solo una soluzione negoziata e
pacifica
e la volontà dei governi federali e statali possono risolvere il conflitto
nei
Montes Azules.

4. Protesteremo energicamente contro queta ingiustizia. Informeremo la
stampa,
le agenzie di viaggio e le imprese che cooperano con imprese messicane,
sul
ruolo reale delle autorità messicane.

5. Esigiamo il compimento degli Accordi di San Andrés e del Trattato 169
della
OIT (Organizzazione Internazionale del Lavoro).

6. Solidarizziamo con la richiesta di terra e libertà delle basi di
appoggio
dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, che sono giuste e
democratiche.

Attentamente

Gruppe B.A.S.T.A., Muenster, Alemania, 26 de enero 2004

gruppeBASTA@gmx.de