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Appello online indirizzato a Silvio Berlusconi su www.igirotondi.it

Publie le giovedì 19 febbraio 2004 par Open-Publishing
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Appello online indirizzato a Silvio Berlusconi su www.igirotondi.it
Signor Presidente, dia un esempio di decenza: ceda le sue proprietà

Con preghiera di diffusione

Questo l’appello online che abbiamo inserito sul sito dei girotondi (www.igirotondi.it)
indirizzato a Silvio Berlusconi:

"Signor Presidente del Consiglio,
in una trasmissione radiofonica trasmessa il 18 mattina dalla RAI,
Lei ha sostenuto che Romano Prodi, sceso in campo in vista delle prossime competizioni elettorali,
dovrebbe dimettersi per "decenza e decoro" dalla carica di Presidente della Commissione Europea.

Da elettore e cittadino italiano, desidero ricordarLe che il controllo da Lei esercitato sulle
emittenti televisive e la carta stampata del nostro paese costituisce un serio fattore
di inquinamento del dibattito politico e mina i fondamentali principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione.

Considerato che, nella trasmissione radiofonica citata, Lei stesso ha annunciato
di voler partecipare alle elezioni europee in prima persona, ricordandole l’incompatibilita’
tra la sua carica di Presidente del Consiglio e la sua candidatura la Parlamento Europeo,
la invito a dare un esempio di quella decenza e di quel decoro che Lei esige dal Suo avversario,
cedendo la proprieta’ di tutti i suoi mezzi di informazione che sicuramente le dedicheranno
spazio alle prossime competizioni elettorali.
Distinti saluti"

Abbiamo pensato all’appello online (che arriva direttamente alla casella mail di Berlusconi)
perchè non possiamo accettare che chi in Italia ha inventato il problema del conflitto di interessi, emanando leggi ad personam, utilizzando
tutti i suoi mezzi di informazione a suo uso e piacimento, stravolgendo le regole democratiche possa dare lezioni morali a
chicchessia.

Sono passati 913 giorni, 18 ore e 18 minuti dal momento in cui Berlusconi aveva promesso di risolvere il problema del conflitto di interessi ed
ancora la legge non è stata partorita.

Il Presidente del Consiglio ceda le sue proprietà e risolva urgentemente il problema della sua
incompatibilità tra la sua carica e la sua candidatura al Parlamento Europeo.

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