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BERTINOTTI: RUTELLI SBAGLIA, LISTA UNITARIA SUCCUBE USA
Publie le lunedì 23 febbraio 2004 par Open-PublishingROMA, 23 FEB - "Invece di dire al governo "sull’Iraq avete commesso un
drammatico errore e dovete pagarne politicamente il prezzo", Francesco
Rutelli mi chiede se sarò mai d’accordo a impegnare uomini e risorse in
eventuali missioni condivise dall’Onu? E’ un modo di ragionare
masochistico e autodistruttivo", sostiene il segretario di Rifondazione
Comunista Fausto Bertinotti, intervistato dal CORRIERE DELLA SERA. Il
primo punto del programma politico del centrosinistra, per Bertinotti,
deve essere il ripudio della guerra: "L’Italia ripudia la guerra,
articolo 11 della Costituzione. Trasformare la guerra in tabù, la
discussione parta da lì. Quella in Iraq é una missione di guerra, quindi
in contrasto con l’articolo 11.
L’egida dell’Onu è necessaria, ma non
sufficiente. Lo stesso vale per l’Afghanistan. Rutelli potenzierebbe il
contingente italiano? Non sono d’accordo, anzi sono sorpreso che non si
analizzi come tutte queste guerre abbiano portato a una recrudescenza
della violenza". "Il discrimine della guerra - continua Bertinotti - non
si può usare per far campagna elettorale. Ma una coalizione riformatrice
dovrebbe avere come linee guida la lotta contro la guerra, il tema del
disarmo... Nel listone di Prodi invece stanno come paralizzati tra le
sollecitazioni dei movimenti e l’attrazione dell’establishment, degli
Usa, delle imprese.
Invece di ottimizzare il contrasto con le destre,
scaricano l’impotenza nella conflittualità interna, tanto che il
centrosinistra non si configura più come un soggetto unitario. Perché
non dicono che la guerra preventiva di Bush alimenta il terrorismo e
minaccia l’umanità?". " pesantemente sbagliato non votare contro una
delibera che contiene il mantenimento delle truppe in Iraq. L’astensione
è un grave errore, un messaggio di incertezza che apre una crisi nel
centrosinistra, come dice l’uscita di Asor Rosa dai Ds.
Io non lancio un
appello alla sinistra della Quercia perché esca dal partito, quello che
chiedo è di lavorare assieme, oggi sulla pace, domani su una piattaforma
economica e sociale". Violante ha addossato al governo le responsabilità
di Nassiriya. "La pietas per la morte di questi uomini non può essere
confusa con la cancellazione delle responsabilità, che é di tutti coloro
che agiscono la guerra. E il governo è tra questi", conclude il leader
di Rifondazione.