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BERTINOTTI SU RAPIMENTO SIMONA TORRETTA E SIMONA PARI
Publie le mercoledì 8 settembre 2004 par Open-Publishing4 commenti
La riunione della segreteria nazionale di Rifondazione comunista sta valutando i gravissimi accadimenti in Iraq.
Sospendendo i lavori il segretario Fausto Bertinotti, invitando ad un’ampia ed immediata mobilitazione, ha dichiarato:
“Simona Torretta ha 27 anni, Simona Pari ne ha 29.
Stanno in Iraq a tenere aperto il “ponte per Bagdad”, una linea di aiuto solidale al popolo irakeno contro le distruzioni della guerra.
Appartengono alla generazione che vive il mondo interamente, che ne ha scoperto le connessioni, combattendo la globalizzazione neoliberista e affacciandosi all’impegno e alla politica col movimento dei movimenti e con quello della pace.
Praticano la pace nel mondo.
Ci piacerebbe che ciò che chiamano occidente avesse i loro volti, i volti di chi pensa che un altro mondo è possibile e prova a realizzarlo anche dove la più grande delle potenze, gli Usa di Bush, ha portato la guerra.
Simona Torretta e Simona Pari sono state sequestrate e rapite nella sede di Baghdad dove lavorano.
E’un atto terribile ed infame.
E’ un atto contro le persone che portano la solidarietà, è un atto contro il movimento della pace.
Il terrorismo è nemico della pace, è nemico della convivenza tra i popoli, è nemico della civiltà. Esso vuole distruggere tutto ciò che c’è, ed è tantissimo, tra lui e la guerra. Non ci riuscirà.
Sapremo alzare il livello della nostra lotta contro la guerra e contro il terrorismo. Continueremo a chiedere il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq.
Contro una guerra che rischia di condannare il mondo ad uno scontro di civiltà ieri sfilavamo insieme a tanti e tante nella fiaccolata per le vie di Roma portando l’irriducibile umanità della vita contro le stragi di un terrorismo che valica le soglie dell’orrore.
Oggi continuando il comune cammino, chiediamo che si faccia tutto, proprio tutto, per salvare le vite delle due donne e di chi è stato rapito con loro.
Il governo apra le trattative e apra il dialogo con il mondo arabo e con le autorità religiose dell’Islam.
Il governo italiano parli, almeno in questa occasione, la lingua dell’Italia della pace e del dialogo nel mediterraneo tra le civiltà e le religioni. Ne affermi il rispetto reciproco e la necessità di fermare la spirale guerra-terrorismo.
Il Parlamento venga convocato immediatamente anche per intraprendere iniziative che stanno nella sua potestà, per concorrere alla liberazione delle due volontarie di pace italiane.
Salvare la vita umana con il linguaggio universale della pace, questo è il nostro compito oggi più che mai.“
Messaggi
1. > BERTINOTTI SU RAPIMENTO SIMONA TORRETTA E SIMONA PARI, 9 settembre 2004, 02:06
Credo che l’essere giusti di fronte ad una guerra che non avrà ne vinti ne vincitori sia oggi impossibile, le persone che come la Torretta e la Pari dedicano la loro vita a portare aiuto in quei paesi dove la fame la guerra l’oppressione mietano vittime sono rare, al di là dei valori umani che esprimono queste persone sacrificando la loro esistenza a cercare di riparare ai gravi errori di chi sostiene interessi puramente capitalistici.I fatti tristemente noti dell 11.09.02 anno causato un pretestuoso motivo per le nazioni occidentali per sfferrare una guerra contro paesi noti per le loro risorse energetiche, dando così alle frange terroristiche motivi per dichiarare la guerra santa .Caro Fausto la mobilitazione è cosa buona e giusta ma non deve essere strumentale o di parte,cerchiamo di non cadere nei tranelli abilmente preparati da un governo che per sete di potere si è associato ad una guerra a fine capitalistico.Adoperiamoci perche i nostri figli abbino un mondo migliore. Saluti rossi.maurizio2@virgilio.it
1. > BERTINOTTI SU RAPIMENTO SIMONA TORRETTA E SIMONA PARI, 9 settembre 2004, 07:26
siamo tutti addolorati per quanto è successo e tutti vorremmo fare qualcosa per queste due ragazze dagli alti valori umani"che la maggior parte di noi ha perso".
Ma poi, alla mattina ci alziamo andiamo nel bar a prendere il caffè parliamo di sport, commentiamo la minigonna di una bella ragazza, ci avvviamo al lavoro con la macchina o la moto, consumiamo.....
nel luogo di lavoro ci lamentiamo del caldo, pensiamo ad organizzarci la serata.....
nel frattempo quandi bimbi in Iraq, Afganistan, Liberia, Uganda,,,,,ecc... muoiono.
Il prezzo del petrolio sale, le multinazionali DI TUTTO IL MONDO speculano ma le biciclette arruginiscono nelle cantine.
I nostri figli i nostri nipoti quale mondo, quali valori morali possono imparare, quale società gli stiamo
preperando.Parole, solo parole ma concretamente....
Io sono un uomo di sinistra e lo sarò sempre ma sono un forte credente, in questi momenti tragici del nostro povero mondo c’è solo da augurarci che ci pensino le forze della natura ad equilibrare il tutto.
perchè gli uomini non nè sono più in grado.
I cosidetti GRANDI di qualsiasi parte essi siano stanno pegiorando il sistema globale.
la vera politica non esiste più.
Cordiali sauti a tutti.
Edoardo
ps. vorrei sapere la vostra opinione su quello che ho scritto.
2. > BERTINOTTI SU RAPIMENTO SIMONA TORRETTA E SIMONA PARI, 9 settembre 2004, 17:04
Egregio Bertinotti
sono un’amante della pace in tutti i sensi, pur non condividendo la sua poltica, rispetto quanto lei ha dichiarato, ma se mi permette avvolte essere tro ppo buoni non conviene, visto tutto quello che succede oggi nel mondo. Con rispetto di tutte le religioni e naturalmente delle proprie fedi politiche, penso che oggi più che mai bisogna andarci con la mano pesante contro queste persone.
cordialmente franco
3. > BERTINOTTI SU RAPIMENTO SIMONA TORRETTA E SIMONA PARI, 10 settembre 2004, 23:20
Sono il padre di una ragazza nata nel 1977, laureata a Trieste in Scienze politiche, spacializzanda in cooperazione presso un istituto superiore di Pavia. Ora mia figlia è in stage in Kenia, a Nairobi, con òla Coopi. Gira con autista amato per il suo lavoro e trascorre le sere chiusa in casa, un mini appartamento in un condominio di lusso con guardie armate alla porta nel quartiere diplomatico. Ha paura, sorgono ogni giorno difficoltà anche alimentari, anche bancarie (la mantengo io perché giuridicamente è una studemtessa in stage): Lei spera che la Coopi alla fine la assuma. Io proprio no. Meglio una commessa viva ( e sicuramente delusa) e un padre tranquillo che una cooperatrice in pericolo grave, anche senza situazioni come Bagdad dove c’è pure la Coopi e dove (spero di sbagliarmi) poteva finire. La Coopi, pare, salvaguarda meglio i suoi collaboratori all’estero, ma non c’è alcuna sicurezza nonostante mia figlia in un Paese che si ritiene tranquillo giri con autista armato e abbia una certa sicurezza che non mi ha voluto raccontare per non preoccuparmi. Mi chiedo, a proposito dell’Iran, che cosa ci sono andati a fare i soldati della Folgore e della Pozzuolo se non a parteciapre a una missione di pace. Ma pace per me e per molti italiani, sicuramente la stragrande maggioranza significa riportare la normalità, cioè scuole, ospedali, vigili urbani e polizia di quartiere, amministrazioni locali, un governo nazionale, e ancora prima aziende commerciali (pur multinazionali) e aziende industriali e artigianali per assicurare lavoro alle persone comuni. Ma che cosa fanno i soldati italiani? Lavorano in questo senso? Io ho votato spesso per Rifondazione ed apprezzo molto l’attegiamento di questi giorni, ma perché il Centro e la Sinistra e il Mondo Cattolico non hanno voluto chiaramente incidere sulla partecipazione militare in Iraq cioè accettare la partecipazione del nostro Esercito e contemporaneamente condizionarne l’azione ad opere di pace e di ricostruzione? C’erano già i nostri delle organizzazioni umanitarie che sono volontari solo in quanto ci vogliono andare, ma sono regolarmente stipendiati (molto poco) e quindi sono lavoratori a tutti gli effetti forse anche dell’Inps. Che fanno i muscolari della Folgore e della Pozzuolo nei confronti di persone che usano il cuore ed il cervello per rendere normale un paese che, scusate il dubbio, forse era più normale con le inciviltò di Hussein che con quelle di Bush?
Alessandro Bearzotti
Via Grado 6
33057 Palmanova
bearzotti.accomando@libero.it
ps. accomando emilia e mia moglie e madre della "volontaria" Maddalena in stge con la Coopi a Nairobi in Kenia