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BUONGIORNO CIVILTÀ
par Antonio Recanatini
Publie le venerdì 4 ottobre 2013 par Antonio Recanatini - Open-PublishingStamane vorrei parlarvi di una barca di clandestini e di una strage prevedibile, di uomini affogati, altri bruciati, straziati; alla miseria tocca anche una morte infame, dopo una vita ad arrancare, non per pagare le bollette, solo per mangiare e sfamare la famiglia.
Le voci che si innalzano sono quelle del pontefice e del presidente della srepubblica "savoiarda", guarda caso, proprio quelle di chi vive nell’agio più assoluto, nella ricchezza sfrenata.
Quasi un canone prestabilito da una fede inventata.
Bene, non si tiri fuori nessuno da questa strage, succede questo perché una parte degli uomini brucia più dei suoi stessi bisogni esistenziali, a discapito di popolazioni affamate.
Questa è la strage di chi accumula ricchezze, non è una strage per eventi atmosferici e tellurici, se pensate questo, siete fuori i binari della ragione.
Qualcuno asserisce frasi odiose, tipo "nessuno gli ha detto di venire", ma se l’Europa diventa un sogno, figuriamo quale sia la tortura di vivere in una terra arida.
Questa è la strage del capitalismo, annovera solo morti, facendo emergere l’egoismo malinconico di chi crede che la vita non sia un diritto di tutti gli esseri umani.
Allo sfoggio della ricchezza, in questo mondo ignobile, si contrappone la miseria dei non eletti e se credete di vivere in una società avanzata, sappiate che, tutto ciò, è il colore più amaro della nostra ignoranza.
Una parte della terra consuma più di quel che dovrebbe ed è solo per questo motivo che esistono clandestini e miseria, almeno abbiate il coraggio di non prendervi in giro.
In questo tempo vigliacco non c’è bisogno di guardare la luna, non c’è bisogno di pregare, basterebbe che gli straricchi rinunciassero a una parte dei privilegi.
Niente di più, niente di meno! Se non volete queste stragi guardate la valenza dei porci che sostenete, che decantate, che amate e odiate nello stesso istante. Qualcuno verrà punito e il mondo "civile" troverà il capro espiatorio, non i veri colpevoli.