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Bancari in sciopero giovedì, l’Abi ha disdetto il contratto
par Contropiano
Publie le martedì 29 ottobre 2013 par Contropiano - Open-Publishing5 commenti
Una volta erano una categoria invidiata, considerata "ricca" a prescindere dalle figure professionali presenti.

Una volta i bancari venivano tranquillamente confusi con i banchieri, perché era ovviamente anche una categoria "tranquilla", abituata a risolvere i problemi senza conflitti. Tanto...
Anche per loro le cose si mettono male. Anni di contratti a perdere, licenziamenti, fusioni che hanno ridotto il numero degli istitui, informatizzazione che ha eliminato buona parte delle operazioni che bisogna "fisicamente" fare allo sportello, marginalizzazione del "rapporto col piccolo cliente" rispetto alla centralità assunta daigrandi investimenti... e ora è arrivata anche la disdetta del contratto nazionale. Unilaterale, senza se e senza ma, da parte dell’Associazione delle banche italiane (Abi), quel covo di indagandi in attesa di arresto (il penultimo presidente è stato Roberto Mussari, per anni capo assoluto di MontePaschi prima del crack)
Per lo sciopero della categoria, il primo da 13 anni, tutti i sindacati - anche i "complici", che qui contano una sigla in più, in onore al corporativismo - hanno organizzato giovedì 31 ottobre un corteo a Ravenna, città del presidente Abi Giovanni Patuelli (numero uno della locale Cassa di Risparmio) e manifestazioni a Roma, Genova, Padova e Milano. L’evento sarà anche preceduto il 30, in occasione della giornata del Risparmio dell’Acri, da un presidio a Roma e a Milano.
Qui di seguito la posizione della Falcri che, per le caratteristiche della categoria, può essere considerato un sindacato di base.
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LA DISDETTA DEL CONTRATTO NAZIONALE
La disdetta unilaterale del Contratto Nazionale, rassegnata formalmente da ABI nell’incontro di ieri, va letta come un atto gravissimo. ABI, evidentemente, non ritiene più sufficiente nemmeno quella politica concertativa che, tra le altre cose, aveva consentito la gestione di migliaia di esuberi nell’ultimo decennio. Tale decisione rappresenta un violento schiaffo a tutte le lavoratrici ed i lavoratori del settore e dimostra come i banchieri siano incapaci di rinunciare ai loro enormi benefit e di calarsi in una realtà complessa, come quella che sta attraversando il nostro Paese, mostrando quell’umiltà e quella consapevolezza necessarie per dare risposte efficaci agli interessi generali delle imprese, delle famiglie, dei giovani, delle comunità locali e dell’occupazione.
Come sono stati utilizzati i tantissimi soldi ricavati dai continui tagli sul costo del lavoro, dalla forte riduzione degli organici e degli sportelli, dalle continue ristrutturazioni e concentrazioni?
Negli ultimi anni nulla è stato fatto per dare risposte alle sollecitazioni provenienti dal mondo del lavoro, delle imprese e della clientela in generale. Al contrario si è assistito ad una costante crescita dei privilegi dei banchieri e del top management.
La gravissima forzatura operata dall’ABI dimostra ancora una volta come i vertici delle banche, anziché affrontare i problemi strutturali del settore, vogliano affrontare la crisi più difficile di sempre facendo gravare sulle spalle dei lavoratori i costi della loro manifesta incapacità di modernizzare il sistema bancario.
Unisin si è espressa – richiedendo anche specifici interventi del Governo ed inviando un documento alla forze politiche - affinché la politica potesse eliminare le distorsioni regolamentari e fiscali (il c.d. cuneo fiscale, il regime fiscale sui crediti ed altro) che penalizzano le banche italiane rispetto ai competitor europei.
Il Sindacato, tuttavia, non può certo avallare un simile scenario dove continua a non essere chiaro quali strade le banche vogliano percorrere per rilanciare l’economia del Paese e valorizzare le opportunità offerte dalla tecnologia e da un personale molto qualificato e professionale.
E’ finito il tempo dei tentennamenti! Soprattutto la parte datoriale ha il dovere di assumere concretamente il ruolo che le compete, con grande responsabilità e con idee innovative e costruttive. Chi non vuole, o non è capace di farlo, deve avere l’umiltà di rinunciare ai propri incarichi.
Adesso il Sindacato e le migliaia di lavoratrici e di lavoratori bancari sono chiamati ad una risposta forte ed unitaria ed Unisin, come sempre, sarà parte attiva e determinata.
Roma, 17 settembre 2013
LA SEGRETERIA NAZIONALE UNISIN FALCRI - SILCEA
Banche: giovedi’ sciopero e cortei contro Abi, rose a clienti
http://www.fisac-cgil.it/20021/banche-giovedi-sciopero-e-cortei-contro-abi-rose-a-clienti
Bancari in piazza contro la disdetta del contratto
http://www.fabi.it/news/news-in-evidenza/bancari-in-piazza-contro-la-disdetta-del-contratto.html
Divieto al presidio di Ravenna davanti la banca del Presidente Abi
Patuelli. Ma si manifesterà lo stesso.
http://www.fisac-cgil.it/wp-content/uploads/2013/10/commanifetsazione31ottobre.pdf
Messaggi
1. Bancari in sciopero giovedì, l’Abi ha disdetto il contratto, 29 ottobre 2013, 15:43, di Memoria storica
"Quandu trova teneru ’u forisi zappa prufundu".
Traduzione: Quando trova terreno tenero lo zappatore zappa in profondità.
Traduzione della traduzione : Con i Sindacati che si ritrova davanti l’ABI - salvo eccezioni infinitesime - può disporre come meglio crede del Capitale umano.
1. Bancari in sciopero giovedì, l’Abi ha disdetto il contratto, 30 ottobre 2013, 18:43
vero, ma purtroppo quei sindacati ce si li ritrova davanti non senza colpe dei lavoratori stessi, no?
2. Bancari in sciopero giovedì, l’Abi ha disdetto il contratto, 30 ottobre 2013, 21:57
Sciopero del 31 Ottobre, in lotta per non arretrare - Facciamolo
diventare una "sollevazione generale" dei bancari
http://aidos.altervista.org/bancari-lotta-arretrare/
Il Lando furioso .... di penna armato
Sara’ da temere maggiormente la pistola dei banchieri rappresentata in
questo video o la penna che a breve ,dopo un po di mal di pancia
rituali, impugnerà sicuramente il sig. Lando ..... mah.....?
http://www.fabitv.it/video/lo-sciopero-del-31-ottobre-e-la-pistola-alla-tempia-da-parte-dei-banchieri-di-luned%C3%AC-21-ottobr/embed
3. Bancari in sciopero giovedì, l’Abi ha disdetto il contratto, 30 ottobre 2013, 21:58
Arroganti con i deboli ( siano essi clientela ordinaria o i dipendenti )
.... "appecoronati" invece con la casta ....
La Bnl è dentro il senato dal 1940 senza nessuna gara di affidamento
pubblico. Gestisce tutte le indennità dei Senatori ed è legata al Senato
da una convenzione rinnovata periodicamente.
Noi l’abbiamo trovata e guardate...(servizio di Martina Proietti):
http://www.la7.it/lagabbia/pvideo-stream?id=i762679&pmk=video
Il 31 Ottobre facciamo veramente una sollevazione dei bancari ....
facciamoli neri !
4. Bancari in sciopero giovedì, l’Abi ha disdetto il contratto, 1 novembre 2013, 11:12
I bancari aderiscono compatti
Le percentuali d’adesione allo sciopero nazionale dei lavoratori bancari, indetto oggi giovedì 31 ottobre unitariamente dai sindacati di categoria, si attestano tra l’85% e il 90%, nonostante banche e gruppi bancari si siano rifiutati di accettare l’adesione allo sciopero di quei lavoratori che avevano già programmato una giornata di ferie.
Oltre il 92% delle filiali e delle agenzie in Italia sono rimaste chiuse. Questa è la risposta della categoria alla scellerata disdetta del contratto nazionale di lavoro dei 309mila bancari italiani.
31 Ottobre 2013