
Beppe Grillo è il nuovo Berlusconi, il fatto tragico è che non raccoglie consensi dicendo "questo è il paese che amo" ma dicendo
"questo è il paese che odio". Sono entrambi bravissimi comici, la tecnica consiste nel canalizzare l’umore delle persone per dire quello che la gente vuole sentirsi dire.
Ora Beppe Grillo agisce con la stessa tecnica. E come ho già scritto in passato: così come esiste il "partito dell’amore" esiste pure il "partito del vaffanculo", e le modalità per acquisire consenso sono identiche. Quello che cambia è il contenuto ed il mezzo.
Andare Oltre i Contenuti (Potenza e Atto)
Per quanto possa essere critico, cerco di distinguere tra i volontari del Movimento 5 Stelle - di cui non metto in discussione la loro buona volontà - e Grillo & Casaleggio. Una distinzione necessaria e di cui ringrazio Ilario per lo scambio di opinioni nel post scorso, che mi ha permesso di ampliare il punto.
Ora, per effettuare questa distinzione bisogna fare a meno dei contenuti. Bisogna andare al di là del programma del Movimento 5 Stelle e concentrasi sui modi.
Chiamatelo stile, chiamatela tecnica, chiamatela come volete. Ma per me sarà l’eterna distinzione aristotelica tra potenza e atto. Tra contenuto e modo. Mi spiego meglio.
L’idea, il contenuto del
programma, è in potenza. Ed il modo in cui cerci di
portare a termine il programma, il modo in cui applichi le tue idee è l’atto. Faccio un esempio.
Nel 1931, dopo aver visitato l’Italia, Gandhi scrisse questa lettera a Romain Rolland:
«Mussolini è un enigma per me. Molte delle riforme che ha fatto mi attirano. Sembra aver fatto molto per i contadini. In verità, il guanto di ferro c’è. Ma poiché la forza (la violenza) è la base della società occidentale, le riforme di Mussolini sono degne di uno studio imparziale. La sua attenzione per i poveri, la sua opposizione alla superurbanizzazione, il suo sforzo per attuare una coordinazione tra il capitale e il lavoro, mi sembrano richiedere un’attenzione speciale. [...] Il mio dubbio fondamentale riguarda il fatto che queste riforme sono attuate mediante la costrizione. Ma accade anche nelle istituzioni democratiche. Ciò che mi colpisce è che, dietro l’implacabilità di Mussolini, c’è il disegno di servire il proprio popolo. Anche dietro i suoi discorsi enfatici c’è un nocciolo di sincerità e di amore appassionato per il suo popolo. Mi sembra anche che la massa degli italiani ami il governo di ferro di Mussolini.»
È chiaro che Gandhi
condivide i contenuti, ammette di trovarsi d’accordo
sulle riforme che ha fatto Mussolini. Ma non condivide il fatto che siano state messe in atto con la violenza.
È questo il fascismo. Mussolini è fascista dal momento in cui
prende il potere grazie ai fasci di combattimento. E lo si può dire quasi indipendentemente dal programma, e dai contenuti che portava avanti.
Per ciò sostengo che bisognerebbe
concentrasi sul modo in cui Grillo porta avanti il suo movimento, le azioni e le modalità con cui lo gestisce dall’interno. Che non sono per niente
democratiche.
La logica del potere nel M5S
Finora sono stato molto ottimista verso Pizzarotti. Il nuovo sindaco di Parma ha voluto chiamare Tavolazzi come Direttore Generale del comune. Se non fosse che Casaleggio e Grillo si sono opposti. Dalle discussioni trapelate sui giornali, Pizzarotti è arrivato a dire a Casaleggio "se non siamo come gli altri partiti qui decido io."
Tanto di cappello. Peccato che poi abbia fatto dietrofront. Niente Tavolazzi.
Democrazia
Berlusconismo 2.0
«Quando c’è un partito si instaura la corruzione. Noi vogliamo una cosa nuova. Una ’iper-democrazia senza i partiti’ con al centro i cittadini. Metteremo in rete tutto. Anche le discussioni del movimento.»
«la democrazia dal basso è quella [...] dovremo modificare qualcosa della Costituzione [...] il Parlamento deve avere l’obbligo di discutere delle leggi popolari che vengono presentate [...] Ce lo ricordiamo come siamo finiti nella crisi. Quindi i responsabili verranno giudicati e dovranno restituire i soldi che hanno rubato come i mafiosi. Ci sarà un giudizio pubblico. Con cittadini estratti a sorte, incensurati, che diranno quali lavori socialmente utili far fare a questa gente che ha rovinato il Paese [...] Quali potranno essere i metodi per fare le cose nel modo giusto non lo so [...] La magistratura non c’entra. Loro si prenderanno un avvocato»
EDIT 12/06/12: Neanche a farlo apposta, due giorni dopo la pubblicazione di questo post Berlusconi ammette - a suo modo - che il modo di Grillo è quello vincente, e dice una cosa che potrebbe sembrare ridicola, se non fosse che è molto plausibile, "studio i comizi di Beppe Grillo"
http://anonimoconiglio.blogspot.fr/2012/06/beppe-grillo-e-il-nuovo-berlusconi.html
Messaggi
1. Beppe Grillo è il nuovo Berlusconi, 14 settembre 2013, 10:58, di OCRAM
Io credo invece che il vero pericolo sia Renzi : è lui che incarna meglio di ogni altro la figura del finto antiberluskoni ed è in grado di resuscitare la vecchia DC, approfittando della deriva centrista del PD !!
L’obiettivo di Grillo è quello di riuscire a governare da solo, ma non ce la farà mai a raggiungere la maggioranza assoluta per poterlo fare : in ogni caso poi faranno una nuova legge elettorale per neutralizzarlo !!
OCRAM