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Berlusconi si nasconde dietro Allawi: Il premier iracheno chiama il Cavaliere "Siete indispensabili"

Publie le sabato 28 agosto 2004 par Open-Publishing

Nel giorno peggiore di Frattini, Fini e Berlusconi tacciono. Palazzo Chigi si nasconde dietro una notarella pomeridiana che dà conto della telefonata del capo del governo fantoccio iracheno al presidente del consiglio italiano. Il premier Ayad Allawi fa le condoglianze per Baldoni ma soprattutto - informa la nota - esprime «profonda gratitudine per l’impegno militare e civile dell’Italia, indispensabile per assicurare un futuro migliore all’Iraq». Dice proprio «indispensabile», il comunicato.

Sull’omicidio del pubblicitario-giornalista, Allawi ha «sottolineato come nulla possa giustificare un gesto così efferato, estraneo alla cultura e allo spirito religioso del popolo iracheno che, nella sua stragrande maggioranza, vuole conquistare la libertà e il benessere che gli sono stati negati da decenni di dittatura». Per il resto Palazzo Chigi fa solo sapere della telefonate di Berlusconi alla vedova di Baldoni, Giusy Bonsignore. Le ha espresso il «commosso cordoglio suo e del governo», scrive l’ufficio stampa del premier, e «ammirazione per il comportamento dei figli», che avevano fatto appello in tv per la liberazione del padre. In Iraq la Croce rossa italiana, ancora al centro di polemiche, cercherà di recuperare il corpo dell’ostaggio ucciso dal misterioso «Esercito islamico».

L’ha reso noto lo stesso commissario Maurizio Scelli, che si trova a Roma. La famiglia Baldoni conferma la sua fiducia nella Cri. Ma per il momento Scelli, che ad aprile riuscì a farsi consegnare i resti di Fabrizio Quattrocchi, non può far altro che utilizzare i canali della «trattativa» per il rilascio, in realtà mai iniziata, sperando che l’«Esercito islamico» raccolga almeno adesso la sua disponibilità.

I familiari di Baldoni, per tutta la giornata, si sono difesi come potevano dall’assedio dei giornalisti a Licata (Agrigento): «Abbiamo bisogno di vivere il nostro dolore tra di noi. Per questo non faremo altre dichiarazioni, pertanto vi chiediamo di lasciarci soli e di non tornare». La signora Giusy all’ora di cena è scesa sotto casa, con i figli Guido e Gabriella, per leggere poche righe di comunicato davanti a taccuini e telecamere. «Enzo non c’è più - ha detto - e nessuno potrà mai ridarcelo, però è anche qui in mezzo a noi. Con quello che ci ha lasciato in questi anni. Enzo - ha proseguito - andava incontro alla vita con un sorriso, continueremo a farlo per lui. Enzo era innamorato della vita, era un inguaribile ottimista. L’insieme di queste cose germoglierà per il mondo e sta già germogliando dentro di noi».

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