Home > Blindata tutta l’area del tribunale
IL CASO G8 Domani comincia il processo ai 26 no global accusati di
saccheggi e devastazione. La mappa dei divieti
Niente auto a Piccapietra. Il percorso del corteo
Non è la "zona rossa" del 2001. Niente grate né pass. Però domani
mattina il centro di Genova sarà ancora una volta
blindato. Inizia il processo ai ventisei no global accusati di
devastazione e di saccheggio nei giorni del G8 e cresce la tensione.
Così ieri il questore Oscar Fioriolli e l’amministrazione comunale hanno
varato le rispettive ordinanze, a tutela della sicurezza
pubblica.
La prima udienza inizierà, come di rito, alle nove. Palazzo di
giustizia, per disposizione del presidente del tribunale, aprirà i
battenti alle otto in punto. Pesanti le limitazioni al traffico. Saranno
infatti chiuse via delle Casaccie e il relativo tunnel che sbuca
in pieno centro; sbarrata via Vernazza fino all’innesto con piazza De
Ferrari. Inibite al passaggio di ogni mezzo via
Pammatone, piazza Portoria e via Bosco: in pratica, tutto il perimetro
del "palazzaccio" di Piccapietra. Ancora: transenne e
divieto di circolazione in largo e via Dodici Ottobre. Il traffico nella
direzione da Corvetto verso via Venti Settembre potrà
riprendere già nelle prime ore della mattinata se i funzionari che
gestiscono l’ordine pubblico riterranno siano cessate le
esigenze di sicurezza.
Attenzione: nelle stesse vie, dalle 20 di questa sera, scatterà anche il
divieto di parcheggio. I mezzi posteggiati saranno rimossi,
anche e soprattutto per motivi di sicurezza. Non ci saranno problemi per
chi transiterà a piedi: è prevista, però,
un’intensificazione dei controlli sui documenti.
La polizia presidierà il tribunale e sorveglierà, con discrezione, lo
svolgimento del corteo che partirà dalla scuola Diaz
(appuntamento alle 8,30), toccherà piazza Alimonda per giungere passando
da piazza Tommaseo, corso Buenos Ayres, via
Cadorna e via venti Settembre, alle porte dell’aula delle udienze. Aula
che non sarà interdetta ai manifestanti. Ieri sera è stato
raggiunto un accordo tra la Digos e i rappresentanti genovesi del
"movimento": Sarà possibile ai no-global di avvicendarsi tra il
pubblico nell’aula di udienza a gruppi di circa cento persone per volta,
ogni mezz’ora-tre quarti d’ora.
Le forze dell’ordine schierano sul campo circa settecento uomini. La
stima sull’arrivo dei manifestanti ne fissa il numero tra i
millecinquecento e i duemila.
Ieri il vicepresidente della Regione Gianni Plinio ha chiesto di nuovo
di vietare il corteo no-global o, almeno, di modificarne
l’itinerario deviandolo fuori dal centro cittadino: «Ho raccolto -
spiega Plinio - l’allarme di categorie professionali e
commerciali, ma anche dei residenti, che si troveranno ancora una volta
alle prese con pesanti limitazioni e disagi».
Marco Menduni
Dal Secolo