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COMUNICATO STAMPA SENTENZA NAPOLI

Publie le venerdì 28 maggio 2004 par Open-Publishing

CORTE D’APPELLO DI NAPOLI ANNULLA

DELIBERA COMMISSIONE GARANZIA SCIOPERI

ACCOLTO IL RICORSO DEL SINCOBAS

La Corte d’Appello di Napoli, con sentenza del 20 maggio, ha accolto il ricorso presentato dal coordinamento provinciale napoletano del SinCobas, rappresentato dall’avvocato Pino Marziale, dichiarando legittime le assemblee retribuite nel settore autoferrotranvieri, indette ai sensi dell’articolo 20 dello Statuto dei Lavoratori, con rientro dei mezzi dal servizio e senza assicurazione di servizi minimi garantiti e senza obbligo di preavviso.

La sentenza si riferisce ad assemblee retribuite, convocate dal SinCobas, nel Consorzio Trasporti Pubblici (CPT) di Napoli nel febbraio 2000. Successivamente, la Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero era intervenuta con delibera n. 205/8.3 del 7 settembre 2000 che considerava illecita la condotta del SinCobas e l’azienda dei trasporti di Napoli aveva disposto sanzioni di carattere economico contro il SinCobas e 250 lavoratori. Ora, la Corte d’Appello di Napoli ha condannato il CPT a restituire al SinCobas e ai lavoratori quanto addebitato, considerando illegittima e pertanto nulla la delibera della Commissione di Garanzia.

“Il SinCobas esprime la sua soddisfazione per la decisione della Corte d’Appello che, riformando la sentenza di primo grado, restituisce ai lavoratori del CPT il sacrosanto diritto all’assemblea”, dichiara Luciano Muhlbauer della segreteria nazionale del SinCobas.

“Di particolare importanza”, prosegue Muhlbauer, “è il fatto che i giudici napoletani abbiano annullato una delibera della Commissione di Garanzia. La legge 146/90 che istituì la Commissione di Garanzia lascia ampio margine di manovra ai commissari, i quali in questi anni hanno scritto e riscritto le regole in materia di esercizio del diritto di sciopero, allargando di fatto ogni giorno di più il campo d’applicazione della legge e le limitazioni ad un diritto costituzionale. Con preoccupante regolarità si verificano poi gli sconfinamenti, come fu nel caso del fallito tentativo di regolamentare lo sciopero generale e come fu nel caso in questione, in cui addirittura si pretendeva di limitare il diritto d’assemblea dei tranvieri.”

“La sentenza è paradigmatica di una situazione diventata ormai insostenibile”, conclude Muhlbauer. “Una legge e una sorta di tribunale speciale basate sulla demonizzazione del conflitto sociale e sul conseguente presupposto che l’unico problema stia nel restringere sempre di più i diritti dei lavoratori. Occorre porre un freno a questa situazione e affrontare finalmente il tema della revisione radicale della 146/90, rimettendo invece al centro la tutela dei diritti dei lavoratori e la democrazia sindacale. In questo senso, sollecitiamo tutte le forze politiche dell’opposizione ad iniziative concrete”.

Ufficio Stampa SinCobas

Milano, 27 maggio 2004