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Comunicato sui fatti di Acerra - Nocera Inferiore
Publie le venerdì 20 agosto 2004 par Open-PublishingSOLIDARIETA’ AI CITTADINI DI ACERRA
Il Blitz "militare" di martedì mattina ad Acerra messo a punto dal
Commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania, in ottemperanza
all’ordinanza della Presidenza del Consiglio (firmata in accordo con lo
stesso Commissario e il "Governatore" della Regione Campania Bassolino)
che dà avvio ai lavori dellacostruzione del megaineceritore, ha
confermato il carattere antidemocratico e repressivo (Parapoti insegna)
delle strutture che hanno governato e governano l’emergenza rifiuti in
Campania.
L’azione di forza a sorpresa nella metà di agosto, dopo che
nei giorni scorsi si stava trovando l’accordo con gli enti locali e i
comitati di cittadini sull’espletamento della procedura di Valutazione
di Impatto Ambientale, è parsa a tutti come un colpo alla schiena. Il
tutto aggravato dal prelevamento e dall’avviamento di procedimenti
giudiziari nei confronti di una ventina di persone fra cui il Sindaco,
vicesindaco di Acerra e un Senatore della Repubblica, che hanno tentato
di fermare le ruspe in modo assolutamente non violento. Quella di
martedì è stata l’ennesima giornata nera per la democrazia, dove un’
intera comunità è stata calpestata nella sua legittima volontà di
difendere il proprio territorio e il proprio futuro con un’azione
oltraggiosa e, questa sì, illegale.
Come gruppi di base che da anni si
battono per costruire un mondo più vivibile ed in equilibrio con la
natura, abbiamo segnalato altre volte (Comunicato su Parapoti del) che
la questione rifiuti diventa centrale per superare un modello economico
basato su un consumismo che dissipa irrimediabilmente le risorse
naturali, mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle attuali e future
generazioni. Il no agli inceneritori, soprattutto a quelli previsti dai
progetti del piano regionale dei rifiuti, è un no a considerare i
rifiuti come altro da noi e di cui bisogna sbarazzarsi, magari
accollando i costi ambientali a quelle comunità più deboli, o che hanno
già subito altri danni (Acerra appunto).
I rifiuti, sono il
sottoprodotto di un modello assolutamente ingiusto e dissipatore di
risorse, e le risposte a tale problematica vanno ricercate in esperienze
consolidate in Italia e all’estero che fanno perno su riduzione a monte
della produzione dei rifiuti, riuso e riciclaggio. Il piano regionale
dei rifiuti, con i suoi tre megainceneritori va nella direzione opposta
a questa prospettiva ed è solo costruito in subalternità a quei poteri
forti che dal problema rifiuti intendono ricavarne un notevole business.
I vari Commissari governativi, dilapidando più di 800 milioni di euro di
soldi pubblici e non riuscendo a convincere nessuna persona dotata di
buon senso della validità del piano regionale e avendo contro tutti,
comunità locali, sindaci, associazioni, rispondono con la forza
"militare" repressiva a difesa dei soli interessi corporativi dei
potentati economici e finanziari Il potenziale sociale che si è
sviluppato nelle lotte sulla questione rifiuti (Ariano Irpino, Parapoti,
Acerra) può essere la base su cui programmare e realizzare un piano
rifiuti alternativo a quello regionale attuale.
ESPRIMIAMO LA PIU’ VIVA
SOLIDARIETA’ ALLA COMUNITA’ DI ACERRA , E ALLE PERSONE INQUISITE. IN
QUESTI GIORNI DIFFICILI, SIAMO VICINO ALLA LORO LOTTA E AFFIANCHEREMO
CON TUTTI I MEZZI A NOSTRA DISPOSIZIONE LE INIZIATIVE CHE LA COMUNITA’
ACERRANA PREDISPORRA’ NEI PROSSIMI GIORNI E NEI PROSSIMI MESI.
Nocera Inferiore 19 Agosto 2004
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