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Continua la lotta dei lavoratori ATC

Publie le lunedì 26 gennaio 2004 par Open-Publishing

CONTINUA LA LOTTA AUTOFERRO

Bologna 26/01/2004

Continua la lotta dei lavoratori ATC

Questa mattina nei tre depositi ATC della nostra città gli autoferrotranvieri hanno deciso di
entrare in servizio esponendo un cartello con la seguente scritta "SCIOPERO (sbarrato da un cartello
di divieto) LE REGOLE VALGONO SOLO PER CHI LAVORA".

Ciò in risposta alla decisione della commissione di garanzia sul diritto di sciopero che continua,
con decisioni unilaterali e provocatorie, a differire e vietare gli scioperi del sindacalismo di
base.

Lo sciopero previsto per oggi non si è infatti potuto svolgere ed è stato rinviato al 30 gennaio.

Chi in queste settimane ha invocato il rispetto delle regole fra i quali alcuni nostri illustri
concittadini (Casini e Cofferati in testa)dovrebbero riflettere sulla natura coercitiva di queste
regole che vengono imposte solo ai lavoratori dipendenti e che sono totalmente inefficaci per la
risoluzione dei conflitti di natura sindacale.

Oltre al cartello è stato distribuito a tutti gli autisti un volantino che dettaglia le modalità
per mettere in pratica il cosiddetto "bus lumaca".

Si tratta dell’insieme delle norme attualmente in vigore per la presa in consegna del veicolo
all’uscita dal deposito; delle norme che regolano i cambi del personale in linea; del rientro del
mezzo in deposito.

Anche queste sono regole!

Non vengono però quasi mai applicate come dovrebbero in quanto il servizio subirebbe notevoli
ritardi.

Il volantino distribuito è quindi uno strumento a disposizione dei lavoratori che potranno farne
uso quando lo riterranno più opportuno.

Già questa mattina al deposito due madonne i lavoratori l’hanno applicato per quanto concerne la
presa in consegna del veicolo in uscita rallentando notevolmente l’entrata in servizio delle linee.

Nonostante l’accordo del 20 dicembre sia stato rigettato dalla categoria attraverso la
mobilitazione; oggi CGIL, CISL e UIL tentano di recuperare uno striminzito consenso alla firma dell’accordo
attraverso una falsa consultazione (un referendum bidone) che anche a Bologna sarà fatto unicamente
tra i loro iscritti.

La firma di accordi a Milano, Venezia, Roma, Torino, è stata raggiunta solo perché c’era una forte
mobilitazione in atto che ha costretto sindacati confederali e amministratori locali a cercare
un’intesa a dimostrazione che l’accordo nazionale del 20 dicembre è assolutamente insufficiente.

A Bologna l’ultimo sciopero senza preavviso ha svegliato dal letargo l’assessore regionale e
quello provinciale i quali hanno dichiarato che reperiranno risorse economiche per il contratto.

Però a fronte di una richiesta di 114 euro di aumento mensile l’ATC ha presentato una vergognosa
contro proposta di 31 euro mensili di cui 21 una tantum per il 2004.

Inoltre la Regione, il Comune e la Provincia continuano sulla strada della privatizzazione.

E’ evidente che in questa situazione l’esasperazione degli autoferro non può che aumentare