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Contrordine compagni: le riforme di Berlusconi vanno bene

Publie le martedì 3 agosto 2004 par Open-Publishing

"Se andremo al governo non potremo scaraventare l’Italia in un terzo quinquennio di riforme che riformano riforme che avevano riformato altre riforme. Bisognerà dare certezze: serviranno interventi selettivi per correggere e migliorare le attuali leggi".

Con questo discorso articolato il leader della Margherita Francesco Rutelli ha spiegato al Corriere della Sera che il centrosinistra, una volta al Governo, non dovrà disfare tutte le leggi approvate in questa legislatura dall’Esecutivo di Silvio Berlusconi.

In particolare Rutelli ha parlato della Riforma Moratti sull’Istruzione e di quella Biagi sul lavoro, leggi che andranno "sperimentate" ed eventualmente "corrette in qualche punto". Ma non cancellate.

Parole, quelle che l’ex sindaco di Roma ha rilasciato al giornale di via Solferino, che hanno scatenato una forte reazione da parte di diversi partiti delle attuali opposizioni.

Particolarmente agguerriti gli esponenti dei Verdi, "seriamente preoccupati per l’ignoranza mostrata da Rutelli", ignoranza "che risulta superiore alla sua avventatezza politica".

"Gli studenti italiani, i docenti e le famiglie stanno già sperimentando i danni procurati dalla riforma Moratti sulla scuola e sul diritto allo studio - ha tuonato il senatore Fiorello Cortiana - se Rutelli vuole differenziarsi da Prodi, il quale propone di non rincorrere il centrodestra, lo faccia perlomeno utilizzando esempi sui quali è realmente informato".

Una replica al vetriolo è arrivata anche dal leader del partito ambientalista.
"Rutelli sembra riproporre quella scelta che noi considerammo suicida di rincorrere il centrodestra perfino mantenendo le leggi più contestate - ha spiegato Alfonso Pecoraro Scanio - magari potremmo pensare di mantenere la patente a punti, ma certamente non quelle leggi che hanno aumentato precariato e insicurezza".

Critiche anche da Gavino Angius, che ha voluto ricordare come in questi anni il centrosinistra abbia "fatto una battaglia molto forte contro le leggi, le politiche economiche e sociali e le riforme del governo Berlusconi".

"Francamente, non ho capito a che cosa si riferisse Rutelli: il 90% delle leggi della Casa delle Libertà va preso e stracciato - ha spiegato il diessino ai microfoni di Radio Radicale - vogliamo parlare delle leggi-vergogna? Dovrebbero essere cancellate dai nostri codici. Vogliamo parlare delle politiche economiche e sociali? Siamo al disastro! Vogliamo parlare della riforma Moratti? È una controriforma".
E le affermazioni dell’ex candidato premier del centrosinistra rischiano di mettere a repentaglio l’unità della stessa Margherita.

"In un’intervista al Corriere della Sera Rutelli formula giudizi e orientamenti di particolare rilievo che avrebbero meritato di essere discussi - ha polemicamente chiarito il dielle Franco Monaco - un partito degno di questo nome si costituisce e cresce solo se gli orientamenti politici sono discussi e decisi dentro i suoi organi".

http://www.centomovimenti.com/2004/agosto/03_rutelli.htm