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Coordinamento per la difesa del tempo pieno e prolungato e della scuola pubblica
Publie le sabato 28 febbraio 2004 par Open-PublishingA TUTTI I GENITORI
Lunedì primo marzo insegnanti, lavoratrici e lavoratori della scuola saranno in sciopero. Sarà uno sciopero che non nasce dalla nostra appartenenza a questo o quel sindacato, ma dall’esperienza di questi mesi in cui, insieme a voi, abbiamo lottato contro la riforma Moratti.
Fin dalla sera stessa del 23 gennaio, data di emanazione del primo decreto attuativo della riforma, abbiamo in tutti i modi chiesto a tutti i sindacati di indire uno sciopero generale della scuola non per questioni salariali o contrattuali, ma per poter dimostrare, noi che la riforma dovremmo applicarla, che non siamo d’accordo.
È impossibile fare l’elenco di quante RSU di istituto (appartenti a tutti i sindacati senza eccezione), di quante assemblee sindacali in orario di lavoro, di quanti appelli anche individuali di insegnanti iscritti e non iscritti siano arrivati alle direzioni sindacali perché fosse convocato questo sciopero. La richiesta dello sciopero unitario non è ancora andata in porto, ma i Cobas a livello nazionale, e in Campania ed Emilia Romagna anche la Gilda, hanno raccolto il nostro appello e hanno indetto lo sciopero per il 1° marzo. Noi coglieremo questa opportunità, come sosteniamo la manifestazione nazionale di domani, 28 febbraio, indetta dai confederali a Roma e dalla Gilda a Milano.
Questo sciopero, ripetiamolo, permetterà a chi lavora nella scuola di manifestare la propria contrarietà alla riforma: lo faranno iscritti/e a tutti i sindacati e i non iscritti/e. Lo faranno quelle e quelli che hanno lottato in questi mesi insieme a voi.
Saremo in piazza, nello stesso giorno, per un corteo che partirà alle 9.30 da Piazza della Borsa.
Chiediamo a tutte e tutti voi genitori, a chi lavora in casa, a chi è in ferie o ha il giorno libero, a chi deve chiedere un permesso perché…. “a scuola non posso portarlo perché è chiusa”, a chi può insomma, di venire in piazza con noi. Chiediamo a tutte e tutti voi, anche a chi non potrà venire in piazza lunedì 1° marzo, di inventarsi un modo, scritto, disegnato, parlato o cantato, di manifestare la vostra solidarietà con questo sciopero e con la manifestazione.
Le insegnanti e gli insegnanti del Coordinamento per la difesa del tempo pieno e prolungato e della scuola pubblica di Trieste