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DIAZ,MASSACRO GRATUITO LE MOTIVAZIONI DEL GIUDICE
Publie le giovedì 5 febbraio 2004 par Open-PublishingMorettini:"Ma adesso diteci perche’
Al Giudice per le indagini preliminari Anna Ivaldi una paginetta e’ piu’ che sufficiente per
condividere l’impostazione della Procura e motivare la definitiva archivaizione nei confronti dei 93
della Diaz.
I procedimenti penalinei confronti di Thomas DanielAlbrecht + 92 - cosi’ sono stati ufficialmente
rubricati dal luglio 2001 - si chiudono per sempre:erano innocenti,adesso tocchera’ ad agenti e
super poliziotti spiegare perche’ i manifestanti furono massacrati ed ingiustamente arrestati grazie
a prove fasulle.
E pero’ ora l’incognita e’ se il fascicolo sulfamigerato blitz nella scuola restera’ a
Genova:nelle prossime ore e’ infatti attesa la risposta di Mino Abbate,precuratore aggiuno presso la
cassazione e favorito nella corsa alla rpcura di Roma (e’ sostenuto da Unicost,MI e dai laici dellaCasa
della Liberta’) che deve decidere sulla richiesta di trasmissione a Torino avanzata dai legali di
alcuni alti funzionari della Polizia di Stato.
Nella paginetta sottoscritta dalla Ivaldi, che ha archiviato anche l’ultima accusa contro i 3 -
associazione a delinquere -si legge: " il materiale sequestrato nel corso dell perquisizione (ai di
là dei dubbi circa
l’acquisizione di parte di tale materiale originanti dall’attuale pendenza di procedimenti nei
confronti di chi eseguì la perquisizione, pendenza cui si fa riferirmento nella richiesta di
archiviazione oggi in esame) non costituisce di per sé elemento sufficiente a fondare l’ipotesi di
sussistenza del reato associativo, attribuito ad un gruppo di 93 persone, di provenienza geografica
diversa di età diversa, di appartenenza ad associazioni politiche diverse."
Il gip quindi esce dalla Diaz e spiega "né sono stati acquisti elementi ulteriori dai quali possa
emergere la
partecipaziore degli indagati o di alcuni di essi ad un’associazione finalizzata al compimento di
atti di devastazione e saccheggio in Genova nei giorni immediatamente precedenti il loro arresto;"
Anna Ivaldi fa quindi le proposizioni dei pm Anna Canepa e Andrea Canciani che indagano sulle
violenza di strada.
Ribadisce una valutazione opposta a quelli dei colleghi di Cosenza che per situazioni simili
avevano ipotizzato il reato associativo e con i quali - secondo il procuratore Domenico Porcelli -
c’e’stato undifetto di coordinamento.Invece, "L’azione del Blocco Nero (in relazione al quale al
momento dell’arresto era stato ipotizzato il reato di cui all’art. 416 cp) non pare indicativa
dell’esistenza di un sodalizio criminoso che con tale Blocco si identifìchi, non essendo individuabile
una struttura di riferimento ed apparendo le condotte poste in essere in mode spontaneo da individui
o da sasociazioni.dalle indagini non sono emersi a carico degli indagati elementi che facciano
presumere la sussistenza di rapporti associativi coinvolgenti gli indagati o alcuni tra essi e la
partecipazione degli stessi a fatti di
devastazione e saccheggio "
Per il Comitao Verita’e Giustizia per Genova "Ora che è caduta anche l’ultima accusa contro le 93
persone picchiate, umiliate
e arrestate dentro la scuola Diaz il 21 luglio 2001, è arrivato il momento delle
scuse. Aspettiamo le scuse da chi - a cominciare dal presidente del consiglio e dal ministro
dell’Interno dell’epoca, Claudio Scajola - si permise di parlare di quell’operazione in termini
trionfalistici. Oggi è tutto chiaro: quel blitz illegittimo, brutale e condotto compiendo falsificazioni
di ogni tipo, è una delle pagine più nere nella storia delle nostre forze dell’ordine in epoca
repubblicana. Non c’è nulla di cui vantarsi. Chiunque abbia un minimo di senso dello Stato e della
legalità non può che vergognarsi. La credibilità della polizia di Stato, con questa archiviazione e
con le motivazioni esposte
nell’ordinanza del gip, è fortemente compromessa. Che cosa intendono fare le nostre autorità per
tentare di recuperare la fiducia dei cittadini?
Perché intanto non sospendono, in attesa del
processo, i dirigenti indagati dalla
magistratura genovese?"
Lorenzo Guadagnucci che fu tra i noglobal picchiati e arrestati "Abbiamo dovuto attendere due anni
e mezzo, ma con l’ordinanza di proscioglimento per l’ultima accusa rimasta, usciamo da questa
vicenda a testa alta. Non si può dire altrettanto per i poliziotti che parteciparono a
quell’operazione."
Massimiliano Morettini,presidente Arci -Liguria "Forse qualcuno adesso oltre a chiedere scusa ha
voglia di rispondere alla semplice domanda. Perche? Da cittadini a cui stanno a cuore le regole
della democrazia chiediamo rispetto,dignita’ e sporattutto verita’ e giustizia.Trapoco cominceranno i
processiper gli indagati tra i manfiestanti.Siamo sicuri che i loro gesti meritino,visto il
contesto,tra i 6 e 10 anni di galera?"
da Lavoro Repubblica