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DOPO LE BOMBE INTELLIGENTI: I SEQUESTRI MIRATI

Publie le mercoledì 8 settembre 2004 par Open-Publishing
5 commenti

PER LA LIBERAZIONE DI SIMONA PARI E SIMONA TORRETTA
PER IL RITIRO DEI MILITARI ITALIANI DALL’IRAQ

Il rapimento, a Baghdad, di due volontarie italiane dell’associazione "Un ponte per." conferma, dopo l’uccisione di un giornalista schierato contro la guerra come Baldoni e il rapimento di due reporter provenienti da un paese non belligerante come la Francia, il sospetto sempre più fondato che siamo di fronte ad una strategia della tensione in versione irachena, riconducibile agli interessi delle potenze occupanti e al governo iracheno "fantoccio".

Gli ultimi episodi ci ricordano uno scenario latinoamericano con squadroni della morte che conducono una guerra parallela a quella degli eserciti ufficiali, con l’obiettivo di colpire i testimoni, i giornalisti, i volontari non schierati con l’occupazione, con l’obiettivo di indebolire le ragioni della resistenza irachena.

Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà ai familiari, agli amici di Simona Torretta e di Simona Pari e all’associazione "Un ponte per." chiediamo al Governo italiano di avviare una concreta trattativa per l’immediata liberazione delle due volontarie.

Chiediamo, con ancora più forza, il ritiro immediato dei militari italiani e di tutte le truppe straniere occupanti. Non è un cedimento al "ricatto terrorista" ma l’unica via da una guerra criminale che espone tutti noi.

Le barbarie a cui stiamo assistendo in Iraq sono "conseguenza" dell’intervento anglo-americano-italiano e non possono diventare la "giustificazione" per restarci.

Aderiamo e invitiamo tutte le lavoratrici e lavoratori alle manifestazioni indetta per oggi in tutta Italia in contemporanea con la riunione del Governo.

VENERDI’, SABATO E DOMENICA PROSSIMI CI SARA’ IN ITALIA LA VISITA DEL "PRESIDENTE" DEL GOVERNO FANTOCCIO IRACHENO: INVITIAMO TUTTI AD ADERIRE ALLA

MANIFESTAZIONE
PER IL RITIRO DELLE TRUPPE DALL’IRAQ, IL RILASCIO IMMEDIATO DEGLI OSTAGGI ITALIANI E LA FINE DELLA COMPLICITA’ CON IL GOVERNO IRACHENO
SABATO 11 SETTEMBRE
ALLE ORE 17.00
P.ZZA DELLA REPUBBLICA -ROMA

Messaggi

  • anche io sono d’accordo con il ritiro delle truppe italiane dall’iraq c’è lì il mio futuro marito a rischiare la vita inutilmente per cosa? per chi? mi chiedo se il governo italiano capisca che sta mettendo a repentaglio la vita di persone senza risolvere nulla e cosa + grave senza farsi scrupoli di coscienza ormai sono già morte diverse persone perchè il governo si è impuntato a continuare a che pro?

    • Se uno non vuole andare in guerra prima di tutto, MAGARI, non fa il soldato.

      A che pro?
      Perchè la parola INDIVIDUO continui ad avere un senso!

      Ciao companeros
      Siete simpatici!!!!

    • I soldati dovrebbero servire, in eventualità che tutti (pardon, tutti quelli che sono intelligenti) pensano NON ACCADANO: in caso di attacco illegittimo al nostro paese, agli aiuti contro le sempre più numerose calamità, interne, o in Paesi stranieri che ne facciano richiesta. Il nostro bel governo, in violazione all’Art. 11 della Costituzione ha invece optato per quello che sappiamo (sic.). Diciamo che il DELITTO previsto per violazioni a norme contenute nella Costituzione è abbastanza pesantuccio, dovremmo avere il coraggio di sporgere denuncia contro quella parte di persone che sono responsabili di questa scelta che definire sconsiderata è quasi un nulla. Detto questo, sottolineo il concetto: I SOLDATI ITALIANI DEVONO RIENTRARE IMMEDIATAMENTE! Non ci sono sè, nè ma, proprio come si dice negli ultimi tempi. Del resto addurre insignificanti motivi (paura di ritorsioni americane) è del tutto infondato. Guardate la Spagna, che dopo l’attentato di Madrid non ci ha messo nè uno nè due a silurare Aznar e ritirarsi dall’Iraq. Non è successo alcunchè di eclatante. Eppoi le PALLE bisogna averle quando serve! Ciao Simpaticone!

    • POVERA ITALIA!!!
      Le truppe italiane non hanno fatto la guerra, l’han fatta Gran Bretagna e Usa. Gli Italiani sono lì con risoluzione ONU per operazione di peacekeeping. Questi sofismi non mi piacciono, ma visto che hai tirato in ballo la Costituzione...(Nella Costituzione ci sono un sacco di articoli molto belli quello è vero)

      Su Madrid, se tutti ragionassimo come te, saremmo in balia dei ricatti di terroristi di tutto il mondo.

      Inoltre, la scelta è stata votata in Parlamento, sede della volontà popolare così come si forma in una democrazia (imperfetta). Che schifo il Parlamento che conta più di un centro sociale o di un circolo di legambiente!!!!

      Vabbè dai facciamoci una bella marcia con candele e bandiere rosse, io e te abbracciati, che tutto passa!!!

      Complimenti per la finezza delle analisi politiche presenti su questo sito.
      Schiena ritta, mi raccomando!!
      Saluti

    • Che le truppe italiane non abbiano fatto la guerra, all’inizio, è vero. Tuttavia la stanno facendo adesso, cioè, sono in un paese straniero, A MANO ARMATA, subalterni a quello che vogliono gli stati uniti d’america. Soprattutto è bene ricordare che l’ONU mai ha autorizzato l’invasione armata dell’Iraq. Per favore, lascia perdere le parole inglesi, intanto non cambiano la realtà.

      Su Madrid: quelli NON SONO TERRORISTI ma RESISTENZA, fatta in modo sconsiderato, ma pur sempre Resistenza. Vorrei vedere come la penseresti se io venissi a casa tua, ti sfaciassi tutto, ti derubassi di quello che tu possiedi e t’imponessi la mia volontà con la forza. Bello, vero?

      Parlamento: ANCHE E SOPRATTUTTO IL PARLAMENTO ha l’obbligo di rispettare le Leggi che emana e la Costituzione in primis.

      La marcia per la Pace, se vuoi, la possiamo sempre fare. Ricorda però che, dal mio punto di vista, non si dà la pace per la pace.

      Le analisi politiche di questo sito, che mi sembra ovvio tu non condivida, fanno parte del nostro pensiero. Del resto noi non condividiamo affatto il tuo. Parole mie, naturalmente!

      Saluti pure a te.